Hitch hike to hell - Film (1977)

Sotto l'egida del noto produttore Harvey Novak (Lisa, Lisa) nasce anche questo exploitation-movie tipicamente anni '70. La trama è minimale: Howard, un ragazzo mammone che fa consegne in furgone per conto di una lavanderia, è in realtà un pericoloso pazzo omicida, che uccide tutti gli autostoppisti in fuga da casa. Questo è anche tutto quello che succede nel film, oltre alle indagini della polizia. Ma la buona dose di violenza (per l'epoca), l'assurdità kitsch della sceneggiatura e l'atmosfera da grindhouse lo rendono un prodotto godibile.

Crudo serial-killer movie che, seppur non mostrando una violenza estrema dal punto di vista del sangue, risulta assai cattivello con alcune punte non scontate neppure per l'epoca (vedi il pre-finale). Bravo il protagonista nei panni dello psicotico (con un motivo per i delitti creativi) già visto in varie pellicole di genere dell'epoca e per la quota caratteristi Johnson dell'Isola di Gilligan; buono anche il resto del cast. Bella atmosfera di provincia tra canyon e strade che portano in varie direzioni. Politicamente scorretto, una bella visione, per gli amanti del genere.

Discreto reperto settantiano a tema serial killer, con un timido ragazzo attaccatissimo alla madre che stupra e uccide autostoppiste (in anticipo sul Paura nel buio di Lenzi). La morale ammonitrice (le vittime sono giovani "ribelli" scappati di casa) e la struttura iterativa (il plot avanza per cicli di autostop, raptus omicidi, emicranie dell'assassino una volta che rammenta le proprie malefatte e discussioni fra poliziotti) lo fa quasi somigliare a una fiaba ultra-dark, malsana e legata alla cronaca del tempo (si citano Zodiac e lo Skid Row Slasher). Grezzo e datato, ma potabile.