Prendimi il cuore - Corto (2008)

Scherzosa, danzante fantasia bucolica con improvvisa virata splatter: volendo perseverare in un atteggiamento cinefilo ad oltranza si possono persino riscontrare analogie con l’episodio di Jaeckin di Collections privées… Il regista Messina si rivela attento specialmente all’accompagnamento musicale – da lui stesso composto ed eseguito - che si adatta all’evolversi della brevissima vicenda. Il timido e goffo cabarettista Centola (membro dell’ensemble “La Ricotta”) è complementare all’ammaliante Topazio.

Ambientazione bucolico-classica per un gruppo di ragazze-ninfe che seducono una sorta di satiro imbolsito, con inattesa svolta conclusiva. Il corto è carino, spigliato, fresco e molto ben fatto. Detto questo, però, è detto tutto: si tratta infatti di uno scherzo, un divertissement che lascia il tempo che trova, senza alcuno scatto in più che forse si sarebbe potuto trovare. E invece rimane tutto sulla superficie, che peraltro è ben confezionata. Simpatico.

Una non giovanissima Sonia Topazio è sempre un bel vedere. Il corto (circa sei minuti) è più che altro uno scherzo, col difetto di ricordare fin troppo le sigle di chiusura, in ambiente bucolico, con saltelli e rallentatori, dei varietà con Raimondo Vianello e con Sandra Mondaini. Per il resto, guardabilisimo.