L'avvocato de Gregorio - Film (2002)

Giusto il titolo, che mette l'accento sul personaggio prima che sulla storia: l'avvocato cui dà il volto segnato dalle rughe e dallo sguardo profondo Giorgio Albertazzi è disegnato con grande intensità. Condannato per truffa, è costretto a vivacchiare con fatica; almeno fino a quando una sua conoscente (Tognetti) non gli fa notare come il marito dichiarato morto per un incidente col motorino potrebbe essere invece caduto dall'alto del cantiere dove lavorava (senza contratto), come al tempo aveva affermato un suo collega che aveva poi ritrattato. Un'impresa edile grossa, un caso di vergognoso insabbiamento in una Napoli cui Squitieri sa dare un'anima, che...Leggi tutto sa far vivere attraverso personaggi secondari e sa ben descrivere usando le parole di chi la abita. Entrato in contatto con un magistrato "forestiero" (il bravo Ciro Capano), De Gregorio avvia una veloce indagine per capire come dimostrare le reali cause di morte dell'operaio. Una storia ben scritta, con una sceneggiatura che tuttavia spesso s'impantana in una retorica eccessiva, che la teatralità di Albertazzi ispessisce ma che resta talvolta troppo insistita. Una maggiore agilità nella regia avrebbe valorizzato il film, ma anche così non si intacca la piacevolezza di assistere a una vicenda ben spiegata e ottimamente inserita nella realtà napoletana. Nel ruolo di un avvocato c'è anche Gabriele Ferzetti.

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