Vento selvaggio - Film (1942)

Tipico film dai due volti, con una prima ora evasiva nella quale si prende scherzosamente in giro, tra balletti di gala, fanciulle eleganti e un sentimento da soap, mentre nella seconda parte il registro muta. L'avventura si fa più drammatica e la scena del naufragio, la parte processuale e la tesa sequenza subacquea tengono in sospensione e consolidano il gradimento finale. Regia e cast fanno la loro parte, con un Wayne insolitamente cattivo e una Goddard grintosa. Oscar per gli effetti speciali ed immagini che colpiscono l'occhio.

Il grande Cecil B. DeMille dirige un classico film d'avventura, avvincente e sorprendentemente ben realizzato considerata l'epoca (ha vinto un premio Oscar per gli effetti speciali). Ottima la prova del cast, nel quale Ray Milland batte ai punti John Wayne. Ritmo in crescendo con un bel finale.

Splendore del Technicolor, effetti speciali all'avanguardia (si era nel 1942), attori formidabili e (per i protagonisti) nel pieno della giovinezza, il tutto orchestrato da Cecil B. De Mille: queste le premesse per un bel film d'avventura melodrammatico e tragico. John Wayne in un ruolo ambiguo, molto diverso dai personaggi dei "suoi" western, bellissime e molto brave Paulette Goddard e Susan Hayward, professionale Ray Milland. È una pellicola con tipico fascino d'antan ancora oggi godibile. Bravi i doppiatori italiani.

Meno grandioso dei kolossal biblici del regista ma ugualmente godibile, un film di ambientazione ottocentesca che vede nella prima parte Wayne, capitano mercantile sfortunato, e Milland, avvocato cittadino dalle risorse inaspettate, contendersi senza esclusione di colpi l'amore di Goddard, dama spericolata che preferisce le tolde ai salotti. Sarà il destino a scegliere per lei in un gustoso epilogo subacqueo dal sapore verniano. Bel trio di protagonisti e cast pregiato anche nei ruoli secondari per una pellicola d'avventure magari ingenua e datata, ma piena di colore, spiritosa, divertente.

Puro genere avventura di un tempo che fu. Purtroppo, la datazione si sente; e qui gli anni indubbiamente pesano. Ma la visione resta comunque piuttosto piacevole grazie a personaggi pepati, alla classica bella e al malvagio verme, che crede di poter fare i suoi comodi, sfruttando tutti e, all'occorrenza, facendo eliminare chi alza la cresta, o minaccia i suoi sporchi affari. Discreto ritmo, protagonisti in parte e un finale (quasi un precursore di 20.000 leghe sotto i mari), che dà una certa soddisfazione (piovra e mareggiata insieme sono una "discreta" sfortuna). Non male dopotutto.

Piacevole fumettone d'avventura diretto da DeMille che alterna con sapienza toni da commedia ad altri decisamente melodrammatici. C'è la classica donna contesa tra due uomini (un'ottima Goddard) e una seconda parte dove gli effetti speciali si dimostrano per l'epoca davvero notevoli. Milland e Wayne funzionano, sia nei loro alterchi che singolarmente, con il secondo in una parte antipatica in cui non siamo abituati a vederlo. Buono.