L'uomo, la bestia e la virtù - Film (1953)

L'uomo, la bestia e la virtù
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1953
Genere: commedia (bianco e nero)
Regia: Steno
Note: Il film sarebbe a colori, ma i colori sono svaniti e quindi tutte le copie rimaste oggi sono in bianco e nero.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tratto dall'omonima commedia di Pirandello, L’UOMO LA BESTIA E LA VIRTU’ è un film anomalo, nella carriera cinematografica di Totò. Il suo personaggio, soprattutto, è forte di una presunta capacità seduttiva che in Totò non avevamo mai visto, uso com’era il nostro alle allusioni sessuali tipiche di ogni comico che giammai sfociano in approcci palesi in cui anche solo si sottintenda l'avvenuto rapporto. Qui invece il Totò pedagogo si trova costretto a brigare per ottenere quel congiungimento carnale tra Viviane Romance (la virtù del titolo) e Orson Welles (la bestia) che permetta a Welles stesso di convincersi di essere il padre...Leggi tutto di colui che in realtà è figlio del pedagogo di famiglia. Un Totò inedito quindi, concentrato oltretutto nel non voler sfigurare, dal punto di vista recitativo, a fianco di un mostro sacro del cinema mondiale. Perciò un Totò meno strabordante del consueto, più ligio alla sceneggiatura, capace come si vedrà di un'intensità espressiva unica. Non che non si rida, sia chiaro, ma l'impostazione teatrale del film limita le improvvisazioni in favore di un'attenta gestione degli spazi creativi. Un film costruito bene ma che forse non vediamo adatto a Totò, più portato alla recitazione sguaiata, a braccio. Ed è strano che dietro la macchina da presa ci sia Steno, ottimo talento del cinema comico italiano che più di altri aveva finora saputo esaltare l'incredibile verve del grande attore napoletano. Non un film sbagliato, ma al contrario un film troppo corretto, senza slanci particolari, consigliato a chi ancora non crede nella completezza artistica di Totò.

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Undying 31/01/08 18:51 - 3807 commenti

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Di certo è uno dei titoli meno divertenti interpretati da Totò, ma proprio la serietà di fondo -raramente attribuita dalle sceneggiature al bravo e versatile attore- ispirata dallo scritto di Pirandello e co-sceneggiata da Fulci e Steno, lo rendono un gradino superiore alla pletora di commedie recitate dal Principe. Le brave spalle di contorno (l'immancabile Castellani, un irriconoscibile Carlo Delle Piane e la graziosa Franca Faldini) vengono affiancate da una presenza d'enorme carisma: Orson Welles. Ottimi i dialoghi, come la regia di Steno.

Cotola 22/04/08 23:37 - 9009 commenti

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Molto bistrattato alla sua uscita non è certamente il miglior film del principe della risata ma nemmeno il peggiore. La storia, ripresa da Pirandello, scorre via veloce senza intoppi e le interpretazioni sono dignitose (anche se Orson Welles era ormai in declino). Peccato che rispetto all'opera dello scrittore agrigentino sia tutto più edulcorato e meno corrosivo a causa di Steno, che annacqua completamente la ferocia antiborghese del testo d'origine.

Pigro 13/05/11 09:27 - 9634 commenti

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Alla fine l'alchimia fra Totò, Orson Welles e il testo di Pirandello funziona proprio, e il film scorre piacevolmente, in maniera intrigante e offrendo scorci suggestivi della bella location. Insomma, una commedia ben fatta e ben recitata, soprattutto dall'attore napoletano, misurato al punto giusto e capace di dare la graffiata comica quando serve. Il vero problema è la riduzione dell'opera teatrale, ridotta a farsa coniugale e mondata del cinismo originale, fino a un finale accomodante e "democristiano" che mal si adatta all'autore siciliano.

Graf 15/09/13 23:53 - 708 commenti

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Uno dei film meno conosciuti di Totò. Tratta da un lavoro di Pirandello, sceneggiata da Brancati, questa acre opera di Steno ben si amalgama in un’operazione meticcia, in un prodotto ibrido ma appassionato, ricco di un fertile conflitto tra materiali eterogenei. Steno, re della farsa, incontra il colto Pirandello, il “guitto” Totò recita alla pari con il mostro sacro Orson Welles; Totò si dimostra un attore di grande talento drammatico e sa far coesistere armoniosamente nello stesso personaggio cinismo e lazzi, giochi linguistici e un tocco di macabro.

Homesick 26/01/14 16:21 - 5737 commenti

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Per l’entrata in scena di Welles e i suoi duetti con Totò – un incontro del secolo - bisogna attendere metà film, ma anche prima non ci sia annoia perché il Principe tiene banco con le sue mimiche e battute proverbiali. Il testo di Pirandello si riduce a canovaccio per una sorta di farsa casalinga, il cui valore cinematografico è comunque indubbio per la scioltezza del racconto, l’amena location (la casa in riva al mare), i due giganteschi protagonisti e le felici caratterizzazioni di contorno. Fulci cosceneggia; Sergio Leone è segretario di edizione.
MEMORABILE: Paolino in ritardo a scuola e il preside ; il pranzo; la torta.

Minitina80 19/04/15 10:12 - 2980 commenti

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Apologo in chiave farsesca dell'omonima commedia di Pirandello, che conserva la solidità del testo di partenza nonostante la presenza di Totò le conferisca un taglio più disimpegnato. È piacevole e senza cadute di stile e si avvantaggia della splendida località marina di Cetara dove è stato girato. È ben diretto, ma particolare, con Totò che si trova a recitare un soggetto alquanto audace, che tratta un tema sicuramente scabroso per la società di allora.

Rambo90 15/12/19 01:43 - 7675 commenti

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Una farsa satirica con una sua forza, pur con una sceneggiatura che non li sfrutta proprio a dovere, Totò e Welles duettano una meraviglia. Si ride spesso, da quando il protagonista si esibisce in uno spassoso duetto con Castellani a tutta la scena della cena, per arrivare a un finale amaro tipicamente pirandelliano, solo in parte addolcito da Steno. Qualche scivolone in doppi sensi tipici della pochade italiana dei tempi, ma una dignitosissima riduzione cinematografica.

Daniela 5/12/21 23:32 - 12621 commenti

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Amante di una donna sposata al capitano di una nave che solo ogni sei mesi trascorre una notte a casa, un maestro elementare entra nel panico quando lei gli comunica di essere incinta... Film sfortunato all'uscita e per molti decenni oggetto di ostracismo: nonostante l'epilogo molto mitigato rispetto a quello della commedia di Pirandello, questa storia di corna e di paternità da affibbiare era forse troppo amara per essere comica e troppo buffonesca per essere presa sul serio. Da vedere per la prova di Totò in un ruolo inconsueto e per la presenza di Welles, incongrua ma funzionale.

Smoker85 18/07/23 23:05 - 487 commenti

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Totò si confronta con Pirandello e recita al fianco di due star internazionali, una delle quali è addirittura il mostro sacro Welles. Probabilmente il confronto con il grande drammaturgo e col cast di tutto rispetto finiscono col frenare l'estro del Principe, che qui offre una delle sue interpretazioni più misurate, ma non per questo meno convincenti. La pellicola finisce nel dimenticatorio (a tutt'oggi è praticamente introvabile) ed è un vero peccato: sebbene non sia il miglior film di Totò, resta un esperimento interessante.

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  • Homevideo Pippo • 2/11/08 13:40
    Disoccupato - 1 interventi
    no, anch'io sono alla ricerca di questo film che è l'uktimo della serie del grande totò che purtroppo non ho. Se qualcuno ha notizie su come reperirlo ce lo facccia sapere
  • Discussione Pigro • 13/05/11 09:29
    Consigliere - 1659 interventi
    Non so se sia il caso di segnalare in qualche modo (nelle note?) che il film è a colori, ma che i colori sono per l'appunto svaniti e quindi tutte le copie rimaste oggi sono in bianco e nero. Il fatto che fosse a colori mi sembra tutto sommato un'informazione interessante.
  • Discussione Zender • 13/05/11 09:49
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Molto interessante, la prima volta che sento una cosa del genere per un film... Ma svaniti che significa? Ho messo intanto la cosa nelle note...
  • Discussione Cotola • 13/05/11 15:51
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Anche Mastro Zender ogni tanto "dorme". Nello
    speciale c'è scritto che effettivamente il negativo originale era a colori, ma si danneggiò irreparabilmente e così ne circola ormai solo una versione b/n.
  • Discussione Pigro • 13/05/11 18:37
    Consigliere - 1659 interventi
    Del resto, fu girato in... "Givancolor"! Mai sentito, e a questo punto capisco anche il perché...

    A proposito, Cotola, visto che tu ci hai scritto sopra anche lo speciale, non è che sai dove fu girato o comunque sai come fare a saperlo? La location del paesino sul mare è davvero deliziosa, secondo me.
  • Discussione Zender • 13/05/11 19:14
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Hai ragione, caro Cotola, avevo dimenticato lo speciale! Ma dovrebbe essere compito di chi segnala la cosa verificare che la stessa non sia scritta in altre parti del Davinotti, per cui restituisco lo scaricabarile dei Quay al buon Pigro :)
    Comunque l'ho aggiunto anche nelle note per completezza.
  • Discussione Pigro • 14/05/11 10:31
    Consigliere - 1659 interventi
    .....è vero!!! Me ne torno con la quay fra le gambe..... :-(
  • Discussione Mauro • 2/10/17 11:59
    Disoccupato - 11926 interventi
    Zender, ho recuperato questo film rarissimo del quale, come scritto sopra, il colore è andato perduto. I fotogrammi si possono usare per le location? Temo che non sia mai uscito in dvd e che i passaggi televisivi, oltre che rari, non offrano comunque fotogrammi migliori.

    Da wikipedia

    "La pellicola, girata col sistema a colori belga Gevacolor, venne ritirata poco tempo dopo l'uscita nelle sale, a causa delle proteste della famiglia di Luigi Pirandello, che non aveva gradito lo stravolgimento dell'opera di partenza[1]. Per oltre trent'anni il film divenne praticamente introvabile, fin quando nel 1993 fu ritrovato e trasmesso per la prima volta in tv dalla Rai."

    Ultima modifica: 2/10/17 12:01 da Mauro
  • Discussione Zender • 2/10/17 14:11
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Faccio qualche ricerca e ti so dire.