Chiaro di donna - Film (1979)

Dal celebrato Costa-Gavras un dramma maturo ma innegabilmente lento, che si trascina per un'ora e quaranta tra dialoghi ricercati che sanno però di artificioso. La coppia Yves Montand/Romy Schneider domina la scena dall'inizio alla fine, anche se l'unico vero protagonista è Montand, le cui intime riflessioni dovrebbero farci comprendere il suo particolare stato d'animo che lo porta a rispondere in maniera eccentrica a ogni domanda gli venga posta. Tutto il film vive sulle sue considerazioni spiazzanti, sul suo fingere di conoscere ogni cosa e ogni lingua, che presto coinvolgerà la Schneider. Forse per l’ambientazione francese, forse per i dialoghi frammentati e insoliti, forse per quella spruzzata...Leggi tutto di sesso che non segue i canoni tradizionali, CLAIRE DE FEMME ricorda a volte l’ULTIMO TANGO A PARIGI di Bertolucci, pur se l'intellettualismo alla francese esibito da Montand non può certo essere paragonato al fascino magnetico di Marlon Brando. Anche la concezione cinematografica di Bertolucci non è la stessa di Costa-Gavras, ma i punti di contatto ci sono. Tutto si consuma nel giro di una notte e il rapporto tra i due protagonisti si fortifica e chiarifica minuto dopo minuto, pur se Lydia (la Schneider) precisa che esso esiste solo in quanto mutua solidarietà tra due persone che vivono un particolare stato depressivo dovuto a cause in qualche modo simili. Nel ruolo del barista ha una piccolissima parte anche Roberto Benigni, che in un paio di minuti e in un film tanto distante dalla commedia non può certo far valere il suo talento comico: compare e scompare prestissimo, senza lasciare alcun segno di sé.

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