Il Barone Rosso - Film (1971)

Il Barone Rosso
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Titolo originale: Von Richthofen and Brown
Anno: 1971
Genere: guerra (colore)
Note: Aka "The red baron".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/06/09 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 3/06/09 23:49 - 12671 commenti

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Un film bellico particolare, in cui il sentimento prevalente sembra essere la malinconia, mista al rimpianto per un'epoca in cui la guerra poteva essere ancora vissuta come uno scontro fra cavalieri alati, una faccenda da gentiluomini. Law è attore modesto, ma possiede il fisico ed il volto adatti al ruolo del Barone Rosso, angelo predestinato alla caduta, nemico da rispettare. La bellezza e la fragilità dei veicoli rendono affascinanti le riprese aeree, anche per chi non ama particolarmente il genere.

Remen51 29/03/10 14:52 - 39 commenti

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Film di guerra insolito, molto ben confezionato, con i veri aroplani dell'epoca. I cavalieri alati sono nobili, disincantati, critici e spietati. il Circo Volante domina su tutto. abbraccia e contiene. Don Stroud non lascia un segno personale. Philiph Law/Barone rosso è poco incisivo, sembra lasciarsi vivere e ricorda troppo l'angelo triste di Barbarella. Alla fine muore attonito, in silenziosa solitudine, sottolineando quella vena di decadenza e fatalità che percorre tutto il film e anticipando la morte dell'Impero Austroungarico. Da vedere!

Caesars 13/05/11 09:37 - 3794 commenti

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Credevo meglio, invece il film di Corman si limita a proporre immagini, spettacolari sì ma alla lunga pure un po' tediose, di scontri aerei tra tedeschi e francesi/inglesi. La trama praticamente è inesistente e anche la figura del Barone Rosso non riesce ad interessare più di tanto, in quanto priva di spessore prsicologico ma anche di un coinvolgente aspetto eroico. Peccato perché dal punto di vista tecnico l'opera è molto ben realizzata, grazie anche all'uso di aeroplani dell'epoca. Mi ha ricordato i vecchi fumetti della serie "Guerra d'eroi".

Myvincent 18/07/11 23:18 - 3744 commenti

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Roger Corman, il maestro dell'horror, alle prese con un dignitoso film di guerra che narra la leggenda dell'asso dell'aviazione tedesca, durante la I guerra mondiale, noto come il diavolo rosso dai francesi e, appunto, il barone rosso dagli inglesi. La fine di un'epoca avventurosa e cavalleresca, dove i nemici restavano gentiluomini, è la fine del nostro personaggio, lasciato da solo negli ultimi istanti della sua gloriosa carriera. Rocambolesche piroette di variopinti biplani e avventurosi scenari sono il piatto forte del film.

Mark 16/08/11 02:33 - 264 commenti

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Attraverso le gesta dell'asso dei cieli dell'impero tedesco, si delinea il passato e l'imminente presente dello stato tedesco. Il film infatti, pur presentando una buona dose di azioni aeree, si sofferma con decisione sul contrasto tra l'etica militare dei rampolli prussiani e quella nascente di una nuova classe di combattenti (non è un caso la disputa con Goering), la stessa che qualche decennio dopo rovesciò il paese e lo riportò nella catastrofe. Ottima regia ma soprattutto ottima lettura storica.

Bruce 30/10/15 11:11 - 1007 commenti

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L'aspetto migliore del film sono sicuramente le riprese aeree, effettuate con gli aeroplani dell'epoca, impressionanti quanto a fragilità e dimensioni ridotte. Gli aviatori della prima guerra mondiale sembrano cavalieri che si affrontano in duelli dal sapore antico. La vita del mitico barone rosso viene dipinta da Corman in modo fatalistico, senza troppa enfasi e con un velo di continua malinconia.

Saintgifts 8/01/16 10:16 - 4098 commenti

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Pensando alla mitica (ma reale) figura del Barone Rosso, viene subito alla mente il triplano Fokker Dr. I, dalla rossa livrea, su cui volava appunto Manfred von Richthofen. Forse è questo triplano il vero protagonista del film, capace di evoluzioni ardite come i tre piani delle sue ali. La parte in volo è molto ben fatta e subordina quella a terra, dove i pensieri diventano più concreti e "spoetizzano", se così si può dire, i cavallereschi scontri aerei. Finale tragico e allo stesso tempo romantico sceglie, delle due, la tesi più consona.

Reeves 31/01/21 18:52 - 2228 commenti

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Snoopy qui non c'entra, il film è un cambio di passo di Roger Corman che dopo tanti horror decide di diversificare e propone un film sempre a basso costo ma capace di raccontare in modo romantico la Prima Guerra Mondiale giocando sullo scontro tra il nobile von Ricthofen e il plebeo suo avversario. Quasi un film psicologico con poche scene d'azione e molto lavoro suo personaggi. Law sfrutta in America la fama che si era conquistato in Italia lavorando con Bava. Gradevole ma non memorabile.

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