Gugly ebbe a dire:
In questo caso comunque parliamo del remake yankee di A tale of two sisters anche se, a giudicare dalle sinossi che ho trovato in giro, ci sono sensibili differenze con la storia sudcoreana.
Meglio dire
poche (in)sensibili differenze...
Una (bella)copia sputata di
Two sisters, salvo una durata più contratta (86 minuti compresi i titoli di coda) che impone alla regia un ritmo meno statico (e questo è un vantaggio) e qualche (rarissima) trovata (l'uso di internet per risalire all'identità di una presunta killer contro-emulatrice del
Patrigno) di poco conto.
La fotografia del film, invece, con i suoi toni tendenti all'arancio e le luci soffuse, sembra clonata da
The strangers.
Gli attori, poi, sembran "olografie" dell'essere umano, per quanto ritoccati chirurgicamente: pure la piccola protagonista
Emily Browning/Anna (nel film come nella realtà appena 18enne) ha vistosamente labbra, seno e (forse) naso rifatto!
Quel che si desume da questo tipo di operazioni, poco più che copia/incolla?
Anche l'orrore necessità di qualche aggiustatina "estetica", per renderlo meno autentico, sgradevole e disgustoso.
Per renderlo, in tal modo, più accettabile, tranquilizzante e adatto ad ogni tipo di pubblico.
Detto tutto ciò, e tirando le somme, è comunque molto meglio dell'originale.
Ultima modifica: 18/07/09 03:39 da
Undying