Inkheart - La leggenda di Cuore d'inchiostro - Film (2008)

Pessimo. Cosa manca? La magia, la fantasia, la sorpresa; ma più in generale una sola sequenza che appaghi l'occhio o che ripaghi le aspettative. Invece si sta dietro a pesonaggi che scappano, corrono, vanno, vengono, ma non "toccano" mai; personaggi bidimensionali (Fraser), inutili ("Farid"), mal scritti/interpretati (Serkis). Un senso di scontato che non abbandona mai fino all'epilogo. Fantasy superfluo, che non convince né per scrittura né per realizzazione tecnica.

Grandi aspettative, viste le premesse. Doveva essere un film fantasy all' altezza de La storia infinita con una spruzzata di "Indiana Jones". I produttori ancora si leccano le ferite di un flop davvero inatteso. La trama è forse troppo articolata, le location (italiane) forse non sono abbastanza "favolesche", l'attore protagonista, già visto in altri film del genere, sembra imbalsamato. Il film annoia, peccato!

Fantasy medio, adatto forse a un pubblico di più giovani. La storia regge fino a un certo punto ma Fraser da protagonista convince meno del co-protagonista Paul Bettany (primo punto a sfavore). Gli effetti speciali lasciano abbastanza a desiderare. Ci si poteva ragionevolmente aspettare di più e si poteva fare sicuramente di più. Senza dubbio meglio leggere il libro: c'è più spazio per l'immaginazione.

Ennesimo fantasy che ha per tema la possibilità che alcuni uomini hanno di evocare nella realtà dei personaggi tratti dalla pagine dei libri. Lo spunto è abbastanza originale ma lo svolgimento delude. Il film sembra realizzato senza grande dispendio di mezzi e questo si riflette sulla spettacolarità della produzione, nonostante la presenza di attori validi come la brava Helen Mirren e Paul Bettany che sembrano tuttavia pesci fuor d'acqua.

Leggendo i libri ne materializza i contenuti, con tutti i pericoli del caso: cattivi che vengono nel mondo reale e buoni che spariscono nei volumi. Idea vagamente interessante, ma sviluppata malissimo: fa venir voglia di non prendere più in mano un libro! Il film è superficiale, banale, incoerente, pieno di stereotipi e a tasso emozionale pari a zero. Attore protagonista sbagliato, ma il problema è generale: troppa carne al fuoco mal cotta. Curiosa l'ambientazione italiana, che fa molto esotico. Nel complesso, uno spreco.

Questa è una favola contornata da vicende fantasiose, esse stesse parti di altre favole. Inizia bene anche se la storia non convince più di tanto. Girato con superficialità e improvvisazione non ben intrapresa dai protagonisti. Fraser è il primo ad annoiarsi e lo scrittore italiano è un pupazzo ridicolo privo di significato. Si salva Paul Bettany, l'unico con un personaggio curioso e interessante.

Meno brutto di quello che sembra. Certo quando c'è di mezzo Brandon Fraser sai già cosa ti aspetta: fantasia, dialoghi e situazioni mielose, finali buonisti. Qui, pur essendoci questi elementi, non ci si annoia, ed il resto del cast aiuta anche (escluso Bettany).

Film molto ingenuo per via di uno svolgimento narrativo veloce e superficiale con il quale non riesce a mostrare le sue naturali intenzioni. Non è da cestinare, il film. È gradevole, soprattutto in famiglia. La storia possiede un suo fascino, con un fine a dir poco educativo per le nuove generazioni.

Se per fantasy s'intende un gozzovigliare di strampalati personaggi senza perché, un bamboccione ed una squinternata vecchietta, siamo nel posto giusto. Altrimenti è il nulla. Forse nell'approcciarsi si deve esser un po' come i protagonisti e cioè non far mai domande. Ho percepito realmente il sentimento della perdita di tempo e da un bel po' non mi accadeva. Catastrofico e tutto tranne che onirico.