Notti selvagge - Film (1992)

Film drammatico ed intenso, tratto da una storia vera; primo ed unico film diretto ed interpretato del regista Cyril Collard, morto di Aids poco dopo le riprese. Considerato in Francia un capolavoro, comunque se non lo è ci si avvicina di molto. Racconta di una vita sregolata di un trentenne bisessuale innamorato di una ragazzina e allo stesso tempo di un uomo. Molto crudo, forte e toccante nelle immagini. Giudizio: strepitoso.

Audace film francese il cui regista e protagonista ci racconta la sua vera, tragica storia (è malato di aids ed, infatti, morirà poco dopo la fine delle riprese) e lo fa in modo crudo, sincero e senza fronzoli. Pur con qualche scelta inspiegabile e diseducativa (lei si toglie il preservativo nel momento della sua eiaculazione) è un film che può valere la pena vedere. Grande successo in patria, meno negli altri paesi.

Più che sull’Aids è un film sulla ricerca dell’amore nell’incapacità dell’amore. Il protagonista bisessuale e sieropositivo che vive quasi apaticamente e al tempo stesso rapacemente le sue storie di sesso o di sentimento, è al centro di un non-triangolo con la ragazzina istericamente possessiva e il macho che non sa cosa vuole. Relazioni tanto strette quanto convulsamente alterate, la cui inconsistenza/virulenza è come “rivelata” dalla malattia. Interessante la narrazione veloce, quasi per frammenti lasciati da ricostruire e interpretare.

Angosciante, inquietante film quasi autobiografico per Collard, artista francese che ebbe in comune con il personaggio interpretato il dramma della sieropositività in anni nei quali l'HIV/AIDS era pressoché una condanna a morte sicura e tremenda. Per il resto è il ritratto di una vita e di un mondo confusi e senza amore, in cui ci si perde tra promiscuità, dolore e follia senza una direzione precisa, tutto per seguire i propri istinti a qualunque prezzo. Memorabile lo squallore di certe situazioni per un film davvero sincero (e ben fatto) che oltretutto non fa sconti a nessuno.