Note: Aka "Due sporche carogne", "2 sporche carogne - Tecnica di una rapina". Soggetto tratto dal romanzo Adieu l'ami di Sébastien Japrisot, pseudonimo dello scrittore francese Jean-Baptiste Rossi, pubblicato nel 1968.
Due legionari "tagliati col coltello" che dovranno fare una rapina. Accoppiata insolita ma si crea chimica sul set. Si percepisce una certa conflittualità tra i due attori che fa molto bene al film, affidato completamente alle due star. Cinico come il più classico dei noir. Il regista più avanti diventerà scrittore di gialli.
Incastrati da due sorelline diaboliche, tra cui la Fossey di Giochi proibiti, due ex legione finiscono in una rapina col trucco. Il film ha delle scelte registiche bizzarre (non solo Delon che fa il radiologo...), dei fermoimmagine, voci off e strampalataggine nei comportamenti. E quindi essendo manierismi forzagti non convincono. Ma Delon e Bronson, nell'enesimo noir, danno prova di esser nati per questo genere. Guardabile con riserva. Molto bella Olga Picot. Perchè alla fine del film Delon urla?
MEMORABILE: Brigitte Fossey nel film fa di cognome Austerliz, uno dei vari riferimenti napoleonici del film.
Un ottimo noir fortemente debitore delle atmosfere sconsolate ma virili del grande regista Jean Pierre Melville. Due ex soldati mercenari, conosciutisi per caso, progettano un furto nel sotterraneo di una grande società industriale di Parigi, ma non sanno che due donne diaboliche. Un film di insolita atmosfera più che di febbrile azione che celebra, con sotterranea ironia, l’amicizia e l’onore a prova di bomba e di “commissario di polizia” tra due uomini dal carattere tagliato con l’accetta. Un po’ farraginoso e a volte statico, il film vale una visione.
Action con venature gangster noir in cui i due protagonisti si comportano discretamente, ben affiancati dalle due protagoniste femminili che vedono emergere lai Picot per bellezza. Ritmo accettabile nonostante le eccessive lungaggini durante l'apertura della cassaforte. Buone le ambientazioni francesi e personalmente Delon vince per presenza il duello con Bronson, che appare troppo scolpito.
Ad un certo punto del film Bronson taglia, con il suo fedele rasoio, dei fili elettrici e si becca una bella scossa, oltre che fermare i condizionatori. I due protagonisti iniziano a sudare e si tolgono camicia e t shirt, rimanendo a torso nudo. E' forse il momento più noioso del film, ma si capisce la "necessità" di spogliare i due divi, molto in forma, per la gioia anche del pubblico femminile. Non male comunque questo action molto venato di giallo, che accusa solo un momento di stanca (del resto devono trascorrere tre giorni e tre notti).
Come tutti i noir francesi vecchia maniera è tirato eccessivamente per le lunghe nella fase del colpo. Complessivamente un discreto prodotto, con un'insolita coppia di protagonisti la cui iniziale conflittualità si tramuterà in una lealtà inossidabile. La coppia Delon/Bronson trova la giusta alchimia, le due fanciulle funzionano, ma è l'entrata in scena di Fresson nei panni dell'ispettore di polizia a imprimere il cambio di ritmo. Musiche morriconiane di François de Roubaix.
L'insolita accoppiata Bronson-Delon per un bel noir francese. I due attori, allora già lanciati verso il successo che durerà con alti e bassi per diversi decenni ancora, se la cavano ottimamente. La trama non è originalissima ma neppure da scartare. Nel complesso lo trovo un film più che valido.
MEMORABILE: I due protagonisti sfoggiano il muscoloso e asciutto fisico.
Un ex-medico militare (Delon) e un mercenario (Bronson) che non si sopportano, un colpo rischioso, un poliziotto umano, un intrigo femminile. Film irrisolto, né abbastanza action né abbastanza thriller, in cui tuttavia piace vedere interagire i due protagonisti, che si producono in gustose esibizioni di virilità (fisica e caratteriale).
MEMORABILE: Il (più volte ripetuto) gioco di abilità di Bronson con le cinque monete nel bicchiere.
Reduce dalla guerra d'Algeria, un medico francese si fa coinvolgere da una bella donna in una rapina "riparatrice" che si rivela una trappola per lui e per un ex legionario americano che gli era attaccato alle costole... Palesemente il film punta tutto sulla presenza dei due divi diversamente belli ma il fascino di Delon e il machismo di Bronson, se giustificano la visione, non possono riscattare del tutto le falle di una trama arzigogolata con passaggi poco chiari, la scarsa brillantezza delle partner, i rallentamenti nel ritmo, l'epilogo forzato e tirato via.
Noir d’azione che punta soprattutto a sfruttare l’ottima forma dei due attori protagonisti (i quali mostrano anche un certo affiatamento) con scene che, prese singolarmente, appaiono ingegnose e condite da dialoghi sapidi, ma al tempo stesso non ben legate in una trama piuttosto farraginosa. Colpisce molto l’eleganza della mise en scene, con scenografie piuttosto ricercate. La componente femminile del cast è glamour e pertanto adeguata al contesto. Bravo e incisivo l’antagonista Fresson, impegnato in quella che è forse la sequenza migliore del film.
MEMORABILE: Il gioco delle monete nel bicchiere; La ricerca della combinazione giusta; Il confronto tra Fresson e Bronson.
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CuriositàMatalo! • 16/02/11 18:26 Call center Davinotti - 614 interventi
Alain Delon Pino Colizzi
Charles Bronson Glauco Onorato
Olga Georges Picot Rita Savagnone
Brigitte Fossey Vittoria Febbi
Bernard Fresson Sergio Tedesco