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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
La risposta disneyana alle GUERRE STELLARI di Lucas. In verità qui si resuscita più che altro la fantascienza più classica, quella del PIANETA PROIBITO, per intendersi, dove c'era sempre un sopravvissuto di antiche spedizioni spaziali perdute che si rifugiava in un'oasi di tranquillità solitaria, spesso accompagnato da un robot che lo aiutava nei lavori manuali. Qui l'eroe in esilio volontario è Maximilian Schell, che accampatosì con la tua astronave nei pressi di un buco nero con il suo esercito di robot (capeggiati dal rosso...Leggi tutto Maximilian, ispirato nella realizzazione del Diavolo di FANTASIA), viene raggiunto da una spedizione di soccorso composta da cinque astronauti (tra i quali Ernest Borgnine, Anthony Perkins e Robert Forster) e un robottino parlante (V.I.N.cent, copiato dal C1 di GUERRE STELLARI e simbolo stesso del film, perfetto gadget da merchandise dell'epoca). Fantascienza né di serie A (Skywalker, Han Solo e compagnia sono proprio di un altro pianeta) né di serie B (c’è pur sempre la Disney, dietro), THE BLACK HOLE è un film spento, sceneggiato senza alcuna fantasia (dialoghi inconsistenti) e diretto da Gary Nelson con poca convinzione. Gli effetti speciali sono come minimo carenti, le scenografie anonime, i costumi degni di altri tempi; manca oltretutto l'azione, che si affaccia timidamente ben dopo metà film e propone scontri a fuoco robotici a colpi di laser già stravisti. Ridicolo il finale in stile 2001 per un lavoro stranamente meno commerciale del previsto (e visto il battage pubblicitario e il merchandising massiccio è strano) e con qualche sorpresa inattesa.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Cif, Ryo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Black hole - Gravemente insufficiente!:
Lovejoy, Daniela
Pessimo miscuglio di Guerre Stellari e Il Pianeta Proibito. Sceneggiatura penosa, con personaggi e situazioni al limite, se non oltre, la soglia del ridicolo. Nelson poi in cabina di regia ci mette del suo appesantendo la pellicola con un ritmo bassissimo (tanto che dopo neanche venti minuti lo spettatore è colto da sonnolenza). Effetti speciali ridicoli e cast che vaga inutilmente alla deriva. Il peggiore: Schell, che gigioneggia alla grande. I migliori: Borgnine e Perkins, ma hanno poco spazio. Comunque da evitare.
Pur avendo grandi pretese, questo film non convince molto. Altro che Guerre stellari; qui si tratteggia una fantascienza "vecchia", di gusto superato per i tempi, che strizza l'occhio ai classici ma in maniera stanca. Effetti speciali raccapriccianti, alla faccia delle palate di soldi spesi. Peccato, perché l'inizio sembra far sperare bene e diversi elementi della trama sono avvincenti. Poi, purtroppo, il tema dei robot poteva essere sviluppato meglio, in particolare l'interazione tra gli stessi e gli uomini. Finale così così. 2 pallini.
Rivisto quasi casualmente in questo week-end più che altro per festeggiare il nick fresco fresco con cui da poco scrivo qui... E ho capito perché da tanto se ne stava buono buono in un angolo della videoteca. E' un pastrocchio che tenta di imitare nella forma Guerre stellari, specie nell'utilizzo dei droidi. Vincent pare una caricatura di C1-P8 e perde anche contro i Paperina e Paperino di 2002: La seconda odissea. Grandissimi attori, ma tutti bellamente fuori posto. Ho faticato davvero a finirlo... e da bimbo lo vidi al cinema!
Scienziato megalomane se ne sta da decenni a zonzare con la sua base spaziale attorno ad un buco nero, in attesa del momento buono per entrarci, ma l'arrivo di un'astronave di soccorso complica le cose... Film pretenzioso e noiosissimo che, nonostante il budget elevato della produzione Disney, esibisce una messa in scena raffazzonata ed effetti speciali miseri. Nel vuoto pneumatico di una sceneggiatura insulsa, i poveri attori galleggiano senza trovare appiglio, mentre i dialoghi "spiritosi" fra i due robottini cicciottelli mettono voglia di distruggerli a martellate.
MEMORABILE: Il look dei due robottini buoni : disegnati da un bimbo delle elementari poco dotato, assemblati con pezzi di metallo presi da una discarica
Un vero buco nell'acqua, più che buco nero. Sì, perché il film aveva tutte la carte in regola per essere ottimo: scenografie meravigliose, effetti speciali eccellenti (ovviamente il tutto rapportato ai mezzi dell'epoca) a tal punto che anche oggigiorno le scene della mancanza di gravità sembrano vere. Quello che manca è il mordente nella sceneggiatura, l'assenza totale di (almeno) un protagonista carismatico e un ritmo accattivante. Un vero peccato; suscita tenerezza.
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- Jennifer O'Neill fu inizialmente scritturata nel ruolo del dr Kate Mc Crae.
Fonte:Imdb - Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (martedì 10 febbraio 1987, Ciclo: "Esplorando - L'aria del tempo" condotto da Mino Damato) di The black hole - Il buco nero:
