The alphabet killer - Film (2008)

The alphabet killer
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/10/09 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 21/11/09 16:48 - 4411 commenti

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Le indagini sono meno complesse di quanto sembri dal titolo, la lente del regista è infatti sulla schizofrenia che colpisce la detective Megan (la Dushku, non male) quando lei si occupa del caso in cui le bambine uccise hanno tutte le stesse iniziali. Problema che la porterà in terapia e influirà sui suoi rapporti con i colleghi. Per un'ora scorre piatto poi ingrana una buona marcia. Finale discutibile ma non rovina l'atmosfera, anzi fa intravedere un possibile sequel. Regia nella media, poche scabrosità, del tutto anonimi gli attori secondari.

Onlypippo 5/02/10 18:08 - 38 commenti

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Thriller soprannaturale che andrebbe bene, al massimo, per una puntata di Ai Confini della Realtà. Non coinvolge, non sorprende, niente... liscio come bere un bicchiere d'acqua. La trama sembra campata in aria, i colpi di scena verso la fine del film sono irritanti per banalità. Se proprio devo salvare qualcosa, salvo il finale! Eliza Dushku (che mi piace dai tempi di Buffy) non mi ha entusiasmato, ma d'altra parte il soggetto non è che lasciasse spazio a prove d'autore.

Mco 22/02/11 18:11 - 2327 commenti

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Per parecchio tempo sono passato accanto a questo titolo esposto in un blockbuster della mia città, senza mai aver la voglia di noleggiarlo seppur incuriosito. Poi, visto che Rai 4 continuava a trasmetterlo, l'ho aggiunto alla mia collection, scoprendo nel medesimo un ordinario sk movie che però sofferma la lente di ingrandimento più sui tic emotivo-nervosi della Dushku (che offre anche un fugace topless di striscio) che non sulla figura psicodrammatica dell'assassino. E tale scelta non dispiace. Consigliato.

Galbo 13/02/12 07:14 - 12393 commenti

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Tra poliziesco e thriller soprannaturale, procede la storia della detective (e fotografa) che da la caccia al serial killer dell'alfabeto. Alcune scene sono indubbiamente d'impatto ma non risollevano un film dall'andamento piuttosto prevedibile che raggiunge la sufficienza solo nella caratterizzazione psicologica della protagonista, interpretata dalla brava Eliza Dushku. Tra gli attori del cast si rivede Timothy Hutton.

Herrkinski 12/03/12 03:10 - 8112 commenti

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Thriller psicologico con qualche ambizione, ma non del tutto riuscito. Il regista tecnicamente pare sapere il fatto suo, ma si dimentica di imprimere un ritmo accettabile alla pellicola, che per buona parte della durata gira a vuoto e sembra un episodio di una delle tante serie TV americane. Si fa più interessante nell'ultima parte, quando la confusione mentale della protagonista peggiora, ma nel complesso rimane piuttosto sconclusionato e privo di mordente. Non male la Dushku, peccato per il suo doppiaggio italiano orribile. Guardabile e stop.

Gestarsh99 21/06/12 00:27 - 1395 commenti

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Colui che nel 2003 aveva riacceso le miccia del nu-redneck para-settantiano decide qualche anno dopo di darsi al thriller psicologico-persecutorio, immettendosi nel classico alveo scavato dai vari Ringu, Echi Mortali e Anime Smarrite: spiriti insonni dall'oltretomba che tirano per il bavero il "volenteroso" di turno esigendo categoricamente giustizia terrena per l'onta subita. La regia di Schmidt s'ingolfa però con accidia negli stereotipi di prammatica e pur mantenendo la palpebra sollevata non regge decorosamente l'onere di temi primari come l'ossessione del proprio lavoro e la ricerca di una verità assoluta.
MEMORABILE: Il capannello via via crescente di "anime in pena" che circonda la protagonista, legata al letto di sedazione nella sua buia stanza manicomiale.

Belfagor 11/07/14 12:19 - 2690 commenti

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Il thriller sovrannaturale è un genere che deve essere gestito molto bene per non cadere nel ridicolo o nel banale. Se Schmidt riesce a evitare la prima buca, grazie anche all'interpretazione della Dushku che funge da collante per un film altrimenti insostenibile, cade a picco nella seconda: tensione scarsa, sviluppo prevedibile e soluzione ancor più telefonata, le nevrosi della protagonista sfruttate solo per mandare avanti una trama boccheggiante. Il finale buttato lì è la ciliegina su una torta di delusioni.

Saintgifts 3/11/14 10:31 - 4098 commenti

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L'interpretazione della Dushku induce un tantino alla nevrosi (temporanea, fortunatamente) lo spettatore: questo significa che in un qualche modo l'attrice è riuscita a rendere bene il personaggio. Quando si parla di serial killer inevitabilmente si incappa in scene e situazioni simili ad altri lavori (come parlare di un amore e riuscire a evitare i baci). Fatto salvo ciò non giudico male il lavoro, comprese le visioni; piuttosto il finale lascia una sospensione troppo confusa, che non riesce a soddisfare. Azzeccata la scelta del cast, anche minore,

Minitina80 12/09/16 19:54 - 2984 commenti

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Thriller modesto che prende spunto da una storia realmente accaduta in cui il regista inserisce una componente legata al sovrannaturale. Trattandosi di minori scomparsi sembra una scelta obbligata che, in generale, paga poiché serve a dare un po’ di brio a una pellicola che altrimenti avrebbe poco per farsi notare. Mal sfruttato Ironside, debole e poco incisivo il resto degli attori, compresa la protagonista. Il doppiaggio, inoltre, non sembra adeguato e inficia la resa complessiva. Passabile una volta appena.

Il ferrini 13/09/16 01:32 - 2358 commenti

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Schmidt abbandona le atmosfere horror e torna a dirigere un thriller dopo Suburbia. Il risultato non è indimenticabile ma il film si lascia guardare. Molto brava Eliza Dushku, soprattutto nelle "crisi" e non male anche il cast di contorno; a partire dal poliziotto cattivo Ironside e dal dottor Lumbly (il Dixon della serie Alias). Il colpo di scena sull'identità del serial killer in realtà non sconvolgerà lo spettatore più scafato, che l'avrà già intuito a metà film. Ritmo (fortunatamente) in crescendo, finale aperto a vari scenari futuribili.
MEMORABILE: La visione di Megan nella chiesa di San Michele.

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Alex75 21/05/21 14:03 - 880 commenti

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Ispirato a un famoso caso irrisolto, il film di Schmidt appare un amalgama forzato di poliziesco, dramma psicologico e horror soprannaturale che non convince appieno in nessuno dei tre generi a causa di una trattazione piattamente televisiva da cui si esce solo nell'ultima, straniante, mezz'ora, col sopravvento delle turbe della protagonista. Nella mediocrità generale emerge comunque la prova volitiva della Dushku (pur penalizzata da un doppiaggio che accentua l'antipatia del suo personaggio), mentre Ironside e Hutton, pur non al massimo, sono diverse spanne sopra il resto del cast.
MEMORABILE: I titoli di testa; "Melissa morirà a Mortimer!"; Il gatto bianco; Il finale.
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  • Homevideo Undying • 29/10/09 10:37
    Risorse umane - 7574 interventi
    L'ultimo film di Rob Schmidt, già regista di Wrong Turn dal 2 dicembre direttamente in DVD per la One Movie.



    Sinossi da Thrauma.com:
    "Megan, una poliziotta di Rochester, contea di New York, è ossessionata dal caso di violenza sessuale e omicidio di una bambina di dieci anni. Quando apprende di un altro omicidio avvenuto in modo simile, capisce di trovarsi di fronte a un serial killer. Megan sa che le indagini potrebbero arenarsi per mancanza di indizi e l'assenza totale di sospetti. Sarà in grado di risolvere il caso prima che sia troppo tardi o il killer dell'alfabeto riuscirà a far perdere le sue tracce? ".
    Ultima modifica: 29/10/09 10:39 da Undying