Curiosa la tematica dell'episodio relativo alla villa dell'amore apparente, decisamente all'avanguardia per i tempi in cui è stato girato. La pellicola consta di episodi apparentemente slegati tra loro ma con un sottile filo conduttore, i rapporti interpersonali difficili, a volte impossibili, che legano i protagonisti. I brevi corti sembrano girati da mano diversa: il migliore è il più narcisistico, implicito ed esplicito allo stesso tempo, quello dei ragazzi che si amano. Spontaneo.
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Il secondo episodio meriterebbe 4 pallini, ma il pallinaggio è ovviamente da riferirsi all'interezza dell'opera.Zender, aggiungi il trailer?
Grazie.
P.s.Pigro te lo consiglio vivamente.
http://www.youtube.com/watch?v=josqa-WEsLo
Grazie della segnalazione: ne avevo già sentito parlare e prima o poi me lo guardo. Come dici tu, Agosti è davvero un caso a sé nel cinema italiano. Di lui ho visto davvero troppo poco: solo L'uomo proiettile anni fa (ma lo ricordo poco e non voglio commentarlo) e lo strambo Nel più alto dei cieli. Ma a quel che ne so, Quartiere dovrebbe essere uno dei migliori.
So che hanno girato anche a Roma e mi piacerebbe non poco sapere dove si trova la villa del secondo episodio, ma gli elementi a disposizione per identificarla sono troppo pochi, visibili anche nel trailer...
La frase cult del film (dal secondo episodio):
"La vita è lo stadio di più elevata evoluzione della materia, ma ciò che conta e tiene unite queste aggregazioni di cellule è appunto il sentimento di esserci".
Le quattro storie, come riportato sul manifesto cinematografico, sono riferite alle quattro stagioni:
1. L'adolescenza nel rigore dell'inverno 2. La giovinezza nella fragilità dell'autunno 3. La maturità nel colore dell'estate 4. Veder scorrere nella primavera l'ultima stagione della vita