Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il primo seguito di DON CAMILLO riprende esattamente dov'era finito il capostipite, con il simpatico prete cacciato dal paese e trasferito sulle montagne. Nella prima parte seguiamo le loro vite separate: Don Camillo a lottare con la solitudine, Peppone a combattere con i nostalgici del parroco e nuovi avversari politici. Naturalmente i due si rincontreranno presto, cercando conforto (senza dimostrare le vere intenzioni) l'uno nell'altro. Ma Brescello senza Don Camillo non può stare e così sarà proprio Peppone a intercedere presso il Vescovo per far tornare il prete in paese. Rispetto al primo capitolo...Leggi tutto si nota la volontà di scavare più a fondo nella psicologia dei personaggi, accantonando la commedia più semplice e immediata in favore di episodi più articolati e legati alla realtà del tempo. Non si rinuncia a qualche battuta, ma nel complesso si tende piuttosto al dramma. In questo senso la lunga parte finale dominata dall'inondazione del Po, con le case che spuntano dall'acqua e le barche a passarvici accanto, è la testimonianza di una scelta precisa, che a volte sconfina quasi nella poesia (e alcune immagini, come la chiesa allagata o il tuffo di Don Camillo, restano impresse). A perderci è la vivacità allegra del primo capitolo, quel clima di sfida continua nel quale si rispecchiavano le due anime della politica italiana. La trama si sfilaccia, la regia - ancora del francese Duvivier - tende a perdersi in episodi eccessivamente commoventi (legati stesso ai figli di Peppone) tradendo lo spirito ruspante e gioviale che avevamo apprezzato in precedenza. Troppe ambizioni, sequel mocio.

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B. Legnani 2/03/07 00:11 - 5532 commenti

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Divertente, ma non vale il primo capitolo della saga (Don Camillo). Forse gli nuoce una ambientazione assai meno padana rispetto al fim precedente, nonché una frantumazione episodica superiore.Come il predecessore, però, ha una dote che pochi film hanno. Quando, facendo zapping, ci si imbatte nel film in questione, ci si ferma a guardarne un pezzo, sebbene lo si conosca a memoria. Qui ci sono pure Paolo Stoppa e Enzo Staiola, che aveva debuttato pochi anni prima in Ladri di biciclette.

Puppigallo 9/11/07 09:51 - 5275 commenti

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Piacevole sequel, che può contare su diversi momenti azzeccati (l’arrivo al paesino di montagna, il vecchio che non muore mai e che vuole comprare un’anima, l’orologio del popolo, che segna un’ora diversa, la Geltrude…). Forse non c’è più quella vena quasi poetica del primo, ma la narrazione è piuttosto fluida e ci sono talmente tante situazioni diverse, che lo spettatore difficilmente si può annoiare. Sempre bravi Cervi e Fernandel. Qualche parte evitabile (Stoppa e l’olio di ricino, la boxe), ma comunque buono, per uno della Bassa come me.
MEMORABILE: Don Camillo deve convincere il figlio di Peppone a restare in collegio e così passa una giornata con lui (un momento particolarmente riuscito).

Lovejoy 21/07/08 14:35 - 1823 commenti

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Raro seguito che funziona quanto l'originale. Ben diretto, si avvale di un buon ritmo e di alcune gag comiche particolarmente funzionali. Ma sono sopratutto i due simpatici e irresistibili mattatori Fernandel/Cervi a tenere alto il film. Sono i loro scontri, sia fisici che verbali, a rendere piacevole la pellicola.

Galbo 23/07/08 05:58 - 12393 commenti

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Secondo film della serie Don Camillo con i suoi interpreti storici, si assesta sullo stesso livello qualitativo del precedente, adoperando il fortunato espediente narrativo del trasferimento del parroco in montagna, cosa che dà vita ad irresistibili gag che tengono alto il livello del film, il quale forse perde qualcosa in termini di poesia e naturalezza bucolica, ma guadagna in organicità del racconto, che pare più compiuto e meno frammentario. Ottimo il cast.

Ciavazzaro 18/09/08 15:12 - 4770 commenti

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Secondo capitolo della saga di Camillo e Peppone. Come al solito i due protagonisti (in grande spolvero) sono eccellenti e ci sono pure caratteristi come Paolo Stoppa e Saro Urzì. Godibile: più passano gli anni più acquista valore, insieme ai suoi altri fratelli di celluloide.

Pigro 11/11/08 09:28 - 9666 commenti

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Don Camillo è allontanato da Brescello per punizione, ma in paese tutti, perfino il sindaco Peppone, sentono la sua mancanza. Un bel seguito rispetto al precedente episodio, anche migliore grazie a una maggiore articolazione della storia, mentre resta impareggiabile la coppia di interpreti Gino Cervi e Fernandel. Con una puntata verso il dramma nella lunga e partecipata descrizione dell'inondazione del Po.

R.f.e. 17/05/09 12:35 - 816 commenti

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Il mio preferito in assoluto (quando voglio un solo esempio della serie, scelgo questo!), quello dove il "Mondo Piccolo" di Guareschi sembra ancora più "piccolo", dove i rapporti tra i due protagonisti sono meglio definiti, quello che sembra più una favoletta (se ci fate caso è quello che contiene più elementi "fantastique") ma che termina con un evento molto drammatico (la piena del Po) senza per questo peccare di pessimismo. Unico neo, la sequenza dell'incontro di pugilato: non piaceva neppure a Guareschi, che la scrisse ma se ne pentì.
MEMORABILE: "...E tutti i vecchi del paese si trattennero dal morire, i bimbi rifiutarono di nascere e gl'innamorati di sposarsi, senza l'aiuto di Don Camillo..."

Disorder 3/09/09 11:44 - 1416 commenti

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Don Camillo, dopo che ha menato dodici giovanotti comunisti che lo avevano sbeffeggiato, viene spedito in un paesello di montagna per punizione: sarà lo stesso Peppone a chiederne il ritorno. Davvero azzeccate quasi tutte le gag. Il film è sugli stessi livelli del primo (con cui forma idealmente un solo capitolo), ma forse è ancor più divertente. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Rissa notturna tra Peppone e Cagnola in casa di Don Camillo, risolta da quest'ultimo con una bastonata per ciascuno, dopo aver girato il crocefisso!

Ale nkf 21/04/10 21:48 - 802 commenti

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Don Camillo e Peppone non si smentiscono mai... sono davvero simpaticissimi. Piacevolissime le battute e l'acerrimo nemico Peppone-Cervi vorrà infine il ritorno del suo miglior nemico, Fernandel, del quale sente subito la mancanza. La continua lotta (a fin di bene!) tra Don Camillo e Peppone non smetterà mai di farmi sbellicare dalle risate!

Il Dandi 1/03/11 22:45 - 1917 commenti

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Forse il migliore della serie, sicuramente è quello in cui emerge meglio quell'amicizia che il parroco e il sindaco nascondono sotto le loro militanze. Perché al di là delle loro Chiese di riferimento Don Camillo e Peppone sono entrambi sacerdoti, di una religione arcaica e contadina: l'episodio drammatico dello straripamento del Po simboleggia la ricostruzione di quest'Italia, e insieme la strappa alle contingenze storiche del momento.
MEMORABILE: Don Camillo "salva" il figlio di Peppone dal collegio in cui avrebbe dovuto portarlo: brindisi finale tra il padre e il prete quasi commevente.

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Rigoletto 3/10/12 11:25 - 1786 commenti

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Strettamente legato al primo capitolo (di qualità leggermente inferiore) risulta un bel sequel, anche se preferisco pensare i due film come un'opera unica divisa in due parti. Naturalmente Fernandel e Gino Cervi sono monumentali come sempre e tra i due personaggi, al di là della lotta politica, talvolta fa capolino la profonda stima che li lega. Ritmo più placido e meno scenette rispetto al primo film. Resta comunque una buona pellicola. ***
MEMORABILE: Don Camillo che "si schiera" dalla parte del figlio di Peppone; La figura del vecchio Dott. Spiletti; I rimproveri di Gesù alle marachelle di Don Camillo.

Homesick 4/10/12 08:29 - 5737 commenti

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Richiamato a gran voce dal forzato esilio in montagna, Don Camillo torna nella sua Brescello in un seguito che, rispetto al capostipite, perde in compattezza narrativa, efficacia comica e tenuta del ritmo. Sempre in solido affiatamento, Fernandel e Cervi continuano a beccarsi tra baruffe, solidarietà ed un paio di episodi drammatici (i rigurgiti di guerra civile alla comparsa di Stoppa, fascistaccio impenitente, e l’inondazione del Po).
MEMORABILE: Il comunista che vende l’anima al vecchio medico; la Messa nella chiesa allagata.

Vitgar 14/06/15 12:14 - 586 commenti

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Nella bonaria e colorita bassa emiliana si svolge questa storia, continuazione di una produzione di un anno prima, con due grandi interpreti che sembrano rilanciare l'inno al buonsenso di un faticoso dopoguerra. Film sicuramente semplice e senza proclami roboanti, che incarna bene lo spirito di Guareschi. È un po' come per i film con Totò: li conosci a memoria... ma li riguardi sempre.

Alex75 29/12/16 09:38 - 880 commenti

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Quasi al livello del precedente, con alcuni momenti malinconici e altri drammatici. Tra le gustose baruffe del parroco e del sindaco "rosso" s’intravvede qui, più che altrove, un’amicizia profonda che va oltre le appartenenze, soprattutto nel momento del bisogno, che ci sia da decidere del futuro di un ragazzo o da confortare i paesani alluvionati. Cervi e Fernandel sono sempre superlativi. Tra gli altri, da segnalare il fascista irriducibile Paolo Stoppa.
MEMORABILE: L’esilio di Don Camillo; La "disfida degli orologi"; Il figlio di Peppone in collegio; L’alluvione.

Zio bacco 30/01/16 15:14 - 240 commenti

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Ottimo sequel che si tiene ai livelli del precedente e il cui livello di comicità forse è addirittura superiore. La coppia è già di suo molto affiatata, ma il vero pregio è la storia, che viene articolata in maniera molto convincente. Ottima anche la resa della straripamento del Po, che non viene romanzato in maniera inutilmente catastrofica. Rivedibile la scena dell'incontro di boxe; eppure la forza del film è che, malgrado stravisto, si lascia sempre rivedere, riuscendo sempre a strappare un sincero sorriso.

Ultimo 16/01/17 11:49 - 1655 commenti

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Sequel inferiore rispetto al primo Don Camillo, ma comunque riuscito. Buona la prima parte, piuttosto nostalgica, ove Don Camillo viene spedito nel paesello tra i monti. Non sempre il film fila liscio e alcune scene lasciano il tempo che trovano, ma restano bravissimi come sempre Cervi e Fernandel (qui meno battaglieri, a mio parere...). Non male, nell'insieme.
MEMORABILE: L'orologio del popolo; La scena con Paolo Stoppa; L'alluvione.

Pessoa 21/05/17 19:16 - 2476 commenti

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Inevitabile sequel dopo lo straordinario successo europeo del primo capitolo della saga. Anche qui la confezione si mantiene molto accurata e i meccanismi guareschiani funzionano come un orologio svizzero, ma probabilmente la fretta di portare il film nelle sale ha indotto a girarlo quasi tutto in studio, togliendo alla vicenda il valore aggiunto delle ambientazioni padane e anche i dialoghi mi sono sembrati meno incisivi. Grande Cervi su tutti e alcune inquadrature mozzafiato di Duvivier, un francese che amava l'Italia. Comunque riuscito!
MEMORABILE: Don Camillo che porta a spalla il crocifisso; La scena dell'olio di ricino con il grande Paolo Stoppa.

Minitina80 6/11/17 15:48 - 2984 commenti

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Non v’è dubbio alcuno che il riscontro positivo sia dovuto a Fernandel e Cervi, i quali incarnano i loro ruoli con grande profondità, poca importa quale sia il copione che debbano recitare. Migliora al contempo la regia, più sicura di sé, concedendo maggior spazio all’approfondimento dei personaggi. I rapporti umani, inoltre, assumono una dimensione più ampia e l’inserimento di situazioni drammatiche conferisce alla pellicola quel tocco a metà tra poetico e fiabesco. Un maggior numero di riprese in esterna gli dona maggiore ariosità.

Paulaster 8/07/19 11:48 - 4419 commenti

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Don Camillo rientrerà a Brescello dopo esser stato allontanato. Prima parte malinconica per la separazione tra i due protagonisti e riavvicinamento senza inutili gag. L'attenzione è data al bene comune (la difesa del paese) e allo spirito di solidarietà durante l'alluvione. Pellicola più di riflessione, con i due caratteri visti come facce della stessa medaglia.
MEMORABILE: La messa con la chiesa allagata; L'olio di ricino; Il fazzolettone con la falce e martello.

124c 19/09/19 20:18 - 2918 commenti

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Il successo del precedente film, soprattutto con quel finale amaro per il parroco impersonato da Fernandel, gridava a un sequel, ma il regista Julien Duvivier, per quanto s'impegni e bene, trasforma il protagonista dei romanzi di Giovanni Guareschi in un santino cinematografico, specie nella prima parte, quando don Camillo è in esilio sul monte Rana. Fernandel e Gino Cervi sono sempre bravi, simpatica la breve comparsata di Paolo Stoppa con la scena dell'olio di ricino, buoni i dialoghi fra don Camillo e il Cristo doppiato da Ruggero Ruggeri.

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Smoker85 1/05/21 15:33 - 487 commenti

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Secondo episodio della saga tratta da Guareschi, con la conferma anche di Duvivier alla regia. Il cast continua a funzionare bene, alternando ancora la drammaticità di alcune situazioni alla leggerezza della commedia. Rispetto al primo capitolo si eccede in qualche momento di pateticità  che ne ridimensiona il risultato finale. In ogni caso, resta un film leggero, un po' ingenuo ma godibile, specie grazie alla bravura dei due protagonisti.
MEMORABILE: Peppone sul ring; Paolo Stoppa e l'olio di ricino; La sfida dei due orologi.

Daniela 16/11/21 23:30 - 12662 commenti

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Il trasferimento di Don Camillo in una sperduta località montana non porta la pace in paese, anzi gli ex parrocchiani rifiutano i sacramenti in attesa del suo ritorno ed anche Peppone che pure aveva festeggiato la partenza del rivale adesso avverte la sua mancanza... Il sequel del fortunatissimo Don Camillo si attesta sullo stesso livello del primo capitolo e anzi, grazie alle ambientazioni più variegate e alle belle sequenze dell'alluvisione, risulta superiore, pur restando sempre nell'ambito di una comicità popolaresca inquadrata in un contesto piuttosto retrivo.
MEMORABILE: La vendita dell'anima; Stoppa ex fascista; L'esondazione del Po.

Superding 2/04/22 12:48 - 24 commenti

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Don Camillo finalmente torna al paese, ma resta al confino montano abbastanza da donare le commoventi scene del Crocifisso portato sulle spalle e di Peppone e del proprietario terriero che vanno "a Canossa" (pardon, a Montenara) per la questione dell'argine da costruire. Già, vero protagonista di questo film è il Fiume, anzi, la Piena: ecco perché questo film, ancor più del primo della saga, per chi abita nella Bassa è prezioso, un pezzo di cuore cui non si rinuncia (e si piange, sempre). Di certo si ride meno, ma allora era normale (e le musiche di Cicognini vanno bene anche qui).
MEMORABILE: "C'ho bisogno del meccanico, garagista, camionista Giuseppe Bottazzi!"; La disfida degli orologi; Il dottor Spilletti; La predica durante la piena.

Pinhead80 30/10/23 23:33 - 4760 commenti

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Costretto forzatamente a lasciare Brescello, Don Camillo cerca di ambientarsi nella nuova parrocchia di montagna. Sarà però il suo vecchio amico/nemico a intercedere per lui affinché ritorni al paese. Convincente seguito che riparte proprio da dove ci si era lasciati nel primo capitolo e che sviluppa una trama molto più articolata e variegata. Si passa infatti dalle solite scaramucce divertenti e accattivanti, alla drammaticità delle scene legate all'alluvione del Po. Tra i momenti da ricordare ci sono sicuramente l'incontro di boxe e il discorso alla popolazione alluvionata.
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  • Homevideo B. Legnani • 26/05/09 13:34
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Impossibile. Vatti a riguardare il film. Vedrai che il brano 3 non c'è proprio e il 2 è estremamente più corto (ma se non hai mai visto la versione francese non puoi confrontarli...).

    Io il venditore di castagne me lo ricordo...
    Per il fucile posso confondermi con altro episodio, in cui è Fernandel ad avere e far apparire all'improvviso un mitra.

    p.s. parlare di "versione francese" per un Don Camillo fa un po' sorridere.
    Ultima modifica: 26/05/09 21:45 da B. Legnani
  • Homevideo B. Legnani • 26/05/09 14:27
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Se te lo ricordi, allora perché non estrapoli dal dvd l'inquadratura dove si vede il venditore e ce la posti quì, così possiamo vederla pure noi ?

    Parlare di versione francese a me non fa affatto sorridere, perché a parte Gino Cervi doppiato in francese che è un po' orripilante, ti dirò che la versione francese di questo secondo film (e parzialmente anche quella del primo) è migliore, più poetica, più rispettosa dei racconti di Guareschi, di quanto non sia quella italiana.


    Non ho il dvd. Lo ricordo su una vecchia vhs. Chiedo all'amico che l'ha di controllare.

    Per "versione francese" intendevo dire che di solito la locuzione è usata per i film sexy. Per questo, in ottica don Camillo, la cosa mi fa sorridere.
  • Homevideo B. Legnani • 31/05/09 12:01
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    R.f.e. ebbe a dire:
    Se te lo ricordi, allora perché non estrapoli dal dvd l'inquadratura dove si vede il venditore e ce la posti quì, così possiamo vederla pure noi ?



    Non ho il dvd. Lo ricordo su una vecchia vhs. Chiedo all'amico che l'ha di controllare.



    Controllato ieri sera. Non c'è per nulla: come dicevi tu, si vedono i due con le castagne, senza nessuna spiegazione. Evidentemente mi confondevo col libro, che ho letto e riletto, in cui il castagnaio viene descritto come uno "vecchio del mestiere".
    Chissà perché han tolto il brano!
  • Homevideo B. Legnani • 4/06/09 16:38
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Per me figuratevi, solo non capisco come vuoi postarle, r.f.e.

    Immagino che metterà qualche fotogramma...
  • Homevideo Zender • 24/06/09 11:11
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ecco di seguito le foto promesse da R.f.e. (che ringraziamo moltissimo) estrapolate dall’edizione francese di Il ritorno di don Camillo (Le retour de don Camillo), vale a dire le immagini relative a sequenze non presenti nella versione italiana:

    I. RITORNO A MONTERANA CON IL CRISTO SULLE SPALLE
    (personale Via Crucis di Camillo…)

    La versione francese è più lunga e Fernandel cade addirittura stremato in mezzo alla tormenta di neve, come si può notare in questa inquadratura (foto sotto). Il Cristo lo rincuora, dicendogli (tradotto dal francese) «Alzati, don Camillo, o prenderai freddo!». Di tutto ciò non vi è traccia nell’edizione italiana, fra l’altro molto più corta e privata di tutti i “primi piani” del sacerdote e del viso del crocifisso.



    II. SCENA DEL COLLEGIO
    Come si può notare (foto sotto) il venditore di castagne si vede molto chiaramente. Nella versione italiana è stato “tagliato via” e si vedono solo i due seduti che terminano di spiluccare le castagne.



    III. LO STRARIPAMENTO DEL PO
    Testardo come suo solito, Spiletti non vuole assolutamente lasciare casa sua anche se rischia grosso, e così (foto sotto) minaccia addirittura Peppone con un fucile. Poi don Camillo lo convincerà a rifugiarsi con lui nel campanile della sua chiesa. Nell’edizione italiana la scena è stata interamente tagliata e troviamo già Spiletti nel campanile (e ci chiediamo in effetti cosa ci faccia, che fine aveva fatto prima e come mai sia lì!).

    Ultima modifica: 24/06/09 19:14 da Zender
  • Homevideo B. Legnani • 26/06/09 21:55
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Perfetto. Molto interessante.
  • Homevideo Zender • 27/06/09 08:51
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì, un grazie particolare al caro R.f.e., che peraltro sta gonfiando il suo (e nostro) parco recensioni con gran bei commenti.
  • Homevideo R.f.e. • 2/10/12 11:31
    Fotocopista - 826 interventi
    Per visionare una bella e "filologica" versione in video di quanto sopra riportato, vedere qui:

    http://www.youtube.com/watch?v=J52xdXAgKzE
  • Homevideo Mco • 19/09/13 19:24
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD per Mustang Entertainment dal 23 Settembre 2013.
  • Curiosità Roger • 11/04/19 13:29
    Fotocopista - 2919 interventi
    BRESCELLO ALLUVIONATA "COL TRUCCO"
    La piazza principale di Brescello con relativa chiesa è allagata usando un trucco semplice ma efficace: davanti alla macchina da presa è posto un recipiente pieno a raso, cosicché il riflesso fa credere che la piazza sia effettivamente allagata (si notino le increspature troppo evidenti in uno spazio così largo e profondo e i particolari alla base della chiesa che mancano nel riflesso):