Una donna misteriosa, una rapina, un malloppo che fa gola a tutti. Chi se lo godrà? Tutto abbastanza scontato per un thriller piatto e dai ritmi non irresistibili (colpa anche di una durata un poò eccessiva che sfiora le due ore) che si salva dal disastro totale grazie ad un tono amarognolo che gli fa evitare un finale lieto.
Due investigatori privati sulle tracce di una ragazza, un bottino conteso e una scia di cadaveri sono gli ingredienti di questo poliziesco zeppo di personaggi e con una storia dai contorni non sempre chiari (Walter Hill poteva anche scriverla meglio la sceneggiatura), ma intriso di atmosfere e umori tipicamente anni '70 e percorso da da un tono disincantato e amaro come i due protagonisti. Culp se la cava anche come regista (ben girate le sequenze d'azione), Cosby in un ruolo del genere non me lo aspettavo. Finale secco e senza trionfalismi.
MEMORABILE: La fuga dall'appartamento; Gli appuntamenti nello stadio deserto e nel parcheggio; Il finale sulla spiaggia.
Poliziesco hard-boiled, piuttosto disilluso e pessimista trainato dalla coppia di detective privati Cosby-Culp: ingaggiati solo per ritrovare una ragazza, si ritroveranno in una storia più articolata (pure troppo nel complesso) e per colpa del "vil denaro" in molti ci lasceranno la pelle. Belle scene d'azione, tra cui spicca la sparatoria allo stadio, con gli spietati sicari guidati dal granitico Hickman, muto per quasi tutto il film. Epilogo movimentato ma prevedibile.
Nulla di nuovo sotto il cielo del poliziesco anni Settanta. Una coppia di protagonisti ben assortita e ampiamente collaudata, il tono cinico, la ricreazione di un immaginario americano vintage tipicamente metropolitano non bastano a corroborare una regia e una sceneggiatura prevedibili e televisivi (c'è pure il poliziotto burbero e bonario: e ti pareva). Di prammatica pure la disillusione del detective privato. Godibile e superficiale.
Più che discreto questo poliziesco puramente settantiano, scritto da Walter Hill e ben interpretato dalla coppia Cosby-Culp, con quest'ultimo che dirige anche le operazioni dietro la macchina da presa. La storia è un po' tortuosa e non è falicissimo stare dietro a tutti i passaggi, ma le cose migliori vengono appunto dall'affiatamento dei due protagonisti, irriverenti e disincantati. Buoni il finale e la sequenza allo stadio. C'è spazio fra gli altri anche per un giovane James Woods, in una piccola particina.
MEMORABILE: La telefonata fra i due investigatori nella quale si rivela il passaggio dei killer.
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Nel cast si potrebbero aggiungere Vincent Gardenia, Michael Moriarty, Jack Colvin, Ed Lauter e James Woods.
Anche la catalogazione come thriller mi lascia molto perplesso: questo per me è un poliziesco tutta la vita, al limite un gangster/noir, ma come thriller non ce lo vedo proprio.