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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In pieno “boom cannibalistico” Sergio Martino dirige LA MONTAGNA DEL DIO CANNIBALE che rappresenta, in quanto a tematiche, la quintessenza di questo sottogenere prettamente italiano: molta avventura, sventramenti e crudeltà tra animali, castrazioni (la scena del taglio del pene tramite selce pare non debba mancare mai) e una storia che fa perno sulla spedizione di soccorso scesa nella giungla per ritrovare fantomatici personaggi ivi scomparsi. Tutto torna e proprio per questo LA MONTAGNA DEL DIO CANNIBALE è l'esempio di come produrre, puntando anche su di un finanziamento meno “tirato” del solito, un discreto exploitation movie senza infamia e senza lode. Pur non avendo l'esperienza dei due...Leggi tutto esperti del settore (Umberto Lenzi e Ruggero Deodato), Sergio Martino dirige con mano sicura, anche se non riesce a evitare una ripetitività fastidiosa dovuta alla carenza di un copione alquanto raffazzonato. Sul piano dello spettacolo non lo aiutano le musiche dei fratelli De Angelis, più anonime che mai. Il cast è composto da Stacy Keach, biondino dall'aria forzatamente antipatica, Claudio Cassinelli, unico personaggio positivo ma troppo “finto” con la sua aria da improbabile Indiana Jones di Trastevere, e Ursula Andress, dalla bellezza statuaria ripresa in un celebre nudo integrale dopo esser stata pitturata di arancione. Suggestiva la fotografia, affascinanti i paesaggi, ma il tutto sembra eccessivamente svuotato di contenuti, nemmeno figurando scene particolarmente crude (rispetto ai prodotti simili, è ovvio!).

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G.Godardi 16/03/07 15:33 - 950 commenti

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Martino è un regista visivamente troppo raffinato per cedere alle lusinghe di un vero e proprio cannibal movie: il film infatti è più adventure che cannibal, si diverte di più a fotografare una natura incontaminata e le grazie della Andress: esotismo ed erotismo. La sequenza finale (quella prettamente cannibal) è un po' troppo simile a quella della grotta di Ultimo mondo cannibale; di suo ci mette tre scene sessualmente spinte (sesso etero, autoerotismo e sesso con animali) visibili solo nella versione integrale.

Stubby 5/10/07 10:05 - 1147 commenti

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Il film, pur non raggiungendo le vette dei film analoghi firmati da Deodato e Lenzi, risulta godibile. La cosa che salta subito agli occhi sono le location, veramente splendide. Per il resto ci troviamo davanti più ad un film d'avventura che ad un cannibal movie.

Caesars 5/11/07 10:59 - 3790 commenti

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Cannibal movie targato Sergio Martino, regista che nel passato ci ha regalato qualche prodotto dignitoso. Questa volta il disastro è totale: non basta certo la bellezza di una non più giovanissima Ursula Andress a rendere accettabile la pellicola. Personaggi improbabili, storia inesistente, recitazione insufficente: sono questi i dati salienti del film. Solo per gli amanti del genere.

Capannelle 27/11/07 14:32 - 4411 commenti

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Pellicola noiosa, probabilmente realizzata in fretta e furia per sfruttare il filone in voga nel periodo. Una vicenda che rimane sospesa a metà tra l'avventura e il violento, senza dare spunti a nessuno degli accoliti dei due generi. Molte lungaggini con poco senso, prestazioni degli attori da non rimarcare. La stessa Ursula Andress si limita a svolgere il compitino.

Undying 28/11/07 18:03 - 3807 commenti

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Realizzato nel pieno del filone cannibalico, pur se in anticipo sul granitico ed inarrivabile Cannibal Holocaust (datato 1979), si configura -per l'abbondante dose di estrema violenza (emersa soprattutto dall'edizione UNCUT circolata in DVD) - come la più eccessiva (graficamente parlando) regia di Martino. La durezza del plot e di conseguenza delle scene splatter è rarefatta in favore del garbo stilistico, che impone nel cast attori come Cassinelli, Stacy Keach ed Ursula Andress (quest'ultima non timorosa di fronte al nudo "di necessità").

Cotola 19/01/08 20:45 - 9043 commenti

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Film esotico-avventuroso, con ampie escursioni antropofagiche, che contende a Cannibal Holocaust la palma di proto cannibal movie. La storia non è certo un granché ed anche la regia di Martino è piuttosto fastidiosa ed esecrabile soprattutto quando indulge in maniera sadica, morbosa e soprattutto gratuita e compiaciuta, in particolari di estrema violenza (vedi la scena del serpente che azzanna il babbuino) che si potevano tranquillamente evitare. In ogni caso assolutamente inferiore al film di Deodato.

Herrkinski 30/06/08 21:10 - 8111 commenti

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Escursione di Martino nel filone cannibal, in quel periodo particolarmente florido. Si nota che il film è stato fatto più per motivi economici che artistici, tuttavia l'indubbia professionalità di Martino e un cast di tutto rispetto favoriscono la riuscita di questa pellicola. Non mancano le classiche scene di animali che mangiano altri animali, così come parecchie sequenze trucide con protagonisti i cannibali (il tipo evirato su tutte). Ursula Andress ancora statuaria, locations d'effetto, azione ben dosata. Curiosa la presenza di un nano.

Aal 29/08/09 11:22 - 321 commenti

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Tra i cannibal movie italiani è sicuramente il più "raffinato", pur nella crudezza dei temi. La produzione è di levatura internazionale come confermano la presenza di Ursula Andress e Stacy Keach. È un mix di splendidi paesaggi esotici, una discreta trama avventurosa con concessioni alla violenza e allo splatter inferiori a quelle di prodotti simili. La regia mi è sembrata poco sicura proprio nelle scene finali quando compare l'infame tribù cannibale dei Puca e la tensione avrebbe dovuto essere al massimo: lì il film gira un po' a vuoto.

Trivex 19/02/10 17:20 - 1744 commenti

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Il grande Sergio Martino, durante un festival, raccontò della fatica fatta per girare questo film: lui portava la responsabilità dell'opera ed i portatori tutti gli attrezzi! Comunque si raggiunge un buon risultato, fatte salve le solite, inutili e odiosissime scene di uccisioni di animali provocate, che effettivamente dal Martino non mi sarei aspettato (ma il mercato è il mercato, nel bene e nel male, come in questo caso!). Molto belli i paesaggi ed impeccabile, come sempre, la regia. Ursula Andress è nudissima, ma ho visto una vhs italiana censurata, purtroppo.

Puppigallo 18/02/10 09:18 - 5274 commenti

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Questi cannibali hanno ben poco appetito e ciò si ripercuote sulla pellicola, che decolla solo nella parte finale, dove un'estirpazione di budella e un'evirazione ravvivano il tutto, ricordandoci che i "simpatici" indigeni in questione sono cannibali. Oltre a questo, anche la Andress cosparsa di una sorta di caramello contribuisce a riaccendere un po' di interesse che, col passare dei minuti, era venuto meno, dovendo sorbirsi le solite camminate in giungla, con annesse leggende e qualche morticino qua e là (bell'attacco di coccodrillo con braccio strappato). Vedibile, ma nulla più.
MEMORABILE: Da ricordare, in negativo, gli animali immolati alla pellicola (iguana squartata e scimmia data in pasto viva all'anaconda, che stritola e ingoia).

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Losciamano 21/02/10 09:43 - 112 commenti

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Decisamente Sergio Martino con questo film ci stupisce. Al di là del fatto se voglia o no imitare i cannibal di Deodato, il film coinvolge non poco e ha un suo e vero e proprio significato. Pur se non è diretto tanto bene, lo spettatore riceve lo spirito d'avventura della pellicola, la quale poi si sposta nel cannibal totale dove, oltre a alle solite uccisioni di animali, c'è anche una castrazione e tanti altri particolari che non hanno fatto altro che penalizzare un film che decollava.

Enzus79 21/02/10 09:12 - 2896 commenti

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Film cannibalesco con i soliti stereotipi: evirazioni, animali che si mangiano l'un l'alro, budella estirpate etc. Non so cosa abbia in più o in meno rispetto ai vari Cannibal Holocaust o Mangiati vivi! I De Angelis hanno fatto di meglio, ma la loro musica non è troppo male, anzi. Discreti gli attori.

Rickblaine 21/02/10 11:26 - 635 commenti

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Uno dei pochi cannibal-movie con una morale ben trasmessa, mediante una trama coinvolgente e poco banale. La pecca di queste opere sta nel cimentarsi in un genere troppo "realistico" di fronte alle insidie della natura (vedi i duelli fra gli animali) e lo splatter gratuito dei cannibali che banchettano. Salvabile.

Buck ii 13/04/10 14:57 - 55 commenti

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Se Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato è da considerare sicuramente come il capostipite del cannibal-movie italiano, questo di Martino a mio giudizio è il secondo più bello del filone. Belle le ambientazioni e molto curato in tutte le sue parti, è un film che non si dimentica assolutamente. Grande come sempre il mitico Claudione (indimenticato Raul Montalbani di Milano Violenta) nella parte di un avventuriero. Gioiello cult del cinema non solo italiano ma mondiale. Veramente una chicca!
MEMORABILE: La scimmietta che perisce sotto le fauci di un'anaconda: Martino afferma che fu ripresa realmente e non era da copione...

Lucius 18/10/10 13:33 - 3015 commenti

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Una natura incontaminata e per certi versi affascinane e pericolosa, uno script banalotto ma con una messa in scena decente e la bellezza procace di Ursula Andress, questi gli ingredienti di un film con delle sequenze che oggi (per fortuna) non si potrebbero più realizzare - in stile Cannibal holocaust. Difficilissima da digerire la scena della scimmietta che cerca di divincolarsi dalla bocca del grosso serpente, per il resto la pellicola è rivolta prettamente agli appassionati del genere.

Buiomega71 18/04/11 21:42 - 2910 commenti

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Dei Martino adventure è forse quello meno riuscito (insieme al Fiume del grande caimano) e manca totalmente la "follia" di quel cult che è L'isola degli uomini pesce. Il tema cannibal è piuttosto sottotono, quasi messo a forza, con le poche scene rintegrate, poi, in Mangiati vivi. Restano una buona presa spettacolare (buono l'attacco del coccodrillo), la Andress pittata e con un corpo ancora da favola e su tutti Antonio Marsina. Gli sfx sono ridicolissimi (l'evirazione fa sbellicare) e i cannibali davvero improbabili. Comunque godibile.
MEMORABILE: Il nano cannibale: mi sono ammazzato dalle risate! Quando batte la testa su un masso poi... effetto comica, vedere per credere!

Disorder 3/06/11 22:34 - 1416 commenti

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Mediocre filmetto d'avventura, dalla trama quasi assente e dal titolo fuorviante: i cannibali compariranno sì e no 10 minuti e fanno proprio il minimo sindacale (giusto uno sbudellamento e una ridicola evirazione). Per il resto molti riempitivi a base di scazzottate, lunghe scene di nudo (comunque gradite) della Andress e una quantità incredibile di animali inutilmente soppressi lungo il cammino dai nostri eroi. Veramente nulla di imperdibile...
MEMORABILE: L'incredibile rituale orgiastico con cui i cannibali festeggiano la cattura della Andress!

Fabbiu 22/03/12 12:16 - 2145 commenti

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Paragonati ai titoli analoghi del filone, questo di Martino non ha niente per essere ricordato; al punto che bisogna attendere che la spedizione sia arrivata in cima alla montagna per iniziare a vedere qualcosa di "tipico"; ma anche lì, a parte un nanetto inquietante e una castrazione indigena, c'è un senso di vuoto. Prima solo lunghe chiacchierate e camminate o remate nei bellissimi scenari esotici che la regia riesce a enfatizzare con qualche animale sacrificato come vorrebbe la tradizione; la Andress poi è statuaria e poco espressiva.

Von Leppe 7/04/12 16:35 - 1262 commenti

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Andavano molto di moda nei 70 i film (italiani) di vario genere ambientati in paesi e foreste tropicali; in questo si mostrano vari clichè come le donne della tribù che preparano l'esotica bevanda a base di saliva, la missione, i fiumi, le cascate dei tropici e Ursula Andress, che a parte la presenza fisica è anche brava, ma sempre uguale a se stessa. Precede di un anno Cannibal Holocaust e anche qui si mostrano violenze su animali, sia tra loro che da parte degli umani. Le scene splatter sono abbastanza scadenti.

Homesick 24/06/12 07:44 - 5737 commenti

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Insieme a Ultimo mondo cannibale di Deodato costituisce il paradigma dell’esotico-avventuroso. Martino dirige con titanismo herzoghiano tra foreste insidiose e rocce impervie e aderisce all’assoluto realismo documentaristico di raccapriccianti scene di animali sacrificati dagli indigeni in barbari riti o tra essi in lotta per la sopravvivenza (il serpente e la scimmietta). Nell’allucinazione della Andress – sexy diva e nome di richiamo internazionale in coppia con Keach - ci si spinge financo nei territori dell’hard e della zooerastia. Abbondantemente scopiazzato da Lenzi.
MEMORABILE: La Andress costretta a cibarsi delle carni del fratello ucciso; il sadico nanerottolo indigeno.

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Daidae 10/07/12 15:33 - 3179 commenti

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Inutile filmetto, che vede inserite le solite ignobili scene di animali uccisi al solo scopo di alzare il livello della pellicola. Il cast è buono ma qui dà davvero il peggio di sè; in particolare la Andress mai così spenta. Genere cannibal per fortuna morto e sepolto.

Giùan 8/08/12 21:27 - 4559 commenti

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Mezza porcheria di Sergio Martino, la cui incursione nel cannibalistico ha poco da dire, esprimendolo per di più in maniera stranamente balbettante. La ricchezza produttiva, superiore alla media del genere, è piuttosto sciattamente ostentata, quasi a metter le mani avanti rispetto ad uno script che definir derivativo è già cerimonioso. Si va avanti così tra prodezze cineamatorie da National Geographic e tensioni che scoppian improvvide come acquazzoni equatoriali, tutto in attesa del minuto 78 quando Ursula viene impanata e noi friggiamo.
MEMORABILE: Ursula Andress tutta da mangiare.

Maik271 1/11/12 14:26 - 436 commenti

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Un inizio non molto dissimile dai vari film cannibalici italiani del periodo anche se meno crudo, con una trama forse un po' abusata, alcune sequenze di crudeltà gratuita sugli animali già viste. Buona l'interpretazione degli attori, notevoli alcune scene, teste mozzate, interiora e cervelli in bella mostra. Tutto sommato interrssante, per chi ama il genere.
MEMORABILE: La testa mozzata di netto!

Nicola81 21/04/14 13:23 - 2857 commenti

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Regista tra i più poliedrici del nostro cinema, Martino si è cimentato in quasi tutti i generi senza mai sfigurare. Infatti non sfigura nemmeno in questo avventuroso/cannibalesco che più che sullo splatter, che in un film del genere non può comunque mancare, punta sull'ambiguità dei personaggi, sugli splendidi sfondi paesaggistici e (perché no?) sulle grazie di una Andress dalla bellezza ancora statuaria. Più elegante dei similari prodotti di Lenzi, ma forse meno vibrante.

Minitina80 24/02/15 00:03 - 2984 commenti

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L’aspetto più sciocco sono gli intermezzi tra animali sbranati o che si azzannano tra loro; non c’è alcun nesso con la trama, ma si intuisce l’intenzione di urtare per forza la sensibilità dello spettatore. Detto questo il film riesce a trasmettere una buona tensione, anche se il ritmo a volte si inceppa; torna utile l’ambiguità della foresta che non si sa mai cosa nasconde dietro le fronde. Stratagemmi a cui si ricorre per coprire una storia esigua e non troppo originale.

Rufus68 30/08/16 00:07 - 3842 commenti

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Martino rinuncia da subito a costruire un film e punta deciso a un accumulo delirante di scene buone a muovere il disgusto o lo sbalordimento dello spettatore piccolo borghese: abbiamo così evirazioni, nani sadici, masturbazioni cannibaliche, sodomizzazioni suine, pasti immondi, copule selvagge, scimmie stritolate da serpenti giganti... Keach si eclissa presto (per la vergogna?), la Andress pare la Mondaini nello sketch con Vianello/Tarzan, poi si riscatta con una epocale unzione fetish. Cassinelli assiste attonito.

Jurgen77 4/11/19 14:06 - 629 commenti

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Film d'avventura/cannibalico. Tutto sommato la pellicola è ricca di tensione e anche se a basso costo e con molte ingenuità si lascia guardare. La Andress ha una carica erotica notevole. Discreta la presenza di scene splatter e violente, disturbanti le scene (vere) di lotta e uccisione tra animali. I fratelli Luciano e Sergio producono e dirigono con la maestria che solo gli artigiani italiani hanno.

Jdelarge 26/12/19 19:46 - 1000 commenti

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Uno degli esempi migliori di cannibalico made in Italy, firmato da uno dei registi italiani che meglio ha saputo destreggiarsi tra i vari generi affrontati. Se la prima metà del film risulta leggermente prolissa, pur non stancando mai, la seconda riesce a regalare attimi di considerevole crudezza. Non mancano le assurdità tipiche di certo cinema (Ursula Andress è minuziosamente truccata anche nelle situazioni più scabrose), ma anche questo fa parte dello spettacolo. Belle le musiche dei fratelli De Angelis.

Pinhead80 10/02/20 22:05 - 4759 commenti

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Sergio Martino ci offre un film che, con il pretesto dell'avventura, mostra tutta una serie di efferatezze su uomini e animali in puro stile cannibalico come andava di moda in quel periodo. Si vede ampiamente che tutto è molto finto e costruito per rendere raccapricciante il "mondo selvaggio" degli indigeni che come al solito si dimostreranno meno bestiali dell'uomo occidentale. Bene la Andress, Cassinelli e la colonna sonora. Nel complesso, però, il tutto funziona poco.

Nick franc 26/10/21 16:20 - 515 commenti

I gusti di Nick franc

Gli ingredienti per un buon film c'erano tutti: un cast con due attori di caratura internazionale, un regista di sicuro mestiere e i De Angelis alle musiche. Purtroppo i conti questa volta non tornano del tutto: la pellicola, nonostante le numerose scene forti, risulta poco appassionante (inoltre un paio di sequenze sono abbastanza ridicole), Martino qui non dirige con la grinta di un Deodato o un Lenzi e le musiche sono piuttosto fuori contesto. Il quadro si risolleva in parte per la professionalità della confezione, ma complessivamente ci troviamo di fronte a un'opera poco riuscita.
MEMORABILE: Il totem umano che sembra ricoperto di melassa; La Andress venerata come una dea; Il rapporto sessuale cannibale/suino: da morire dal ridere.

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Teddy 2/08/22 18:17 - 825 commenti

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L’ambientazione è straordinariamente selvaggia, il ritmo è solido e frenetico, il mood feroce dell’horror pone un freno su alcuni punti di riferimento consolidati nel genere cannibalesco: né la trama né i personaggi sono posseduti da riverberi politici o moraleggianti. Un film efferato e d’intrattenimento in cui Sergio Martino si cala all’interno del folclore indonesiano con la leggerezza del cinema d’avventura.
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  • Homevideo Undying • 21/01/08 22:14
    Risorse umane - 7574 interventi
    Titolo DVD in catalogo per la No Shame Films: che ha fatto un ottimo lavoro sul piano del restauro, con una nuova edizione (per la prima volta integrale ed UNCUT) rielaborata dal negativo originale.
    Ne esce una qualità video (in 2.35:1 anamorfico) ch'è apparentabile ad un titolo realizzato ai nostri giorni.

    Peggio si va sul versante audio, che è stato sbandierato in dolby 5.1, ma che è solo mono (anche se chiaro e pulito).

    Ci sta pure lo spazio per un documentario (di circa 50 minuti) nel quale Sergio Martino svela alcuni retroscena del film e che saprà soddisfare la curiosità dei patiti (ma allontanarsi chi non è interessato al genere, potrebbe risultare noioso e statico).

    DVD da prendere al volo, se vi capita tra le mani e se interessati al genere "cannibal"...
    Ultima modifica: 22/01/08 06:15 da Undying
  • Homevideo Herrkinski • 14/04/09 16:15
    Consigliere avanzato - 2631 interventi
    La versione trasmessa da Mediaset mi pare fosse miracolosamente uncut.
  • Homevideo G.Godardi • 14/04/09 17:04
    Fotocopista - 663 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    La versione trasmessa da Mediaset mi pare fosse miracolosamente uncut.

    Le scene tagliate dovrebbero essere quelle del finale nella grotta...se c'era un indigeno che si sodomizzava un ginghiale allora è uncut.....

    Il dvd l'ho preso un apio dianni fa,davvero ottimo e ben fatto,compreso lo special di 50 min.
  • Homevideo Deepred89 • 31/08/09 02:07
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    La versione che passa in tv è uncut rispetto a quella uscita al cinema in Italia, mentre la versione del dvd Noshame aggiunge tre sequenze erotiche (se così le vogliamo chiamare) viste solo all'estero.
  • Homevideo Xtron • 14/05/12 10:19
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd Noshame ha una durata di 1h38m42s

    Ultima modifica: 14/05/12 15:21 da Zender
  • Curiosità Zender • 29/04/16 16:47
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Ruber • 4/06/20 03:07
    Formatore stagisti - 9247 interventi
    Il master mediaset è orrendo! Graffiato, con colori sbiaditi e poco definiti, sembra una vecchia vhs che ha sulla pellicola tanta polvere. Fortunatamente la versione dvd è molto meglio.
    Ultima modifica: 4/06/20 08:56 da Zender
  • Homevideo Mortician • 11/06/22 07:17
    Galoppino - 164 interventi
    in dvd mustang dal 5 luglio, speriamo abbiano adoperato un master HD