District 9 - Film (2009)

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District 9
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: District 9
Anno: 2009
Genere: fantascienza (colore)
Note: Il film è l'evoluzione del cortometraggio "Alive in Joburg" del 2005.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L’idea di VISITORS trasferita a Johannesburg, la città per anni simbolo dell’impossibilità di un’integrazione razziale: la gigantesca astronave madre si piazza sopra la città sudafricana e ne vengono estratti più di un milione di alieni malconci, definiti poco amichevolmente “gamberoni” dagli umani per via della loro somiglianza coi noti crostacei. Vengono confinati nel “distretto 9”, una gigantesca baraccopoli dove vivono nutrendosi di cibo per gatti e finendo perlopiù bersaglio dei pochi brutti ceffi che hanno il coraggio di entrare nel loro "regno". Tutta la prima parte, costruita attraverso l’ormai abusato espediente del mockumentary,...Leggi tutto è non solo girata molto bene ma anche efficace nella descrizione di un’ambiente ottimamente ricostruito a livello scenografico. Il distretto 9 pulsa di vita, così come acquista forma la figura del protagonista, tratteggiata in modo insolito, a metà tra il demente e il volonteroso: a lui spetta di “sfrattare” gli alieni dalla baraccopoli per trasferirli in una zona più periferica, incontrando non poche resistenze. Il film insomma pare procedere nel migliore dei modi. Poi però, purtroppo, l’esigenza di infondere vera azione per soddisfare un certo tipo di pubblico lo trasforma in qualcosa di molto più banale e decisamente meno interessante, con una estenuante caccia all’uomo. Cominciano gli scontri a fuoco, le grida, le esplosioni, gli inseguimenti tra i rottami e si fa strada nel frattempo l’immancabile alieno “buono”, quello destinato a fare comunella col protagonista caduto in disgrazia. Il nostro gamberone dal cuore d’oro ha pure un figlioletto, e tutto sembra un po’ tingersi dei colori della favola. Per fortuna l’alta tecnica realizzativa e il buon senso dello spettacolo del regista mantengono il film su livelli accettabili in attesa del rendez-vous finale: sul terreno di gioco confluiscono mercenari spietati e il livello dello scontro si alza, con effetti speciali più ricercati. La forza del film comunque sta in gran parte nell’aver azzeccato una location insolita che colpisce, sfruttata nel migliore dei modi da un regista (anche sceneggiatore) in gamba. Peter Jackson, insomma, fa centro anche in sede di produzione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/09/09 DAL BENEMERITO BRAINIAC POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/04/10
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Ikke 3/10/09 18:52 - 19 commenti

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La burla del mockumentary fortunatamente dura venti minuti e ne regge nemmeno cinque, portando con sè nell'oblio anche tutto il parlare di questioni sociali e razziali (solo buttate lì, mai veramente analizzate con intelligenza). E' un film debole, però va reso merito allo strepitoso secondo tempo dove acquista un respiro strano a metà tra la fantascienza più fumettosa e un qualcosa di disneyano, tenendo il ritmo al livello dei migliori action-sci-fi. Bene Copley. Un film forse travisato che trova dei meriti dove non ti aspetti.

Brainiac 14/09/09 13:38 - 1083 commenti

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Così però sono capaci tutti; non si può prendere di peso il soggetto di una puntata di South park (Gli immigrati dal futuro, dalla stagione 8) e farne impunemente una versione cinematografica. L'espediente del mockumentary, poi, più che sorprendere irrita. Discrete alcune sequenze (l'irruzione nel disco volante, lo sgombero della baraccopoli) sia per l'impatto visivo che per l'amara attinenza con l'attualità. Purtroppo l'approccio sarcastico non sempre paga ed alcune soluzioni (la prostituzione interspecie!) scadono nel ridicolo. Plagio.

Puppigallo 26/09/09 00:33 - 5275 commenti

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In quanto a originalità ci siamo poco e, soprattutto chi bazzica la fantascienza, si accorgerà che la ghettizzazione dei profughi alieni sulla Terra era già stata sfruttata in altra pellicola, come anche la fusione alieno-terrestre, con utilizzo di armi non umane. Detto questo, un discreto ritmo, alieni gamberoscarafaggeschi e le "WiKussitudini" (vicissitudini di WiKus) del protagonista danno sufficiente linfa a questo prodotto, senza troppe pretese, ma con una sua dignità (a parte il capo dei neri, troppo macchietta). Nel complesso, non male. PS: scoppiano persone.
MEMORABILE: Il povero WiKus, sul tavolo operatorio, ascolta il chirurgo (con un seghetto circolare in mano) che dice: "Io gli entro direttamente nel cuore".

Stubby 26/09/09 09:12 - 1147 commenti

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Mi aspettavo tutta un'altra storia. Detto questo mi pare un mega mix tra: Transformers, La mosca, Iron Man, Robocop, Aliens scontro finale, Independence day, Starship Troopers, Rec ed Alien Nation. Ambientato a Johannesburg in Sudafrica (città che ha dato i natali al regista Neill Blomkamp), è certamente una metafora sull'Apartheid e forse anche un attacco alle multinazionali mondiali. Direi tutto sommato un film più che discreto con alcuni passaggi un po' forzati ed altri non spiegati, valorizzato enormemente da effetti visivi ottimi. Sequel?

Mascherato 28/09/09 16:26 - 583 commenti

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Non si stenta a definire l'idea di partenza di District 9 geniale (alieni/paria relegati in una bidonville di Johannesburg). E lo è anche lo sviluppo per circa venti minuti. Poi subentra la microstoria vera e propria (quasi un Il mio nemico più avventuroso) ed anche il resto si fa più convenzionale. E' come se nel passaggio dal corto di partenza, Alive in Joburg (diretto da Blomkamp nel 2005), al lungometraggio prodotto da Peter Jackson, si fosse persa freschezza ed originalità. Restano le location sudafricane, inusuali e di indubbio fascino.

Galbo 28/09/09 08:36 - 12392 commenti

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Divertente e intelligente commistione di generi con numerose citazioni da film precedenti ma nello stesso tempo una radicale originalità di fondo. Ottima la caratterizzazione dei personaggi che funziona qui molto meglio che in tanti film apparentemente più realistici ed "umani". Del regista sentiremo ancora parlare.Bravo il protagonista ed efficace l'ambientazione sudafricana.

Onion1973 1/10/09 14:03 - 163 commenti

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Degli (apparentemente) scalcagnati alieni, simili a grosse blatte, atterrano in SudAfrica privi di carburante. Diventeranno un problema sociale, emarginati e gestiti come scomodi profughi da ghettizzare. Acuta storia di fanta-socio-scienza, abbastanza originale e dai ritmi serrati, a cui si può perdonare più di qualche incongruenza. L'ironia sui temi sociologici è pungente e intelligente. I protagonisti (uomo e gambero) sono entrambi figure antieroiche perfette: in più la morale sulla tolleranza è trattata senza cadere nel buonismo, cosa non facile. ***+
MEMORABILE: Incredibilmente gli alieni non atterrano negli USA. Il fatto viene commentato con ironia.

Rebis 1/10/09 22:23 - 2337 commenti

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I gamberoni alieni sono brutti, sporchi e cattivi: facciamocene pure una ragione, perché è l'essere umano, egoista e meschino, la creatura più abietta dell'intero universo. Che importa se i raccordi tra riprese amatoriali, TG, documentario e fiction sono privi di una logica intrinseca e l'opera risulta "sgrammaticata"? Che importa se il racconto dissemina approssimazioni? Il film di Blomkamp è talmente vigoroso, emozionante, pieno di questioni umane e morali che provocano senza consolare, da far impallidire Trifidi e Transformers e farsi scusare le infrazioni alla poetica di Aristotele. Urgente.

Capannelle 2/10/09 09:47 - 4411 commenti

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Un divertissement a parti invertite, con gli alieni trattati come extracomunitari qualsiasi, nemmeno utili come badanti. Tra tanti film che giocano a fare i seri, uno che dichiara subito il suo stato di appartenenza e si dimostra di concezione intelligente. Oddio, non tutto funziona a dovere: in diversi punti il grottesco è banale o ripetitivo, alcuni personaggi sfiorano il ridicolo, il garrulo Vikus che fa il messo giudiziario è irritante ma... gli alieni (specie quello bambino) sono deliziosi e tengono a galla il pallinaggio.

Manowar79 2/10/09 18:14 - 309 commenti

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Verrà senz'altro accusato di facile retorica, tuttavia il film lancia un forte messaggio che abbraccia temi come la ghettizzazione, con evidenti riferimenti ai campi di sterminio e la tendenza degli esseri umani a schiavizzare qualunque cosa si dimostri particolarmente pacifica e leale. La sottomissione degli alieni assume quindi il valore di mezzo illecito per nascondere la paura dell'ignoto e delle possibili conseguenze del contatto con una civiltà sconosciuta. Produce Peter Jackson, con poca CGI e molto mestiere. Da vedere.

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Harrys 13/10/09 01:47 - 687 commenti

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Anomalo, insolito, bislacco. L'esordiente, o quasi, Neill Blomkamp è bravo nel mascherare l'irrisorietà (per lo standard del genere) del budget, agitando sapientemente la macchina da presa, non straniando, grazie all'espediente mockumentary. Chi andrebbe crocefisso è colui che s'è improvvisato dialoghista (non voglio credere che un professionista si sia occupato di tale scempio). Se l'intento era parodistico, beh, i risultati non sono di certo soddisfacenti; se, come penso, il suicidio non era previsto, inutile dire che inficia gravemente. **1/2

Hackett 1/12/09 20:34 - 1867 commenti

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Una trama che riesce ad essere innovativa pur nascendo dall'impianto classico del film di fantascienza. Oltre al coraggio di ambientare una vicenda simile in un paese dal truce passato segregazionista, il pregio maggiore di "District 9" è quello di utilizzare la notevole quantità di effetti speciali con intelligenza. L'alieno gamberone, che all'inizio può sembrare stucchevole, acquista poi una dimensione propria, realistica. Ciò che arriva allo spettatore in fine è il personaggio, non l'effetto speciale in sè.

Cotola 6/12/09 22:15 - 9043 commenti

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Riuscita ed interessante commistione di fantascienza un po' "fracassona" ed un po' "impegnata" il cui messaggio di fondo è molto chiaro. La parte iniziale è la migliore, poi ci si dedica di più alla storia e gli eventi prendono una piega tutto sommato consueta ma non scontata e nemmeno retorica o buonista. Molto citazionista, è un piacevole e divertente intrattenimento di genere come se ne vedono, purtroppo, sempre più raramente.

Daniela 14/01/10 09:52 - 12662 commenti

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Nonostante gli svariati riferimenti (da South Park a Il mio nemico, passando per La mosca) intessuti nella forma dell'assemblaggio di diversi media (falso doc, video di sorveglianza, riprese tv), quello che rende interessante ed anche originale District 9 è il messaggio, forte e chiaro, eticamente condivisibile al 100%, dato che questi gamberoni alieni, pur ributtanti e rozzi e non tenerelli come ET, sono più "umani" degli umani, e la trasformazione in "mostro" è l'unico modo che consente al protagonista di non continuare ad esserlo davvero.
MEMORABILE: Il fiore fatto di spazzatura

Sabryna 17/04/10 18:30 - 225 commenti

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Gli alieni atterrano sulla terra (e ci rimangono), causando disagi e rivolte tra il popolo. Trama scontata ma efficiente, se il produttore è Peter Jackson. District 9, a metà tra il pacchiano targato USA e la buona morale (e l'aggiunta di buoni effetti speciali) si lascia visionare senza annoiare troppo. Lo stile da documentario alleggerisce l'andamento della vicenda. Il personaggio di Wikus van de Merwe è una sorta di eroe/antieroe vittima involontaria e pedina di un sistema più grande di lui. Ben fatto.

Bmovie 9/02/10 19:35 - 110 commenti

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Forse in pochi lo sanno, ma questo è ciò che è rimasto del progetto del film di Halo. Mi aspettavo molto di più da questa pellicola, che delude abbastanza soprattutto per quanto riguarda il ritmo, abbastanza fiacco e tedioso. Tempestato di buone idee e con un'ottima realizzazione. Purtroppo si perde a metà strada.

Giuliam 13/02/10 09:50 - 178 commenti

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Il film non è solo giudicabile dai buoni effetti speciali e dalla discreta regia. "District 9" offre anche di una bella trama, nella quale si possono leggere parecchi spunti politici di grande attualità (l'extraterrestre inteso come immigrato non benvoluto dall'essere umano); il film potrebbe anticipare anche un futuro possibile.

Rickblaine 13/02/10 09:51 - 635 commenti

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Onesto. Un misto fra l'amatoriale e la direzione normale. La sceneggiatura non è male e lo svolgimento mi risulta poco scontato e perbenista. Originali sono le sequenze riguardanti lo sfratto degli alieni e il loro motivo della venuta sulla terra (abbandonati al loro destino). Buoni effetti speciali e casting modesto. Prodotto da Peter Jackson.

Enzus79 13/02/10 11:17 - 2896 commenti

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Gli extraterrestri scelgono un posto che non sono gli Stati Uniti: Johannesburg (Sud Africa). Il razzismo scoppia fra gli abitanti della città. Storia interessantissima che manda messaggi non scemi, anzi. Si vede la mano del primo Peter Jackson, qui produttore.

Jena 27/02/10 17:38 - 1555 commenti

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Il film appare suddiviso in due tronconi. La prima parte nello stile del mocumentary è veramente spiazzante ed originale. La seconda decisamente più standard, pescando a piene mani anche da altri film (finanche Robocop 2 ed E.T.). Sembra quasi che le ottime idee inziali capaci di reggere un cortometraggio di una trentina di minuti siano poi state un po' artificialmente tirate avanti. Detto questo un buon film, sopra la media, con lampi di originalità, un'ambientazione sudafricana interessante, un buon protagonista. Da vedere.

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Orson 2/03/10 00:04 - 122 commenti

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Il prologo è folgorante: la nave extraterrestre in avaria sospesa sopra la città, gli alieni ammassati sulla terra come profughi. Ottimo spunto di ribaltamento dei clichè e ottima anche l'idea visiva (copiata da Redacted) di filmare tutto attraverso servizi dei telegiornali e videocamere diegetiche. Curioso esempio di fantascienza socio/politica alla Carpenter. Il film regge fino alla prima metà, poi svacca nel solito tripudio di esplosioni e sparatorie sempre più inverosimili, abbracciando il canovaccio da blockbuster. Un vero peccato.
MEMORABILE: Il film crolla quando il protagonista si infila dentro l'esoscheletro alla Goldrake e iniziano le mega sparatorie: perché?

Lucius 6/03/10 22:40 - 3015 commenti

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Film sopravvalutato che, nonostante il budget usato per la realizzazione, pecca di mancanza di identità, rubando a man bassa a altri lungometraggi e soprattutto ad Independence day che è un capolavoro, rispetto a questa americanata. Il punto debole del film sta negli alieni che ricordano le tartarughe ninja, mentre il finale è apertissimo, tant'è che al termine della visione sembra di aver assistito solamente al primo tempo. Spunti copiati anche da Robocop e Trasformers.

Jandileida 8/03/10 12:26 - 1565 commenti

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Non male questo film sudafricano che inverte lo stereotipo fantascientifico più comune e cioè che siano gli umani a dover subire l'arrognanza e le angherie della popolazione aliena. Qui sono invece gli alieni, parecchio oripilanti, ad essere segregati in uno slum (quasi che il Sudafrica non riesca a liberarsi del segregazionismo) alla periferia di Johannesburg ed ad essere trattati come merce di scarto. è vero che la seconda parte è abbastanza caciarona ma tutto sommato il film regge bene nonostante un cast non proprio eccelso. Buono.

Greymouser 24/03/10 00:45 - 1458 commenti

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Fa molto Peter Jackson prima maniera questo non banale fanta-horror che si atteggia a b-movie vecchio stampo, ma che in realtà scava con mano decisa dentro tematiche tutt'altro che superficiali. Gli alieni onestamente brutti, sporchi e cattivi fanno da contraltare e da specchio ad un'umanità altrettanto miserabile, ma in più ipocrita e indifferente. Si è sempre razzisti verso qualcun altro...

Redeyes 1/04/10 20:42 - 2449 commenti

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Certo il Sudafrica è maestro nella ghettizzazione e chi meglio di loro poteva creare un campo lager profughi per i gamberoni? Alcuni cliché sono banalotti: i nigeriani assetati di soldi ad esempio! Io mi ci sono avvicinato con grandi aspettative ed un po' deluso lo sono rimasto, in particolare perché la storia, per carina che possa essere, va a parare dove ti aspetti che vada. Una vena romantica impregna questo fake documentary. Spero i gamberoni non siano un'allegoria dei sudafricani di colore durante l'apartheid, ma il dubbio c'è!

Piero68 27/07/10 12:19 - 2957 commenti

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Rivisitazione in chiave sci-fi del problema dell'integrazione razziale. Non a caso lo scenario è il Sud-Africa, ultimo baluardo dell'apartheid più schifoso. Al di là del messaggio umanitario il film è comunque ben strutturato. Scenografia, fotografia e effetti specialia a buoni livelli. Qualche ovvio clichè diventa necessario ai fini narrativi così come la svolta nell'action puro serve a tenere viva l'attenzione dello spettatore. Buono anche il montaggio e lo stile documentaristico di riprese e sceneggiatura. Una salutare boccata di novità nel genere.
MEMORABILE: Siate sempre gentili e disponibili con gli alieni: un sorriso costa meno di una pallottola!

Barbolo 29/07/10 09:31 - 1 commenti

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Singolare utilizzo degli alieni, non invasori ma profughi, che conduce ad una parodizzazione dell'Apartheid. Non a caso l'ambientazione scelta è Johannesburg. L'efficace fusione tra mockumentary e action movie permette un ottimo sviluppo della trama che segue la trasformazione non solo fisica del protagonista. Assolutamente da vedere.
MEMORABILE: Wikus preso dalla disperazione urla: "uomini di merdaaa!!" distruggendo tutto e tutti.

Luckyboy65 26/08/10 03:30 - 143 commenti

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A sgombrare il campo dai dubbi sui riferimenti all'apartheid, District Six era il nome del ghetto nero di Johannesburg, dove vennero deportati oltre 60.000 abitanti durante gli anni '70. Detto ciò il film è uno strambo ma efficace mix di generi fra sci-fi, horror e commedia. Bellissima la scenografia, un po' meno i grotteschi gamberoni. Ma in realtà è questo il livello su cui porre il film: mettere in grottesco e in ridicolo miserie quali xenofobia e razzismo.
MEMORABILE: Strepitosa la trovata che accomuna Nazioni Unite e Multinazionali (MNU ovvero Multi National United).

Saintgifts 2/06/10 16:00 - 4098 commenti

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Se da questo film si tolgono i messaggi che riguardano da vicino gli umani e la vita vera attuale (razzismo, segregazionismo, delinquenza, povertà, ecc), messaggi che non si sa nemmeno se ssiano stati lanciati per una buona causa o solo per furbizia, direi che non rimane nulla che non si sia già visto e parimenti inutile; si arriva alla fine della visione con la netta sensazione di aver perso solo tempo.

Pau 27/07/10 09:02 - 125 commenti

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Dopo il folgorante spunto iniziale (gli alieni di Blomkamp sono poveri immigrati che arrivano su un'astronave/barcone e vivono ghettizzati negli slums) e la parentesi "cronenberghiana" con l'inizio della mutazione del protagonista, il film diventa un autentico treno in corsa nel secondo tempo, caratterizzato da un ritmo strepitoso. Blomkamp dirige con perizia questo curioso ibrido di estetica sci-fi dal gusto vintage e sguardo iper-tec, senza rinunciare al piacere del racconto classico (il tema dell'amicizia virile) e al sottotesto. Da vedere.
MEMORABILE: Il finale, commovente senza strafare: anche tra la spazzatura possono nascere fiori.

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Tarabas 24/08/10 11:47 - 1878 commenti

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Il Distretto 9 è un ghetto per alieni, rimasti in panne con la loro astronave come naufraghi di una delle tante zattere di disperati che vediamo al tg. Siamo in Sudafrica, ma bianchi e neri si coalizzano contro i nuovi reietti, perché tutti siamo i "negri" di qualcun altro. La trovata distintiva del film è mettere un messaggio così importante in un meccanismo, narrativo e spettacolare, più adatto a film di pura azione. Notevole la sovrapposizione di diversi mezzi di ripresa. Finale poetico di rara semplicità ed efficacia. Da vedere.
MEMORABILE: Notevole l'idea di mixare diverse "fonti" video, incluse le telecamere di sorveglianza, che braccano il protagonista.

Tomslick 18/09/10 17:25 - 205 commenti

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Ogni tanto nella spenta Hollywood odierna con poche idee ed inventiva qualcosa di buono salta fuori. Certo nulla di miracoloso; anche qui, bene o male, parecchie cose non sono affatto una novità, ma l'incipit indovinato e l'ottimo svolgimento fanta-action-thriller-avventuroso tengono sempre il film bello sveglio e noi con lui. Qualche lacuna e qualche dubbio ci impediscono di addentrarci ancor di più nello spirito de "gli alieni sono tra noi", sebbene la mancanza di spiegoni paia una scelta voluta per non compromettere la sveltezza del tutto.

Aal 5/10/10 09:44 - 321 commenti

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Un film di fantascienza come non se ne vedevano da anni. Partendo da un soggetto-stereotipo (l'invasione aliena con tanto di gigantesca astronave che staziona nei cieli di una metropoli) la sceneggiatura si evolve in maniera del tutto originale dando vita ad una drammatica e commovente vicenda etica che mette in discussione il concetto stesso di umanità. Profondo e bellissimo, realmente contemporaneo, riesce a far penetrare il suo messaggio nella coscienza dello spettatore senza retorica.

Mdmaster 6/10/10 13:16 - 802 commenti

I gusti di Mdmaster

District 9 è penalizzato dall'indecisione: parte come documentario, si attesta su un film di un fuggitivo e finisce in pieno action movie. In realtà questo si realizza in maniera abbastanza graduale, non pesando molto sullo spettatore; il misconosciuto Copley poi fa un egregio lavoro ed è quasi impossibile non simpatizzare con la sua ricerca dell'umanità. In realtà la qualità migliore del film di Blomkamp è la credibilità. Niente sentimenti gratuiti, nienti personaggi impossibili: solo la orrida realtà di un lager di "alieni" mal sopportati.
MEMORABILE: La piccola rosa di metallo.

Pinhead80 8/10/10 14:36 - 4759 commenti

I gusti di Pinhead80

Una navicella spaziale si blocca sopra la città sudafricana di Johannesburg e gli alieni (gamberoni) vengono rinchiusi nel cosiddetto district 9. La tecnica usata del reportage in presa diretta, con tanto di interviste, in un primo momento sembra essere inopportuna, ma in seguito si rivela molto azzeccata. Pone la presenza aliena in maniera originale, mettendo gli alieni nelle condizioni in cui si trovano le persone relegate (con tutti i problemi annessi e connessi) in campi di accoglienza. Bella sorpresa.

Pigro 30/12/10 12:03 - 9666 commenti

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Il film sviluppa idee, plot e tecnica del corto Alive in Joburg, innestando sulla storia delle misure anti-aliene l'accidentale formazione di un uomo mutante, inseguito dai suoi e rifugiatosi negli slum. Se questo ricalca narrazioni abbondantemente usate, è lo stile filmico a confermare la bravura di Blomkamp, che mescola arditamente (ed efficacemente) la fantascienza cyborg con sfondi tematici sociali e con paesaggi urbani degradati in un corto circuito originale e potente. Inusuale, ansiogeno e a tratti raccapricciante.

Tokarev 5/06/11 20:53 - 5 commenti

I gusti di Tokarev

L'idea della convivenza tra etnie eteroplanetarie mi pare sia stata meglio e più credibilmente svolta in Alien Nation così come ricorda Enemy Mine il rapporto che si viene lentamente ad instaurare tra i due coprotagonisti (ma anche in questo caso l'idea era meglio svolta nell'ultimo titolo citato). Anche il girato in stile TV non è un'idea nuova e la sua realizzazione non risulta all'altezza di Contenders serie 7. Il film è comunque generalmente buono con un neo forse nella realizzazione dell'aspetto degli alieni, che risulta eccessivo.

Ghirlanda 11/07/11 13:08 - 58 commenti

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Quando si dice cambiare la prospettiva, lasciando da parte l'idea che gli alieni siano brutti e cattivi e vogliano conquistare la Terra e convincersi che è l'uomo l'essere più spregevole nell'universo! District 9 offre un nuovo spunto di riflessione che guarda molto da vicino l'attualità e inserisce una sottile ed efficace, per chi la colga, denuncia verso l'espansionismo politico mascherato da aiuto umanitario. Una buona storia arricchiata da ottimi effetti speciali! Una sorta di E.T. del nuovo millennio, pronto a far sgorgare sangue e lacrime.

Kekkomereq 22/12/11 22:08 - 358 commenti

I gusti di Kekkomereq

Finto documentario su una fantomatica invasione aliena. La trama è sofisticata e ci sono tanti piccoli dettagli che nei soliti alien invasion vengono trascurati. Gli effetti visivi sono sorprendenti e per quanto gli alieni siano disgustosi, la loro fisionomia è curata quasi in maniera maniacale. Un falso documentario su un tema simile è un'idea simpatica e innovativa, ma con una trama del genere era preferibile girare un film vero e proprio.

Satyricon 23/12/11 10:31 - 147 commenti

I gusti di Satyricon

Insolito mockumentary (a me non piacciono di fondo, ma questo è riuscito ad attrarre la mia attenzione sin da subito), insolita visione di come accoglieremmo gli alieni a casa nostra, ghettizzandoli e bistrattandoli come si fa di solito con il diverso. Il regista riesce pienamente con il poco budget a fare le scarpe a più noti imperatori del cinema e della sci-fi. Il film tiene incollati grazie anche ad un'ottima recitazione del protagonista. Citazionista ma efficace cinema.

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Cloack 77 30/07/12 16:59 - 547 commenti

I gusti di Cloack 77

Davvero straordinario l'inizio di questo film: una civiltà sconosciuta, della quale non si comprende nulla, origini, evoluzione, forme di comportamento, socialità e dunque una civiltà misteriosa, minacciosa, probabilmente falsa e con fini oscuri rispetto alle intenzioni pubbliche. Poi compaiono uomini ottusi, astronavi nascoste, tecnologie futuristiche, mutazioni, armi aliene, ci si accorge di essere in un film di fantascienza; e ci si chiede: perché sprecare una occasione simile?

Mickes2 23/08/12 09:36 - 1670 commenti

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Buonissimo sci-fi che mischia registri e stili di ripresa diversi per immergere lo spettatore nel miglior modo possibile in quella che fondamentalmente è un'amara radiografia dell'attualità. 'Stavolta la minoranza, il più debole, viene dallo spazio ed ha lineamenti aberranti; si dà il caso che l'animo umano lo sia ancor di più. Spettacolare e intelligente, coeso e incalzante, genuino e originale; buon bilanciamento tra preparazione e action; qualche problema in fase di scrittura non ne pregiudica né la riuscita né lo sviluppo dello sviluppo.
MEMORABILE: La scoperta della metamorfosi; Il finale.

Zutnas 19/05/13 13:51 - 85 commenti

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Inizia con servizi giornalistici che ci introducono al tema, di alieni immigrati sulla terra in cerca di rifugio, che finiscono subito emarginati nel ghetto proprio nel paese dell'apartheid. Più tradizionale il seguito tra metamorfosi e corpi esplosi. Solo se siamo costretti cerchiamo di capire chi è diverso, messaggio di un film originale e non molto celebrato, ma uno dei migliori degli ultimi anni nel genere.

Furetto60 11/07/13 08:12 - 1194 commenti

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Fantascientifico sociale, mi si permetta il termine, in cui l’ambientazione scelta, un ghetto per alieni a Johannesburg, in una nazione in cui l’apartheid era presente fino a pochi anni fa, appare non casuale. Film originale e spettacolare nel suo crudo realismo, non rinuncia a un’amara ironia anche nei frangenti più drammatici.
MEMORABILE: Van der Berg: "Uomini di merda!; Tre anni..."

Belfagor 1/08/13 13:44 - 2690 commenti

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In un futuristico apartheid un impiegato governativo subisce un'involontaria metamorfosi kafkiana, trasformandosi in uno degli alieni ghettizzati. Questo curioso mix di mockumentary, fantascienza e fantapolitica si divide tra una prima parte decisamente riuscita (colpiscono l'indifferenza e il cinismo degli intervistati) e una seconda decisamente convenzionale in cui si spara molto ma si elabora poco. Simpatici gli alieni, per una volta espressivi e comunicativi, azzeccate le location sudafricane. La critica sociale poteva essere più forte.
MEMORABILE: Il fiore ricavato dalla spazzatura.

Black hole 7/11/13 14:17 - 143 commenti

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Un bel film che (ri)propone la fantascienza come critica alla società. Partendo da una confezione simil-reportage Blomkamp illustra il caso di una migrazione di profughi alieni con tutte le logiche conseguenze proprio in una città simbolo come Johannesburg. La storia fonde il racconto giornalistico con la vicenda diretta del protagonista fornendo sempre più punti di vista della storia. È tutto sufficientemente reale, alieni compresi; ottimo il catalizzatore rappresentato dalla mutazione di Wikus. Il film ha ritmo. Da vedere e conservare.
MEMORABILE: Il fiore fatto con la spazzatura, ultimo "messaggio" di Wikus alla moglie.

Luchi78 27/04/14 20:50 - 1521 commenti

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Interessante racconto di un'esperienza aliena sul nostro pianeta. Lo stile mockumentary non disturba affatto, anzi interviene massicciamente all'inizio per addentrare lo spettatore nei fatti e insinuare la giusta curiosità, per poi quasi scomparire quando la parte action prende il sopravvento. Peccato per una scrittura che incespica nella definizione del protagonista, soprattutto quando tenta agganci alla sua vita sentimentale e al classico spirito di sacrificio estremo che getta su tutto il film una patina di buonismo non necessaria.

Stelio 11/01/15 15:05 - 384 commenti

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Film coraggioso e girato con talento. Metaforicamente interessante la scelta del Sudafrica come luogo di un secondo aparthied, stavolta dedicato agli alieni. Scene d'azione un po' monocordi, francamente poco creative (abusatissimo lo splatter), sebbene tecnicamente ben fatte, mentre un punto di assoluta debolezza è la colonna sonora poco ispirata. Eccellente la prova di Copley, vero mattatore in una sceneggiatura incostante tra elementi di fascino e fasi un po' più scarne. Discreto.

Fabbiu 25/02/15 13:41 - 2145 commenti

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Abbastanza classico nell'impostazione base, ma sviluppato narrativamente con la farcitura di piccoli elementi originali e ben fatti (dal taglio a tratti finto amatoriale documentaristico a spezzoni di telegiornali e via discorrendo) che lo rendono frizzante e costantemente dinamico; anche la qualità delle riprese, l'ambientazione sud-africana e in generale il contesto tematico della "integrazione aliena" lo rendono un film sopra gli standard, consigliato agli amanti della fantascienza.

Metuant 20/02/16 08:39 - 456 commenti

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Originale fondere il mockumentary col film vero e proprio, tanto che all'inizio potrebbe sembrare semplicemente un nuovo found footage e invece no: i due stili sono perfettamente fusi e il risultato convince, anche se a volte si avverte una certa insistenza su certi tipi di scena. Anche il comparto attoriale se la cava molto bene e una menzione particolare va agli effetti speciali, davvero ottimi. Difficile etichettarlo in un genere, ma in fondo anche questo è un pregio.

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Giùan 16/07/16 21:31 - 4559 commenti

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Era dai tempi di quei brutti lucertoloni mimetizzati dei Visitors che il genere sci-fi non regalava mostruosità tanto memorabili e naif. Altrettanto ironicamente vincente si rivela poi la plausibilità della trovata metaforico-grottesca del gigantesco ghetto/lager nel quale i malandati alieni sono confinati. Dove invece il film non funziona è nel tentativo di dare un respiro più serioso, meno artificioso ai geniali spunti di partenza e, più in generale, nello snodare l'intreccio col necessario dinamismo. Il giovane Blonkamp comunque ci sa fare!
MEMORABILE: La gigantesca astronave che penzola nel cielo.

Taxius 18/03/18 12:09 - 1656 commenti

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Interessante fantascientifico che propone piuttosto esplicitamente una denuncia sociale alla segregazione razziale. L'ambientazione è Johannesburg e a essere chiusi in una baraccopoli sono alieni arrivati misteriosamente sulla Terra. Il nostro protagonista poi da carnefice diventerà vittima provando sulla sua pelle le pene inflitte ai poveri extraterrestri. Molto affascinante la contrapposizione tra la baraccopoli e la moderna tecnologia. Impossibile non pensare a Cronenberg e alla mutazione della carne.

Minitina80 29/12/16 22:36 - 2984 commenti

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Fantascienza impegnata che ruota attorno al fenomeno della discriminazione razziale. La scelta di ambientarlo in Sud Africa è originale poiché nel genere non si era mai visto nulla di simile e anche uno degli stili scelti, quello documentaristico, contribuisce a renderlo peculiare, almeno a livello visivo. Per il resto la pellicola segue uno sviluppo storiografico abbastanza convenzionale, in cui la metamorfosi morale del protagonista è ben delineata, ma da un certo punto in poi prevedibile. Non male, perché gli spunti di riflessione ci sono.

Il ferrini 6/04/17 22:59 - 2358 commenti

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Prima di questo film "gamberone" era solo il simpatico barista di My name is Earl; dopo ha assunto altro significato e spessore. I gamberoni, infatti, sono fra noi e a volte "siamo" noi, più o meno consapevolmente. La pellicola, forse un po' scassona (specie nel secondo tempo) e di certo rimpinzata di CGI, affronta però temi importanti e lo fa senza scadere nel lacrimevole, ch'è cosa sempre apprezzabile. La metamorfosi ricorda quella di Seth Brundle (unghie, denti, etc...) ma non è certo un difetto, anzi. Ottimi gli effetti speciali. Gran film.

Myvincent 3/02/18 08:38 - 3741 commenti

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Immaginate che gli alieni siano i nuovi extracomunitari relegati in una baraccopoli, stretta fra la malavita delle bande di trafficanti e la violenza gratuita delle forze dell'ordine. Il tutto a Johannesburg. Il regista intreccia sapientemente i filoni Alien-La mosca con le tematiche politiche di sopraffazione e di razzismo, affidando il volante a un non-eroe, un uomo come se ne trovano a migliaia in giro.

Thedude94 23/01/19 23:36 - 1097 commenti

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Fantascienza sociale al servizio dello spettatore, che Blomkamp delizia con un'ottima regia e perfette inquadrature attraverso un intreccio originale e interessante. Copley domina il film come protagonista grazie alla sua ironia e al suo essere molto convincente come essere umano svitato, ma da sentimenti molto buoni. Il contatto con l'alieno è trattato in maniera molto delicata ed estremamente di mentalità moderna e aperta. Gli effetti sono ottimi e rendono le scene d'azione davvero notevoli. Critica sociale molto presente.

Bubobubo 30/10/18 22:42 - 1847 commenti

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L'oceano di differenza semantica fra "semplice" e "sempliciotto" passa attraverso la morale di questa pellicola, un ibrido difficilmente catalogabile fra action, sci-fi e dramma futuristico: il messaggio è trasparente sino alla pornografia (o all'imbarazzo, specie ai giorni nostri), ma la costruzione narrativa che ne sostanzia la validità è dinamica, intelligente e lontanissima da ogni retorica. Lo spessore non consente di parlare di film politico, ma gli spunti di (amara) riflessione piovono da ogni parte, culminando nel delicato finale.

Gottardi 23/03/22 16:04 - 396 commenti

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Alieni rimasti in panne con l’astronave sopra Johannesburg vengono ospitati in un campo di accoglienza che col tempo si trasforma in una bidonville/lager: tensioni con gli umani. Una società militare privata è incaricata dello sgombero e il responsabile rimane contagiato da un virus. Chiari riferimenti al tema dell’immigrazione e dei campi di accoglienza per uno sci-fi che parte con accenti polemici e azzeccati poi trasformati efficacemente in un sarcasmo assai corrosivo; diventa successivamente un più banale sparatutto, per quanto ben realizzato come le scenografie del campo lager.
MEMORABILE: Lo sgombero della bidonville.

Anthonyvm 20/12/22 15:42 - 5689 commenti

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L'esordio nel lungo di Blomkamp è un acuto e funzionale ensemble citazionista che rimanda a numerosi "big" della fantascienza, da Verhoeven a Cronenberg, da Emmerich a Spielberg. Il gioco di omaggi diverte il fan medio, ma, anziché confinarsi nel mero sollazzo da nerd, il film si fa soprattutto portavoce di un lampante messaggio sociale e politico, fra xenofobia e segregazione, che trova nel Sudafrica post-apartheid il perfetto scenario. La cornice mockumentaristica, usata con molta libertà, stimola lo slancio satirico, senza che lo humour disperda la gravità della morale. Promosso.
MEMORABILE: L'ispezione delle baracche dei "gamberoni"; Nigeriani cannibali; Le mutazioni alla Seth Brundle; La lingua degli alieni; Il robottone "indossabile".
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  • Curiosità Puppigallo • 26/09/09 13:29
    Scrivano - 506 interventi
    Il suono che produce l'astronave madre quando si muove è lo stesso prodotto dai tripodi del remake de La guerra dei mondi. Diciamo che, chi ha scritto la sceneggiatura, si è guardato parecchio in giro, spiluccando un po' qua e un po' là.
  • Homevideo Gestarsh99 • 6/12/11 01:01
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Sony Pictures:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese
    * Sottotitoli Greco Italiano Inglese Portoghese
    * Extra movieIQ™
    Cinechat
    Esclusiva Blu-ray™ - Joburg dall'alto: foto e piantine satellitari nella mappa interattiva del mondo di District 9
    Commento del regista e co-sceneggiatore Neill Blomkamp
    Scene eliminate
    La problematica aliena: il diario del produttore cinematografico – Un documentario in tre parti
    Metamorfosi - La trasformazione di Wikus
    Innovazione - Recitazione e improvvisazione
    Ideazione e Design - La creazione del mondo di District 9
    Generazione aliena - Effetti visivi