Il delitto Fitzgerald - Film (2003)

Il delitto Fitzgerald
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Titolo originale: The United States of Leland
Anno: 2003
Genere: drammatico (colore)
Note: Prodotto da Kevin Spacey, il film è stato presentato al Sundance Film Festival del 2003. Gli eventi narrati si ispirano liberamente al romanzo Lo Straniero di Albert Camus.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/07/09 DAL BENEMERITO REBIS
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Rebis 3/07/09 20:54 - 2331 commenti

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Pearl Madison, aspirante scrittore, tenta di ricostruire i fatti che hanno condotto il quindicenne Leland Fitzgerald all'omicidio di un bambino autistico: "Non potevo più sopportarne la tristezza..." Se un assassìnio è privo di movente ed esprime una legittima visione del mondo, una Gestalt coerente e pessimista, chi è il colpevole? Hoge incorre nell'errore di stemperare l'ardua sospensione del giudizio in una sorta di implicito disegno morale. Il film, realizzato con solida professionalità, sa però dispiegare con tatto la tragica coralità del racconto. Persuasivo il ritratto del protagonista.

Mickes2 29/05/11 17:35 - 1670 commenti

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Leland Fitzgerald, un taciturno ragazzo di 16 anni, compie un terribile omicidio. Imprigionato in un carcere minorile, viene seguito da un tutore che tenta di scoprire il mistero che sta dietro al delitto. Un viaggio nella mente di Leland, commovente e quasi straziante il motivo che lo porta a commettere l’efferato gesto. Affascinante ed anticonformista l'introspezione a lui dedicata ed impressa dal regista. Dal buon respiro anche l'impronta narrativa di Hoge che si mantiene meticoloso e non eccede. Una buona riflessione sulla condizione umana.

Lupoprezzo 22/10/12 11:30 - 635 commenti

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Uno di quei film in cui si cela il vuoto pneumatico. Il regista vorrebbe atterrirci con tristi esistenze, condizioni umane disperate e disgregazione della famiglia americana, giocando in maniera scorretta tra vittima (un vile pretesto narrativo) e omicida (disorientato, ma buono e prodigo di consigli) in modo che la nostra simpatia/empatia viri tutta su quest'ultimo, senza che il loro rapporto venga minimamente approfondito; così che il movente, per come viene lasciato intendere, è intollerabile prima che inconsistente. Retorico, ruffiano e disonesto.

Daniela 4/02/21 14:16 - 12606 commenti

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Sedicenne timido ed introverso uccide senza apparente motivo un bambino autistico. Un insegnante del riformatorio cerca di comprendere cosa lo ha spinto a questo gesto efferato... Film d'impegnativa ispirazione letteraria, volenteroso ma incerto nella rappresentazione e discutibile nel voler in qual che modo giustificare il movente omicida con considerazioni di natura esistenzial/filosofica. Nel cast, Gosling inanella facce tristi risultando mono-espressivo, Spacey e Olin sono molto defilati, mentre Cheadle offre la prova migliore anche se in un personaggio ambiguo nelle intenzioni.

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