Film di guerra ma dai toni avventurosi per il nostro tuttofare Antonio Margheriti. Il fido David Warbeck svolge a pieni voti il suo compitino e con i lineamenti tra Roger Moore e Red Canzian tenta di sopravvivere nella giungla del sud est asiatico con tre valorosi amici.
Tra bellico e avventuroso, questo onesto film del bravo Margeriti riscuote sicuramente un buon giudizio, anticipando addirittura analoghi war-movies ambientati nella giungla come Rambo 2 o i vari Vietnam movies, tipo "Fratelli nella notte" et similia. La pellicola può vantare un buon ritmo, attori adeguati e in forma (su tutti Warbeck, ma anche i sempre convincenti King e Belle), una storia semplice ma funzionale al genere, nonchè le sempre affascinanti ambientazioni nella giungla sudamericana, tra l'altro ben fotografata in molte sequenze.
Cosa si richiede ad un film d'avventura? Trama semplice, moltissima azione, una location esotica, un po' di humour, un tocco di romanticismo, qualche frangente drammatico e riduzione al minimo dei tempi morti, tutti aspetti che non mancano in questa produzione anni Ottanta di Margheriti ambientata nelle Filippine. Il manipolo d'eroi, nel quale c'è pure la minuta Belle che tra una sparatoria e un'esplosione non manca di farsi vedere in mutande, è ancora guidato dal valoroso Warbeck, ma il ruolo migliore stavolta spetta a Pigozzi, protagonista di un bel momento di pathos insieme al nero King.
MEMORABILE: Gli eroi nascosti sotto il ponte al passaggio del mastodontico camion; Warbeck alle prese con il cobra e il sodato nemico; il dolore di Pigozzi.
Sulla scia dei film sul Vietnam, Margheriti si cimenta, coi pochi mezzi a disposizione, realizzando un prodotto artigianale non privo di veridicità. Peccato per il protagonista, David Werbeck, attore tanto prestante quanto totalmente fuori dal personaggio. Tra la vegetazione lussureggiante, pantani e soprattutto insidie di tutti i tipi, si muove un racconto avventuroso, crivellato dalle centinaia di proiettili che stenderanno vittime a non finire. Palatabile.
Buon film di avventura sulla scia dei vari Vietnam-movies italiani e non che nel periodo 80-88 imperversavano. Questa volta però, al posto del solito Vietnam (che comunque viene citato!), abbiamo la Cambogia e al posto della guerra una guerriglia tra ribelli ed esercito. Bellissime le ambientazioni, buona fotografia e buona prova del cast, su tutti David Warbeck. Da riscoprire.
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* Come già sui set di Vendetta dal futuro e in quello de Ai confini della realtà, anche qua un realizzatore del film ha perso la vita a Luzon, nelle Filippine, per via di un incidente aereo: trattasi del direttore della fotografia Riccardo Pallottini, precipitato con un piccolo velivolo sul quale stava seguendo le riprese.