Il "papa" di Greenwich Village - Film (1984)

Due cugini italo americani, con sogni più voluminosi delle proprie tasche, passano dal faticoso lavoro in un ristorante ad un progetto criminale male organizzato. Naturalmente gli imprevisti del caso li travolgeranno. Commedia gradevole che propone una coppia di attori allora emergenti (Rourke-Roberts) destinati ad una carriera altalenante. Il ritmo è accettabile e Rourke gigioneggia il giusto. Non imperdibile ma si può guardare.

Regista di alcuni buoni film con Paul Newman (Nick mano fredda ad esempio), Stuart Rosenberg dirige questa commedia ambientata a New York e che ha per protagonisti due italo americani, delinquenti di piccolo calibro interpretati da Rourke e Roberts. La caratterizzazione ambientale è discreta, così come la prova del cast, ma la storia è poco originale e prevedibile.

Autore di discreti film del passato, Rosenberg mette la firma in questo filmaccio senza capo né coda chiudendo la carriera in bruttezza. La sceneggiatura è un'accozzaglia di luoghi comuni sugli italoamericani e il cast è semplicemente ridicolo, Roberts su tutti: irritante dal primo all'ultimo minuto per la sua gestualità ed enfasi che vorrebbe scimmiottare l'italico modo di esprimersi, presto finisce con il diventare una macchietta caricaturale. Male anche Young e Musante. Solo Rourke ci mette una pezza.

I due protagonisti del film possono tranquillamente rientrare nella categoria dei perdenti senza speranza. Rosenberg estremizza parecchio gli stereotipi sull'italiano negli Stati Uniti relegando i protagonisti al ruolo di due macchiette che alla lunga diventano fastidiose. Questo cancella in parte la buona impressione che il film mi aveva fatto nella prima parte. Rosenberg ha girato film decisamente migliori di questo.

Non male, con un ritmo altalenante e una storia abbastanza prevedibile, ma in fondo godibile grazie all'affiatamento tra Rourke e Roberts e alle loro prove spontanee. Rosenberg ha fatto di meglio e qui la regia non brilla particolarmente ma non demerita nemmeno, con alcuni momenti riusciti (come la sequenza del colpo o il finale) e una colonna sonora azzeccata. Bravo Young nel ruolo del boss, poco in parte Daryl Hannah.

Perso il lavoro a causa del cugino, Charlie si fa convincere da questi a tentare un colpo in apparenza facile senza sapere che la vittima del furto è un boss della mafia... Rosenberg dirige con la mano sinistra un film ambientato nella Little Italy newkorkese il cui principale difetto è quello di essere troppo simile ad altri, per cui si ha l'impressione di averlo già visto anche se è la prima volta. Il cast, promettente sulla carta, offre interpretazioni di routine (Rourke, Young) oppure fastidiosamente sopra le righe (Roberts) e anche l'epilogo risulta fiacco, inconcludente.