Shadow - L'ombra - Film (2009)

Shadow - L'ombra

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E se avessimo trovato il nostro Rob Zombie? Certo, i White Zombie come immagine erano molto più legati all’horror che non i Tiromancino (anche se va detto che la colonna sonora di Shadow, opera di Zampaglione stesso, a tratti è davvero ottima e calzante), ma se quel che conta è il risultato, qualche analogia la si può riscontrare, tra i due. Come il suo “omologo” d’oltreoceano, infatti, Zampaglione ha trovato nell’horror il campo ideale in cui liberare il proprio estro, producendosi in una rivisitazione di tematiche classiche filtrate attraverso uno stile che non lascia indifferenti. Merito doppio per Zampaglione, però, che ha saputo fornire al film un respiro internazionale solitamente...Leggi tutto alieno alle produzioni caserecce. SHADOW ha le carte in regola per non confondersi coi troppi maldestri horror italiani degli ultimi tempi, e centra l’atmosfera giusta muovendo i suoi personaggi con intelligenza, seguendo le regole codificate del genere ma riuscendo a infondere un tocco personale all’insieme che era assolutamente necessario. Diviso nettamente in due tronconi, il film trova in entrambi le qualità per distinguersi dalla media. Nel primo, in cui un tranquillo weekend di paura si consuma tra le foreste di Tarvisio, in Friuli (belli i panorami sui monti avvolti nella nebbia), i protagonisti se ne girano in mountain bike inseguiti dai due villain di turno. E’ la parte più personale, in cui le location giocano un ruolo fondamentale e il terrore sibila tra gli alberi assieme alle pallottole. Poi il break, il silenzio, il buio improvviso e il timone spostato verso gli hostel deserti partoriti dai figli degeneri delle famiglie con motosega. Qui la fotografia diventa importantissima: luci ed ombre compongono le scene in cui si muove Nosferatu, l’ombra terribile; e se l’impressione è quella di visitare territori ormai inflazionati, val comunque la pena di soffermarsi sul modo con cui essi pulsano d’arte, come se Roy Bava (aiuto regista) riuscisse col solo nome ad evocare lo spirito del nonno prima che del padre. Si potrà allora sorvolare sull’ingenuità della sceneggiatura, su quel finale un po’ così che dai tempi di Ambrose Bierce han riproposto in mille (anche in chiave bellica), sulle pause inattese che minano la scorrevolezza dell’ultima parte, su quei difetti insomma che vanno perdonati, a chi muove i primi passi nel cinema. L’importante sarà vedere se il talento, che c’è, riuscirà a concretizzarsi in un film capace di liberarsi dalle catene della consuetudine (obbligata?), che immobilizzano più di quelle strette ai polsi dei protagonisti. Per adesso, comunque, accontentiamoci di quel che c’è e che poco non è (almeno per questa disastrata penisola).

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/11/09 DAL BENEMERITO KEOMA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/05/10
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Alex1988 15/10/17 17:52 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Pellicola apparentemente trash, si rivela invece una buona incursione nel thriller-horror da parte del musicista Federico Zampaglione, dopo l'esordio con Nero bifamiliare. Il ritmo è costante; dopo una prima più avventurosa, nella seconda si entra nel vivo della storia e le atmosfere riportano al miglior horror italiano dei bei tempi, di cui registi come Fulci sono stati maestri. Insomma, merita la visione!

Manahmanah 8/06/10 19:12 - 7 commenti

I gusti di Manahmanah

La rinascita dell'italhorror blablabla, come strombazza il gazzettino genuflesso? Non mi pare proprio! Il regista, che ha nel nome una Zampa e qualcos'altro, scopiazza tutto il thriller-torture dell'ultimo decennio e apparecchia un raccontino-inoino. Paura latitante e festival du dejavu. Ma fatto più mi pare grave che 'sta poveracosa potrebbe essere targata Lussemburgo. Bel risultato, con lo stampino. A proposito, Leni Riefensthal almeno era geniale! PS: Zampa, complimenti per la bella famigliola: manco Tobe Hooper!
MEMORABILE: La vergognosa banalizzazione del male già banale: in sequenza i ritratti di Hitler, Stalin, Bush... Coattone a ripetere

Keoma 17/11/09 09:23 - 34 commenti

I gusti di Keoma

Abbiamo un bosco, due innamorati, la guerra a violentare l'equilibrio delle cose. Abbiamo un film che diventa, per caso o per volontà, il manifesto del nuovo ciclo horror italico. Certo quel finale così sfrontato e crudele ti fa girare le palle, vorresti urlargli ma vaffanculo eppure Shadow ti si appiccica addosso e più ci pensi più ne resti affascinato. Opera di un gotico moderno, torture porn più di sensazione che di visione, Shadow, girato benissimo, è già un cult sotterraneo. In attesa di un'uscita italiana. Ecco, l'horror è rinato.

Cotola 14/05/10 19:24 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Poco è di prima mano in questo lavoro di Zampaglione: vengono in mente tantissimi film (vecchi e nuovi del genere), ma alla fine a vincerla su tutto è l'amore per un genere ormai bistrattato che il regista mostra di conoscere perfettamente pur essendo appena alla seconda pellicola. Stando così le cose è impossibile non godere di questo sentito omaggio con robuste dosi di violenza (più suggerita che mostrata) con un buon tasso di suspence, una bella prova tecnica ed una funzionale colonna sonora. Può non piacere ma il finale ci sta tutto.

Jandileida 31/05/10 20:03 - 1565 commenti

I gusti di Jandileida

Un primo tempo decisamente buttato via ed inutile, non utilizzato né per costruire una storia interessante né per creare un po' di suspense ed anzi pieno di clichè, un secondo tempo decisamente migliore che calca su suggestioni riprese dai maestri dell'orrore all'italiana e no e che regala alcuni buoni momenti di cinema di genere ed un finale che forse Zampaglione voleva di denuncia ma che a me è parso tirato per i capelli ed un po' ridicolo: il risultato è un film che poteva essere decisamente migliore. La cosa migliore sono le musiche.

Pigro 17/05/10 09:54 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Biker tra le montagne è rapito da un misterioso torturatore: ben costruito sui cliché dell'horror, il film cede sui significati. All'assolutezza del gesto crudele, infatti, è sostituita una sovrastruttura di segni storico-politici che rimandano a Hitler e alla guerra in Iraq, che sarebbe dunque il nuovo fronte dell'orrore nazista. Ma l'analisi è confusa e superficiale, e il finale rende ancor più palese la poca compattezza di senso dell'opera, che pure è tecnicamente buona. Dialoghi banali. Ottimi paesaggi e musica.

Vawe 27/04/10 18:18 - 61 commenti

I gusti di Vawe

Un film di buona fattura. Ben girato, con una buona scelta nelle musiche e un'ottima fotografia. La storia ti trascina pian piano, tra ammiccamenti qua e là, senza cadere però nella banalità. Il finale, certo, è uno di quei finali che spacca il pubblico in due. Vedere per credere! Zampaglione regala qualche brivido in più all'horror italiano che, negli ultimi anni, aveva perso colpi rispetto ai vecchi fasti.

Metuant 21/05/10 13:11 - 456 commenti

I gusti di Metuant

Forte delle numerose influenze e delle citazioni più o meno palesi, Zampaglione realizza un buon prodotto che, pur con i suoi difetti, dimostra come anche in Italia gente capace di fare degli horror decenti ci sarebbe. D'accordo, i dialoghi sono a volte un tantino risibili e le incongruenze non mancano, specie nella seconda parte, ma nel complesso il regista ha dimostrato di saper padroneggiare il genere in modo più raffinato del suo collega Albanesi. E bravo Zampaglione!
MEMORABILE: Le sequenze delle torture, volutamente prolungate; l'omicidio argentiano col falcetto.

Ghostship 15/05/10 14:01 - 394 commenti

I gusti di Ghostship

Genuino prodotto di genere che si rifà all'horror italico con uno sguardo rivolto anche a qualche classico americano. Lo stile è secco, il ritmo esagitato, la tensione è costante e non manca qualche sano spavento. Anche dal punto di vista tecnico siamo su un buon livello, con una fotografia molto suggestiva specie negli esterni notte ed una regia che farebbe pensare ad un decano, piuttosto che ad un quasi esordiente, eccettuata qualche perdonabile ingenuità.

Undying 17/05/10 02:10 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Tra il delirio dei ricordi di guerra e l'incubo delle dittature (rosse, nere e d'altro colore) si colloca una figura catacombale, riflesso della morte nell'iconografia classica, ovvero per sembianze e look (falce compresa): è l'impressionante (e bravo) Nuot Arquin, attore destinato a nobilitare un film dalla trama labile e ininfluente rispetto alle suggestioni visive, che vanno dal Nosferatu di Murnau (la comparsa in ombra del tetro figuro) a quelle di un Raimi in perfetta forma. Eccezionale il lavoro sonoro, con inquietanti rumori e musica gobliniana. C'è una strada nel bosco, percorriamola...
MEMORABILE: Il ritorno dell'eye-violence come metafora della visione "oltre soglia" (palpebra o meno) d'un luogo esistente e percepibile, oltre la vita e la morte

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Nero bifamiliareSpazio vuotoLocandina TulpaSpazio vuotoLocandina MorrisonSpazio vuotoLocandina Il castello maledetto

Ghirlanda 16/05/10 02:48 - 58 commenti

I gusti di Ghirlanda

Una buona storia, ecco da dove parte un buon film. Nonostante Shadow possa ricordare per alcuni versi altri cult del genere horror, stupisce per la schiettezza con cui è girato. Il torture-porn questa volta viene volontariamente messo da parte per far spazio alla denuncia "intellettuale" sulla guerra in Iraq. Zampaglione è bravo a costruire un impianto solido che regge perfettamente il colpo di scena finale. Nuot Arquint è davvero una rivelazione (fantastica la scena psichedelica del rospo). Bene, è così che vogliamo il cinema italiano.

Rebis 17/05/10 18:07 - 2337 commenti

I gusti di Rebis

Ridotti all'osso gli elementi narrativi, Zampaglione non li impiega per costruire dinamiche plausibili ma li immerge in ovvie suggestioni ambientali e grossolane allusioni politiche. Il citazionismo impera, i cliché segnano il passo, ma non c'è una soluzione originale che sia una: il senso generale svapora, la morale incombe, l'emozione non monta e l'ossequio ai mèntori non basta a giustificare l'operazione. Discreti gli interpreti. Arquint, maschera inquietante, è sfruttato in modo banale, quando non proprio ridicolo. Il finale, oltre che copiato (SPOILER), è totalmente irricevibile.

Brainiac 17/05/10 22:12 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Un villain che nei 70's avrebbe fatto il caratterista per Cicero, inseguimenti diretti con mano ferma, abuso di trappole "turniane". Nessuna disattesa al calvario dei personaggi, reiterati furti a video dei Tool sulle posture e sui margini sfocati del campo. Snodi risibili (limonare dopo essere stati sparati). Finale telefonatissimo. Il tema prog è una bomba ma è davvero questo il Rinascimento italiano? Sì, peccato che il medioevo fosse al rigor-mortis. Argento s'affaccia ad ogni riflesso di lama, non basta se poi le ferite non sanguinano. Cercavo tenebre: ho trovato solo l'ombra.

Jorge 18/05/10 10:15 - 164 commenti

I gusti di Jorge

Efficace, nonostante qualche sbavatura nel soggetto e molti rimandi e/o omaggi ad altri film di genere (Hostel, Creep, Il messaggero) il film è girato con indubbio gusto ed una certa perizia, le interpretazioni sono realistiche, la fotografia è bella, così come la colonna sonora, a tratti perfetta. Il finale, un po' cervellotico ma affatto scontato, rende giustizia al titolo (e relativo sottotesto) altrimenti equivocabile. Bello e ben fatto, girato con un taglio internazionale, altrochè gli ultimi "lavori" di Argento. Bravo Zampaglione!

Supercruel 19/05/10 14:12 - 498 commenti

I gusti di Supercruel

Buon lavoro per Zampaglione che riesce a costruire un film dal respiro internazionale ed esportabile all'estero. La sceneggiatura non è proprio il massimo ma la volontà è altra, ovvero riuscire a costruire atmosfere di spessore. Sia la prima parte nel bosco, indiavolata e d'azione, sia la seconda metà, cupa, angosciante e con svolazzi psichedelici, sono ben costruite e dirette. C'è qualche caduta di stile (il trito richiamo al nazismo...), ma nel complesso il film regge molto bene. Il finale non mi è affatto dispiaciuto. Ottimo Arquint.
MEMORABILE: La scena del rospo, davvero potente e ben congegnata; le torture che spernacchiano il torture porn in maniera intelligente ed elegante.

Ciska 29/05/10 17:59 - 17 commenti

I gusti di Ciska

Un horror ben costruito, soprattutto per la sua durata, che evita l'arrivo della noia. Siamo di fronte alla costruzione di un immaginario visivo fortemente legato ai maestri di questo genere. Avvicinamenti e riferimenti al grande Dario Argento ma senza osare fino in fondo. Manca la materia prima: il sangue. Ansia e paura in dosi minimali. La colonna sonora mi ha fatto dimenticare che tra gli autori ci fosse proprio lo stesso Zampaglione, ma è l'elemento del liguaggio filmico più accattivante ed efficace.

Iochisono 2/06/10 14:59 - 133 commenti

I gusti di Iochisono

Il film ha il grande pregio di mostrare un immaginario fantastico finalmente valido, soprattutto nella parte centrale ambientata nel covo del "mostro". L'estetica e la messinscena di quella porzione di film sono davvero azzeccate e dimostrano che Zampaglione merita di continuare nel genere. Ciò che non va in questo film è soprattutto la scrittura, da un soggetto adatto a un corto stiracchiato al massimo per poter diventare un lungo a tutto il discorso sulla guerra e i dittatori, didascalico e confuso. Poco originale il colpo di scena finale.

Blatt 10/06/10 23:54 - 3 commenti

I gusti di Blatt

Era tanto che non uscivo dal cinema con una sensezione come quella che Zampaglione cita con i movimenti di macchina. Forse avrei preferito attori italiani, personalmente non amo il doppiaggio. Se fosse uscito negli anni 70-80 sarebbe diventato un cult.

Daniela 23/12/10 08:24 - 12660 commenti

I gusti di Daniela

Due ciclisti nel bosco sono presi di mira da cacciatori fetenti ma il vero pericolo sarà costituito da un tizio che sembra il fratello anoressico di Nosferatu. Dopo la sciatta opera d'esordio, il regista dimostra una buona mano con questo horror che non sembra neppure italiano (considerato quel che passa oggi il convento, è un complimento), poco originale (quanti links ci sarebbero da fare!) ma molto curato nella messa in scena. Punti deboli i dialoghi banali e la sceneggiatura lacunosa, cui in parte cerca di rimediare il colpo di scena finale.
MEMORABILE: La colonna sonora, con quella canzone incongrua e proprio per questo efficace: "Vieni, c'è una strada nel bosco, il suo nome conosco..."

Burattino 31/10/10 10:47 - 101 commenti

I gusti di Burattino

L'esordio di Zampaglione nell'horror ha sorpreso un po' tutti: i pochi fortunati che sono riusciti a vedre Shadow al cinema ne hanno parlato molto bene, io sono stato vittima di quell'attesa per diversi mesi. Ora ho il piacere di vedere le aspettative premiate da un film che svetta nel panorama italiano per atmosfera, livello della recitazione e del doppiaggio. Poco di innovativo, un twist ben riuscito, un po' di ritrosia per lo splatter. Un buon film.

Jake Muxworthy HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina AsylumSpazio vuotoLocandina Borderland - Linea di confineSpazio vuotoLocandina Le strane coincidenze della vitaSpazio vuotoLocandina Piggy Banks

Tyus23 25/11/10 11:59 - 220 commenti

I gusti di Tyus23

Davvero non male questo esordio di Zampaglione nel campo dell'horror. Il cantante dei Tiromancino dirige con insospettabile mestiere una pellicola che, pur non toccando certo temi nuovi (si va da Non aprite quella porta a Hostel), risulta convincente nello svolgimento avvalendosi di ambientazioni azzeccatissime (le foreste di Tarvisio) e buone musiche dello stesso Zampaglione. Non sarà davvero la rinascita dell'horror italiano ma forse qualcosa si muove. Finale spiazzante benchè furbetto.

Capannelle 27/10/10 09:40 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Francese nei personaggi, derivativo nelle idee e tecnicamente ben confezionato lascia un po' a desiderare per le incongruenze (esempio la fuga in bike) e per non aver sfruttato a fondo tutti gli spunti. Offre un sadico di turno ben impostato, belle ambientazioni montane, qualche boutade (Bush nella hall of fame, la carne alla piastra) e un discusso finale che vorrebbe essere... allucinato e perverso. Comunque da vedere ed esportabile senza remore.

Galbo 28/10/10 05:36 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

L’incursione di Federico Zampaglione nell’horror, dopo la commedia Nero bifamiliare, produce un film che centra il bersaglio. Rilevante il cambio di registro tra la prima e la cupissima seconda parte che conduce ad un finale a sorpresa e non del tutto convincente. A parte questa pecca, un’opera di genere caratterizzata da una grande cura nella realizzazione e nella quale il regista riesce a mantenere alta la tensione. Buona la prova degli interpreti e valida la colonna sonora in parte dello stesso regista.

Lucius 1/11/10 01:27 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Non ci si crede che è un film italiano; nonostante vari spunti prese da altre pellicole, perfino da Tenebre (la scena della sovrapposizione dei due uomini); il linguaggio è nuovo, la regia professionale e la fotografia notevole. Alcuni clichè horror ci sono ma il punto forte sono proprio la fusione di generi e il messaggio politico, nonchè punte di genialità dissemiante qua e là. Ottima prova di Zampaglione. Promosso.

Hackett 1/11/10 10:13 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Film di ottima fattura che rinvigorisce le speranze sul cinema italiano di genere. La pellicola di Zampaglione è tecnicamente molto riuscita e diretta con mano sicura. Nonostante la poca originalità di base e la didascalica sottotraccia antimilitarista un po' troppo spiattellata, il tutto è costruito così bene da non lasciare deluso lo spettatore. Speriamo che il regista continui su questa strada.

Sabryna 1/11/10 23:47 - 225 commenti

I gusti di Sabryna

A metà tra i deliri splatter metropolitani e i b-movies anni '70, Federico Zampaglione dirige un horror di tutto rispetto in cui le citazioni, più o meno volute, sono molteplici. Da horror odierni come Martyrs o Frontiers (con la loro fotografia sporca e acida e i deliri di guerra) a rimandi a Mario Bava (soprattutto alla scena dello specchio deforme di Operazione Paura), passando attraverso uno stile da videoclip di tooliana maniera, Shadow è un'ennesima torture-story: un'escalation concitata e compressa dal finale atipico e straniante.

Deepred89 5/11/10 23:31 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Un primo tempo da Deliverance, a seguire una mezz'ora da Hostel, per poi chiudere in altri territori che eviterò, per ovvi motivi, di citare. L'originalità non è proprio il punto di forza di Shadow e bisogna aggiungere che i suddetti rimandi non bastano ad irrobustire una sceneggiatura scontata ed esilissima. Stupisce però una confezione insolitamente brillante e un discreto cast, segno che anche in Italia si possono ancora realizzare film di genere di livello professionale. Ciò però non è sufficiente ad eclissare la pochezza dei contenuti.
MEMORABILE: L'ultima inquadratura, che comunque non brilla per originalità.

Ilmonco 9/11/10 19:22 - 41 commenti

I gusti di Ilmonco

Niente di nuovo a livello di trama, ma l'horror è morto da 80 anni per creatività, lasciamo spazio all'occhio che vuole essere deliziato in questi paesaggi di montagna. Zampaglione non è uno sprovveduto e dimostra di saperla manovrare bene la mdp (basti vedere i momenti di pathos, pieni di chliches, ma amen, o gli inseguimenti in bici) e di saper dosare e scegliere bene le musiche (e ci mancherebbe). Peccato per la storiaccia e per il suo epilogo che non convince. Tutto sommato discreto, un buon compitino che, si spera, verrà poi ampliato.

Greymouser 20/11/10 23:48 - 1458 commenti

I gusti di Greymouser

Il regista ha una buona mano, e per essere un horror italiano, il risultato è fra i migliori dell'ultimo decennio. Non assurge all'empireo ma almeno non è nè meglio nè peggio della maggior parte dei prodotti stranieri. Detto questo, non mi soffermo sui punti di sofferenza di questo film, purtroppo numerosi, che emergono dagli altri numerosi commenti. Qualche sequenza efficace in una sceneggiatura molto fragile, direi per sintetizzare. Zampaglione potrà fare meglio, al momento riesce ad essere almeno credibile in prospettiva, visti i mezzi.

Bruce 30/11/10 09:12 - 1007 commenti

I gusti di Bruce

Sorprendente incursione horror di Zampaglione, il quale omaggia con varie citazioni i maestri del genere italiano e in modo originale realizza un prodotto attuale e di respiro internazionale narrando una storia attuale, di guerra e orrore, fotografata splendidamente in luoghi selvaggi delle alpi friulane. Dalle vette innevate giù in una progressiva discesa verso l'oscurità assoluta del male. Buona la scelta degli interpreti. Da vedere.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il castello maledettoSpazio vuotoLocandina St. John's Worth - Il fiore della vendettaSpazio vuotoLocandina VampiriSpazio vuotoLocandina Deadgirl

Herrkinski 12/12/10 01:54 - 8109 commenti

I gusti di Herrkinski

Zampaglione ha sicuramente il merito di aver girato un film italiano dal respiro finalmente internazionale: niente audio in presa diretta, nessuna regia dilettantesca, nessun attorucolo dall'inflessione dialettale. Ed è già qualcosa. Purtroppo però questa dovrebbe esser solo la norma; una bella fotografia e una regia corretta non bastano ad eliminare il senso costante di deja-vu che confina il film nel trend del torture, con palesi richiami a Creep, Frontiers e mille altri. Oltretutto non compete neanche in termini di splatter e dura poco...
MEMORABILE: La birra "Euro" della Coop venduta al bar... Ma quando mai?

Magnetti 22/12/10 09:56 - 1103 commenti

I gusti di Magnetti

Shadow è un film robusto e girato con mestiere. Grande la professionalità della produzione priva di provincialismi come pochi altre produzioni italiane. Accompagnati da un ottimo commento musicale si può gustare quindi un buon film che nella seconda parte percorre binari già ampiamente solcati generando, così, il difetto maggiore della pellicola. Macchiettistico il "cattivo", un pò troppo ad effetto. Bene la prima parte e il finale che ci sta tutto e mi ha convinto. Un grazie quindi al regista da parte di un connazionale qualunque, ovvero il sottoscritto.
MEMORABILE: L'atmosfera inquietante di tutto il film, ben sottolineata dalle musiche e dai grigi paesaggi.

Jcvd 26/12/10 18:26 - 258 commenti

I gusti di Jcvd

Premessa: per essere un film italiano è oro colato! Primi 40 minuti ad altissimo livello e davvero capaci di attrarre e non poco lo spettatore, poi purtroppo il protagonista viene catturato dal solito torturatore e il film diventa in un battibaleno Hostel e ti girano un po' le scatole... si risolleva con un finale discutibile ma quanto meno spiazzante e tutto sommato azzeccato.
MEMORABILE: Il finale a sorpresa!

Puppigallo 28/12/10 16:23 - 5273 commenti

I gusti di Puppigallo

Non male questo secondo film di Zampaglione, regista che promette bene. Ambientazione boscosa, colonna sonora e protagonista funzionano. Eppure si sente che, con una sceneggiatura maggiormente solida, avrebbe potuto fare di più. Già così la tensione è a discreti livelli e la sensazione della trappola senza vie d'uscita è presente. Ma escludendo il finale, che pur non convincente denota comunque una spremitura cerebrale, il resto ha quel sentore di deja vu che proprio il guizzo degli ultimi minuti tenta un po' di giustificare, anche se, come soluzione, sembra parecchio furbetta.
MEMORABILE: Cotto sulla piastra; Addio palpebra; La canzone "Vieni, c'è una strada nel bosco, il suo nome conosco, vuoi conoscerlo tu...".

Nando 5/01/11 00:33 - 3814 commenti

I gusti di Nando

Un buon secondo film per Zampaglione, che si cimenta nell'horror con una pellicola a due facce: nella prima emerge il filone adrenalinico ben supportato da splendidi panorami friulani, nella seconda, a parer mio lievemente più scontata, si evidenziano la tortura e l'aguzzino di turno. Interessante la metafora contro la guerra e ben in sintonia le accattivanti musiche.

Macguffin 11/03/11 11:20 - 124 commenti

I gusti di Macguffin

Film destinato a dividere tra chi vede il bicchiere mezzo pieno (confezione degna, sprovincializzazione dell'horror nostrano) o mezzo vuoto (poche idee originali, incongruenze, ingenuità). Tutto sommato io il bicchiere lo vedo mezzo pieno: forse per indole mia, ma non solo perché questo passa il convento. L'atmosfera è buona, il freak (pur se molto derivativo) riuscito ed il twist finale discutibile ma a mio avviso azzeccato. Ci sono ancora tante pagnotte da mangiare ma, nell'ombra... si intravede un filo di speranza.
MEMORABILE: Prigioniero alla griglia; gelato di rospo.

Harrys 12/04/11 01:38 - 687 commenti

I gusti di Harrys

Il paventato viatico per l'invocata rinascita del "genere" italiano riserba addirittura delle sorprese. Il vaporoso non-luogo lascia pochi dubbi sul reale bersaglio della pellicola: farsi valere all'estero (e come biasimare i produttori...); un peccato se consideriamo che le splendide location friulane potevano "identificare" ulteriormente il prodotto. Il comparto tecnico è di livello (fotografia e musiche su tutto) e la storyline, tra alti (l'allegoria della "casa degli orrori") e bassi (una certa discontinuità), non disprezzabile. Mostruoso Nuot Arquint. **1/2

Neapolis 5/08/11 22:38 - 184 commenti

I gusti di Neapolis

Federico Zampaglione confeziona finalmente un horror italico degno di questo nome. Certo le citazioni da fare sarebbero molte, ma il merito indubbio è quello di aver saputo assemblare il tutto accompagnandolo con un'ottima fotografia e una colonna sonora dal ritmo implacabile. Il finale, non del tutto scontato, spiazza un po'... però siamo sicuri che finalmente abbiamo trovato uno che ci sa fare dietro la macchina da presa nel creare quelle atmosfere inquietanti che gli appassionati del genere amano.

Beyond87 1/09/11 14:12 - 34 commenti

I gusti di Beyond87

Federico Zampaglione, dopo tanto tempo, ci consegna un horror italiano dal respiro internazionale, ben fatto, ben girato e ben recitato. Notevole la costruzione del personaggio di Mortis, interpretato da un altrettanto strepitoso Nuot Arquint. Le uniche note di rammarico si stagliano solo sullo script. Shadow offre momenti di originalità lampante, ma anche qualche "scopiazzatura" di troppo (come nel finale)! Ad ogni modo resta un'ottima pellicola: a Zampaglione stile e stoffa non mancano. Attesa per il suo prossimo horror!

Piero68 25/01/12 11:48 - 2957 commenti

I gusti di Piero68

Non si può non magnificare Zampaglione. Intanto perché dimostra che in Italia si può fare ancora un buon cinema di respiro internazionale, poi perché per essere un esordiente dimostra di avere una padronanza strepitosa nell'occuparsi di regia, fotografia e OST. In molte sequenze fa rivivere il cinema di Argento. Purtroppo però c'è un rovescio della medaglia ed è la storia. Zeppa di deja vu: dai vari Hostel ad un sacco di pellicole di genere passando addirittura per riferimenti precisi nel finale. Inaspettato ma copiato.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Ikisudama - L'ombra dello spiritoSpazio vuotoLocandina La vendetta del vampiroSpazio vuotoLocandina HabitSpazio vuotoLocandina Ghoulies 2 - Il principe degli scherzi

Pol 26/01/12 16:16 - 589 commenti

I gusti di Pol

L'unica cosa in grado di mettere i brividi è il fatto che questo Shadow sia salutato come "la rinascita dell'horror italiano". Lasciando perdere la mancanza di originalità (anche se è davvero una spudorata fiera del copia-e-incolla) è sotto il profilo strettamente horrorifico che il film delude, finendo per essere la versione "pg-13" di un vero horror-splatter. A mio parere fosse stato prodotto in qualsiasi altro paese del mondo non se lo sarebbe filato nessuno. Va bene accontentarsi ed il nazionalismo etc etc, ma qui non ci siamo.

Belfagor 4/05/12 00:07 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

La gita nei boschi di un soldato di ritorno dall'Iraq si trasforma in un incubo apparentemente senza via d'uscita. Nonostante le premesse siano simili a quelle di Hostel e lo svolgimento si rifaccia a topoi già paludati, la regia di Zampaglione libera il film da quell'anonimato che si insinua sempre di più nel cinema italiano. Il ruolo più importante è giocato dall'atmosfera e dalla figura del torturatore, più un archetipo che un vero personaggio. Nonostante alcune incongruenze ed ingenuità, il brivido non manca.
MEMORABILE: Il letto riscaldato.

Homesick 5/05/12 16:48 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

La prima mezz’ora tra i boschi delle Alpi riporta criteri e tensioni di un cinema di genere italiano da tempo scomparso; il proseguo si addentra fra le mostruosità del torture-porn, ma solo per uscirne con un colpo di scena che, per quanto non originale, sortisce sempre il suo effetto. Buona la tecnica, citazionismo coscienzioso (c’è spazio pure per la roncola di Bava e l’agguato alle spalle di Argento), azzeccati alcuni inserimenti (il rospo, la canzone di Claudio Villa), musiche incalzanti ed appropriate composte dallo stesso Zampaglione, regista promettente come Bianchini.
MEMORABILE: L’occhio senza palpebra; il bracconiere affumicato; la giostra.

Enzus79 6/05/12 11:02 - 2895 commenti

I gusti di Enzus79

Non mi ha mai impressionato come musicista, ma se Shadow segna l'inizio di una nuova era dell'horror italiano faccio i complimenti a Zampaglione. Storia originale e coinvolgente con un finale che lascia quasi interdetti... Attori non eccellenti (forse era meglio puntare su qualche italiano).

Mickes2 10/05/12 12:07 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Peccato perché la tecnica c'è, certo gusto per il genere anche, l'atmosferico commento sonoro e gli scenari lugubri e desolati delle Alpi sono lì a dimostrarlo. Ma non basta, perché tra Hostelli e Frontiers dell'inferno si procede a passo di lumaca con un'introduzione debole contornata da dialoghi al limite del ridicolo, ridondanza in sceneggiatura e, elemento fondamentale, poca potenza nell'evocare l'Orrore. Aggiungiamoci un villain che per fattezze avrebbe potuto risollevare le sorti del film, invece annega tra deboli denunce e mezze torture.

Corinne 20/05/12 01:18 - 420 commenti

I gusti di Corinne

E bravo Zampaglione. Non che il film brilli per originalità, tutto già visto e rivisto a partire dall'escamotage finale tra i più abusati, ma l'insieme è curato, si vede la passione e il risultato è tutt'altro che banale. Splatter curiosamente sottotono, considerato il genere, a riprova del fatto che si può fare del buon horror anche senza litri di sangue.

Cloack 77 22/08/12 19:23 - 547 commenti

I gusti di Cloack 77

Innocuo e in linea con la mediocrità vigente, con alcuni difetti gravissimi: prima di tutto è italiano ed è inaccettabile la linea della mediocrità americana; spreca grossolanamente alcune scene molto ben realizzate come la comparsa del maniaco o il confronto di quest'ultimo con un inquietante manichino; il finale è più sciocco dell'ammissibile, quasi una ammissione di dover concludere con le idee ormai finite.

Myvincent 27/12/12 14:53 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Il leader dei Tiromancino alle prese con un horror decisamente ben fatto e uno stile "americano". Gli interpreti sono ok (specie il cattivissimo Blitch) e il finale riscatta ampiamente una trama abbastanza scontata. Eppure il sapore di astuta operazione toglie molta sincerità a un'opera che a tratti sa di video musicale!

Jurgen77 29/01/13 14:15 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Bella pellicola firmata dal nostro Zampaglione. La trama è ben articolata, anche se il finale poteva essere meglio. Ottime le ambientazioni nei boschi, con la metafora della natura che "inghiotte" tutte le paure dell'animo umano. Superbo e inquietante il mostro "nazista". Ottimo esempio del nuovo filone horror made in Italy che fa ben sperare per il futuro.

Werebadger 16/04/13 14:44 - 270 commenti

I gusti di Werebadger

Notevole seconda prova alla regia per il cantante Zampaglione. La trama non è originalissima (salvo qualche particolare), ma Zampaglione dimostra di essersi migliorato: regia e fotografia molto più nitide e pulite e uno svolgimento della storia articolato ed interessante (esplicita la critica alla guerra). Molte citazioni colte (anche da Murnau, vedasi il mostruoso aguzzino nascosto nei boschi) e un finale spiazzante. Sicuramente uno dei pochi film nostrani recenti degni di nota (e non solo in campo horror). Visione consigliata.
MEMORABILE: Il cacciatore legato al tavolo ed arrostito vivo con delle scosse elettriche.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina We are the nightSpazio vuotoLocandina SfingeSpazio vuotoLocandina The orphanageSpazio vuotoLocandina Deathmaster

Pinhead80 1/05/17 18:52 - 4758 commenti

I gusti di Pinhead80

Coraggiosa incursione nell'horror per Zampaglione, che colpisce nel segno mixando efficacemente tutto il cinema di genere e torture che conosce. Gli orrori della guerra tormentano il protagonista e lo catapultano in un'avventura che ben presto si trasformerà in un allucinato delirio di frattaglie e carne abbrustolita. Nuot Arquint da solo vale la visione del film: rappresenta alla perfezione l'incarnazione del male che la Terra alberga dall'alba dei tempi.

Rufus68 15/09/17 22:15 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

A parte i pochi minuti finali, che vantano una pallida tensione, il film si compone unicamente di una serie di grugniti, lamenti e imprecazioni. Solo il personaggio di Mortis (l'inventiva onomastica non è nelle corde degli sceneggiatori) ravviva, almeno figurativamente, un qualche interesse in un susseguirsi di scene già viste e straviste in altri torture movies più noti. Usuratissimo anche il "messaggio" politico. Discrete le musiche, seppur derivative.

Anthonyvm 14/06/18 23:10 - 5686 commenti

I gusti di Anthonyvm

L'esordio horror di Zampaglione si fa notare subito per buoni dote tecniche e un affinato gusto per l'immagine e le location. La prima parte, quella in cui va maturando la tensione pian piano che il mistero si consolida, farebbe sperare in qualcosa di quasi miracoloso visto il panorama del cinema di genere in Italia. Purtroppo il musicista/regista opta per un approdo assai infelice al mondo del torture porn. Perché mai piegarsi a una deriva così abusata dell'horror contemporaneo? Per fortuna il bel finale a sorpresa risolleva un poco l'umore.
MEMORABILE: L'inquietante figura del torturatore; La palpebra tagliata; Il finale.

Buiomega71 19/05/18 00:54 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Fiaba nerissima intinta negli acri sapori del gotico e dell'occulto (le casupole immerse nella nebbia, l'antro di morte e di dolore di Arquint, con tappeto di scarafaggi, il manichino anatomico amorevolmente ricostruito). Il Zampa vince la scommessa, con una prima parte boormaniana/hilliana di rara tensione e ferocia (il rottweiler, i due belluini cacciatori) per poi affondare nel marasma del tortue porn (e perdere un po' di mordente) e chiusa finale (tanto scriteriata quanto geniale) alla E Johnny prese il fucile. Derivativo sì, ma il gusto necroforo dello Zampa coglie nel segno.
MEMORABILE: Il proiettore con le immagini di Hitler stile La nave fantasma; La giostra necroforo-familiare; Il rottweiler abbrustolito; La trappola deodatiana.

Rocchiola 2/08/18 14:46 - 966 commenti

I gusti di Rocchiola

Sicuramente il miglior horror italiano degli ultimi anni. Parte come un classico survival con derive torture e approda a un metaforico apologo contro la guerra quale massima incarnazione del male. Certo il ricorso alla sorpresa finale che ribalta l’assunto è ormai un cliché dell’horror moderno e forse con maggior coraggio si sarebbe potuto girare una pellicola di genere dura e pura senza simbolismi di fondo e con una durata superiore in quanto faccio fatica a considerare un lungometraggio un film di 70 minuti. Ma rimane un’opera interessante.
MEMORABILE: L’apparizione dell’ombra; L'inseguimento in mountain bike; Il risveglio finale; Il riecheggiare del classico di Rabagliati "La strada nel bosco".

Bubobubo 6/10/18 21:47 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Non fosse per le ambientazioni che inaugurano il soggetto e l'ultimo, fulminante quarto d'ora, si tratterebbe semplicemente di una variazione tricolore del modello torture porn, che regala qualche efferatezza ben assestata, ma anche molta sostanziale stasi. Sino, per l'appunto, al finale allegorico, di per sé non originale (siamo dalle parti dell'antimilitarismo à la Trumbo), ma in grado di riscattare l'intera opera e giustificarne nobilmente il senso. Davvero interessante. Menzione speciale per la fotografia.

Acid burn 28/04/19 16:44 - 45 commenti

I gusti di Acid burn

Buon film con ottimo uso di riprese e tecniche cinematografiche. L'inizio ti coinvolge in piena, con angoscianti inseguimenti in splendidi scenari alpini, con tensione e adrenalina alle stelle. La seconda parte passa all'horror più horror, ma scene troppo lunghe di violenze gratuite ottengono l'effetto inverso: stancano. Apparentemente scollegata, qui c'è una denuncia alla guerra e tutti i ritratti dei dittatori sono icone scontate di un richiamo a chi le guerre le causa. Difatti il finale a sorpresa si riallaccia a quel tema.
MEMORABILE: Gli insguimenti alle biciclette; Le scene al lago; La vista del ponte a notte fonda; Il finale.

Lupus73 8/11/19 17:04 - 1494 commenti

I gusti di Lupus73

Zampaglione (proprio il musicista, leader dei Tiromancino) decide di dedicarsi alla regia e sforna questo gioiellino di horror, con reminiscenze anni '70-'80 alla Argento/Fulci e con molteplici citazioni (tra le quali predomina il Settimo sigillo di Bergman). Il film inizia tra monti e boschi per arrivare alla dimora nel bosco di uno strano personaggio. Finale imprevedibile che contribuisce a fare del film un "horror intelligente". Effetti speciali vecchia maniera, niente CGI e colonna sonora altrettanto vintage e interessante. Da vedere.
MEMORABILE: Quando viene svelato il finale.

Fedeerra 28/12/20 05:12 - 770 commenti

I gusti di Fedeerra

Poco importa se la storia e la sua morale sono solo un (probabile) pretesto per compiacere un ego registico e autoriale. Quando si tratta di immagini così suggestive, così ben studiate e così ispirate, tutto si può anche perdonare. Zampaglione rispolvera l’horror italiano e, affascinato dal cinema di genere che fu, dirige un film a tratti spaventosissimo, necroforo e ricco di atmosfera. Buono il cast tecnico e artistico; splendide le location. Arquint decisamente creepy.

Magerehein 1/03/22 13:09 - 1001 commenti

I gusti di Magerehein

Sorprendente esordio horror per Zampaglione, che dimostra di possedere inventiva e buona padronanza della materia trattata. Gli ambienti sono evocativi e tenebrosi, la colonna sonora valida, la scelta del disturbante villain (il caratterista Arquint) realmente azzeccata. Chi stecca un po' sono proprio i due protagonisti, mentre i cacciatori (Blitch e Coppola) danno buona prova di sé. Degno di nota il fatto che, pur ricalcando certi torture porn, questo film non scada nella facile abbondanza di gore, privilegiando invece una regia più atmosferica e curata. Peccato per la breve durata.
MEMORABILE: Nuot Arquint, una faccia e delle movenze difficili da dimenticare; "Vieni, c'è una strada nel bosco..."; Il cacciatore alla piastra; La giostra.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina La mutazioneSpazio vuotoLocandina A dead callingSpazio vuotoLocandina Racconti fantastici: 01. Notte in Casa UsherSpazio vuotoLocandina Hypnotica

Teddy 30/01/23 06:08 - 825 commenti

I gusti di Teddy

Piccolo e inquietante horror low-buget popolato da esistenze sbiadite, quasi ai margini, immerse nel folklore di una natura primigenia e insidiosa. Niente di raffinato o innovativo sia chiaro, ma il crescendo di paura, tensione e l’utilizzo certosino delle location sono gestiti ottimamente. Nuot Arquint, viscido e repellente,  ruba la scena e resta impresso. Finale opinabile.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Raremirko • 19/05/18 20:45
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buio, la graphic novel a tema del film l'hai letta?
  • Discussione Buiomega71 • 20/05/18 11:53
    Consigliere - 25998 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buio, la graphic novel a tema del film l'hai letta?

    No, credo che fosse allegata nell'edizione in blu ray
  • Discussione Raremirko • 20/05/18 21:04
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buio, la graphic novel a tema del film l'hai letta?

    No, credo che fosse allegata nell'edizione in blu ray



    Ce l'ho io nella collector's edition che, si, include pure il Blu ray.


    Prendila perchè merita, anche solo per il fumetto.


    Online o in negozi si trova a poco.
  • Homevideo Ruber • 21/05/18 02:54
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Molto sttano che non abbia almeno il vm14.

    Buio devi mettere uno screen quando recensisci un dvd o br, se no come possiamo verificare la qualità dell'immagine e confrontarla con altre versioni future o attuali.
  • Homevideo Buiomega71 • 21/05/18 05:28
    Consigliere - 25998 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Molto sttano che non abbia almeno il vm14.

    Buio devi mettere uno screen quando recensisci un dvd o br, se no come possiamo verificare la qualità dell'immagine e confrontarla con altre versioni future o attuali.


    Spiacente, ma a mettere screen non ci penso nemmeno ( personalmente l ultima cosa che mi interessa è la qualità dell immagine) " compito" che lascio volentieri ad altri utenti molto più afferrati di me in campo qualitativo.

    Ripeto, il film NON ha divieti
    Ultima modifica: 21/05/18 05:34 da Buiomega71
  • Homevideo Zender • 21/05/18 07:17
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ma no Ruber, non è un obbligo mettere un fotogramma. Chi vuole lo fa e va benissimo, chi non vuole non lo fa.
  • Homevideo Ruber • 21/05/18 17:06
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma no Ruber, non è un obbligo mettere un fotogramma. Chi vuole lo fa e va benissimo, chi non vuole non lo fa.

    Ma come sei stato proprio te a riprendere alcuni utenti che descrivevano
    Il dvd i br in loro possesso s mia poi mettere alcuni screen, e te stesso avevi detto “è inutile recendire un dvd se non si mette uno screen proprio per verificarne la qualità e confrontarlo con altre versioni” se no facciamo un bel copia e incolla da dvdstore e a quel punto ci ritroviamo una sezione scopiazzata dai siti che vendono i dvd. Recensire un dvd significa anche dire qualcosa sull immagine e un opinione sulla qualità ( ovviamente non da tecnico ci mancherebbe) . Se no torno a ripetere la sezione sarebbe pari pari ad un qualsiasi sito di vendita di dvd. Certo si può venire incontro a buio o ad altri i quali non devono se non vogliono o non se intendono dare giudizi sulla qualità visiva ma almeno fare come fanno tanti (compreso io) metto lo screen e sopratutto il minuto e basta.
  • Homevideo Zender • 21/05/18 17:25
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ma non ha messo solo i dati Buio, se vedi. Ovvio che è molto meglio mettere anche lo screen.
    Ultima modifica: 21/05/18 17:25 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 2/08/18 14:48
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Il bluray Cecchi Gori della serie Cinenkult è discreto ma non eccelso. Infatti se consideriamo che si tratta di un film piuttosto recente, è quasi blasfemo trovare qualche puntinatura qua e là. Poi la solita odierna fotografia scolorita e buia, per quanto voluta, non aiuta. Ma la definizione è buona e l’audio è potente e ben equilibrato tra dialoghi, musiche e rumori. Penso stia andando fuori catalogo.
  • Discussione Ruber • 9/07/22 18:51
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Discreto horror, a mio giudizio la miglior pellicola fin ora diretta da Zampaglione, anche se la sceneggiatura abusa molto del film di Craven “Le colline hanno gli occhi” diversi i rimandi a tale film: il serial killer è un mutante, gli articoli di giornale sparsi sugli esperimenti su bambini delle miniere in varie parti del mondo,
    (anche qui altri rimandi agli esperimenti in epica nazista) corpi mummificati dei bambini collezionato come souvenir. Tutte cose che Craven aveva già mostrato nel lontano ‘76 e che si sì o ripetute nei vari sequel.
    Anche per la regia  non credo sia tutta farina del suo sacco
    Un discreto film anche se poteva scopiazzare in po meno dal film di Craven.