Una seduta psicanalitica per un maniaco omicida faccia a faccia con il proprio inconscio, resa con ambientazione minimale – tanto gli interni quanto gli esterni -, fotografia cupa e montaggio a flashbacks che confonde realtà e immaginazione; finale troppo brusco per chiudere in modo soddisfacente. Gli attori non recitano peggio di tanti nomi celebri delle fiction di oggi.
Un giovane è ossessionato da incubi e visioni di un delitto che forse desidera o che forse ha compiuto. Bel cortometraggio, con una buona dose di tensione e una buona costruzione di atmosfera malata e tesa, senza pretese e senza le esagerazioni che molti giovani registi fanno scopiazzando thriller famosi a suon di montaggi forsennati e visioni distorte. Qui tutto è talmente "quotidiano" da risultare molto più "spaventoso" ed efficace e da far risaltare meglio i momenti più propriamente horror.
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Veramente vedendo il film, nei titoli di testa c'è scritto solo "Voice Over", senza "Anatomia di un delitto".
E come regista è riportato esclusivamente Alessandro Modica, mentre il fratello Giuseppe è solo co-autore della sceneggiatura.
Per cui, a meno che Homesick non sia sicuro, propongo di cambiare entrambe le cose (eventualmente si può mettere "Voice Over: anatomia di un delitto" come aka).
Sì, direi di fare in questo modo e di attenerci alle informazioni dei titoli di testa e di coda. Molti siti riportavano "Anatamia di un delitto" come complemento del titolo e avevo pensato di aggiungerlo, però concordo con Pigro che è meglio metterlo in nota. E il regista è in effetti il solo Alessandro Modica (mi sono confuso con gli sceenggiatori).
DiscussioneZender • 1/03/10 08:18 Capo scrivano - 47801 interventi