Yellow - Corto (2006)

Meglio tributare il passato dichiarando il proprio amore per registi come Mario Bava o Argento, oppure puntare all'originalità con il rischio di arenarsi sui lidi del già visto? Se questo tuttofare turco continuerà ad emulare così le atmosfere e i colori di Profondo Rosso, Inferno e Tenebre, sentiremo presto parlare di lui. Tareen dirige, cura fotografia (splendida) e montaggio, oltre a comporre lo score, ovviamente in linea con le esperienze prog-rock dei mitici Goblin. Uno dei migliori tributi al cinema italiano del passato, senza ombra di dubbio.

Tareen confeziona un appassionato collage di omaggi ai nostri registi di genere con musiche, colori e soggetti per loro classici. Il culmine del corto è abbastanza ben fatto, le musiche e un paio di fotogrammi prendono. Per il resto, non ho scalpitato più di tanto e il ragazzo poteva inventarsi qualcosina d'altro. Capisco l'ammirazione per i "maestri", ma è lecito aspettarsi di più. Comunque, visti i premi raccolti, ha azzeccato il soggetto e questo fa piacere a noi italiani.

Partita a scacchi di un uomo e una donna vicino al caminetto, quando l'inevitabile accade... Il corto in sé è poca cosa. In realtà tutto ciò che c'è di buono è il fatto di essere un omaggio (dichiarato) a Mario Bava. Tareen compone così un frammento thriller ispirandosi direttamente alle riprese, ai cromatismi e alla colonna sonora del maestro del giallo: una copia carbone devozionale, peraltro fatta benino, che magari avrebbe potuto applicarsi a qualcosa di più sostanzioso anziché rimanere fine a se stessa.

Palese e dichiarato omaggio al maestro dell'horror Bava sr. Un corto thriller buono nelle atmosfere, nelle musiche e nella regia, un po' meno nello svolgimento che alla fine rimane troppo fine a se stesso. Con un bel colpo di scena sarebbe stato un gioiellino. Così invece resta un simpatico e sentito omaggio ma nulla più.In ogni caso delizierà gli amanti dell'horror-thriller di marca baviana.