Buffalo Bill e gli indiani - Film (1976)

Buffalo Bill e gli indiani
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Titolo originale: Buffalo Bill and the Indians, or Sitting Bull's History Lesson
Anno: 1976
Genere: western (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/09/09 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 13/09/09 18:31 - 5250 commenti

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Decisamente caricaturale, simpaticamente ironico (il rapporto Bill-Toro Seduto, che non dice una parola), tistemente datato e ormai fuori tempo massimo. E' la radiografia di questa pellicola, che però, grazie a dialoghi coloriti, qua e là spiritosi e a un Newman in parte, che sembra divertirsi nell'interpretare colui che ha trasformato il vecchio west in un baraccone simil circo, con attrazioni, sparatorie, tiri al bersaglio e altra paccottiglia da avanspettacolo, riesce a reggere abbastanza bene fino alla fine (emblematico l'ottuso e inutile Presidente). Un'occhiata la merita di sicuro.
MEMORABILE: L'interprete di Toro Seduto dice una frase poetica. Bill tenta di rispondergli a tono e poi domanda: "Ho usato le sue stesse cazzate...va beno no?".

Saintgifts 30/12/09 23:45 - 4098 commenti

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Altman mette alla berlina il mito del selvaggio west e della sua epopea, rappresentato in modo leggendario dal famoso spettacolo di Buffalo Bill (William Frederick Cody), portato in giro in America e in Europa. L'ingaggio di Toro Seduto nello spettacolo si rivela piuttosto difficile per le richieste da parte del capo indiano di verità storica e mezzi materiali per il suo popolo. Paul Newman è perfetto nella parte di Buffalo Bill, buona la sceneggiatura e ben ricostruito scenograficamente lo spettacolo. Ridicolizzato anche il Presidente USA.
MEMORABILE: Buffalo Bill dice a Annie Oakley (Geraldine Chaplin), che simpatizza con gli Indiani: "E allora sappi che prima della verità viene la storia".

Il Dandi 17/07/10 15:28 - 1917 commenti

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Il carisma del protagonista Newman è l'unico punto di forza di un film confuso, in cui la trasformazione dell'immaginario selvaggio del Far West in puro baraccone cicrcense appare meno graffiante e smitizzante di quanto si vorrebbe. In compenso sembra aver ispirato una bella canzone omonima a Francesco De Gregori. Chi cerca una versione veramente folle del mito western sulla nascita di una nazione, con un Newman altrettanto ispirato, guardi piuttosto L'uomo dai sette capestri.
MEMORABILE: "Non sei cambiato, Bill". "Io non posso cambiare: la gente paga per vedermi così..."

Kanon 27/05/10 10:42 - 604 commenti

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Smitizzazione totale del western, con una grande dose di ironia ed un cast ottimamente in parte. Buffallo Bill creò davvero questo baraccone (il Wild West Show) che è lo spunto per narrare la vita all'interno dell'accampamento (soprattutto il rapporto Bill - Toro Seduto) e farci vedere quanto anche la Storia debba piegarsi alle esigenze di Spettacolo. Divertenti e ben fatti i dialoghi. Non male l'onnisciente narratore defilato Lancaster. Poco conosciuto ma da riscoprire.

Galbo 3/07/10 16:18 - 12372 commenti

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Insolita produzione targata da un grande del cinema contemporaneo, Robert Altman. In apparenza un western; in realtà il regista mette in scena una raffinata decostruzione del genere, molto elegante e ricca di citazioni. Momenti di ottimo cinema si alternano però a fasi più stanche e scontate. E' però decisamente meritevole di visione grazie anche alla buona prova del cast, nel quale spicca l'ottimo Paul Newman nella parte del protagonista.

Cotola 16/08/10 21:08 - 8998 commenti

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Difficile darne un giudizio compiuto poiché fu massacrato da De Laurentis che lo ridusse da 120 minuti a poco più di 90. Detto questo è chiaro che da Altman sarebbe stato lecito attendersi di più: alcune intuizioni sono intriganti, interessanti e non manca qualche buon momento che riesce anche a divertire ma la forza iconoclasta del film non è sufficiente a smontare il mito. Alla fine, un pò per colpa di tutti, resta una pellicola simpatica ma nulla più.

Hackett 6/03/15 10:51 - 1865 commenti

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Altman sbeffeggia il mito del west e l'America intera in questa malinconica commedia che può contare sulla presenza di un attore simbolo come Paul Newman. Il personaggio dell'eroico Buffalo Bill, relegato a macchietta in uno spettacolo itinerante che ne canta le gesta e ne nasconde l'umana miseria, rappresenta l'ariete con il quale il regista demolisce le presunzioni di una nazione intera e dei miti che si è creata per nascondere pagine della propria storia fatte di sangue e violenza. La storia viene prima della verità.

Vitgar 30/05/15 16:40 - 586 commenti

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In un'America che cambia, il mito diventa fenomeno da circo, non più da raccontare ai nipoti, ma fonte di divertimento e di ilarità. Questo è il senso ovvio di questo film. Altman però non riesce a dare il dovuto spessore a una storia umanamente così triste, cadendo nell'abuso di stereotipi di genere. Ottima comunque l'interpretazione di Newmann.

Alex1988 3/02/18 18:41 - 728 commenti

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E' ben nota la vena smitizzante che Altman ha sempre mostrato durante la sua carriera e, anche in questo caso, non si smentisce e prende di mira uno dei miti più forti degli Stati Uniti: Buffalo Bill. Purtroppo, essendo stato falcidiato dal produttore, Dino De Laurentiis, il film non riesce a graffiare e non può essere apprezzato appieno. Tuttavia al festival di Berlino fu presentato in versione integrale e si aggiudicò l'Orso d'oro.

Deepred89 28/11/22 12:35 - 3701 commenti

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Bella l'idea, soporifero il risultato, col tentativo di Altman di fare satira sulla figura di Buffalo Bill mettendo alla berlina il suo "Wild West Show" che si schianta contro un ritmo catatonico, un soggetto che non avanza mai e un'ironia poco efficace o difficilmente comprensibile. La fotogenia del cast, Newman in primis, fornisce l'unico vero appiglio in un mare di chiacchiere e interminabili spettacoli - non si capisce se nelle intenzioni grotteschi - in cui visto uno si sono visti tutti. Confezione nella media, mentre il finale, coerentemente col resto, lascia insoddisfatti.

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