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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dietro un titolo piuttosto insulso si nasconde una versione nostrana del celebre ORE DISPERATE, rielaborato alla luce della violenza tipica del cinema italiano di fine Settanta, in questo caso debitore del capostipite L’ULTIMA CASA A SINISTRA di Craven. L’identico mix riuscirà un po' meglio a Deodato due anni dopo, perché qui la sceneggiatura offre poco o niente e il soggetto si trascina stancamente senza colpi di scena accettabili. La figura di Suor Cristina (un’invecchiatissima...Leggi tutto Florinda Bolkan) dovrebbe essere centrale, ma finisce solo per diventare una comparsa, costretta forse dal copione a frasi sciocche condite da una moltitudine di sguardi modulati su ogni gamma di espressioni che vada dallo sbigottimento al furore represso. La Bolkan l'avevamo vista quattro anni prima ancora suora in FLAVIA, LA MONACA MUSULMANA, ma anche lì faceva vedere che non è quello il ruolo più adatto a lei. Qui viene assalita mentre sta provando con alcune ragazze (che diventeranno gli altri "ostaggi" dei tre malviventi) lo shakespeariano "Sogno di una notte di mezza estate" e finirà presto violentata rivelando ai tre di non essere vergine ("Prima di prendere i voti ero una donna", si giustificherà). Il tasso di violenza è abbastanza alto, la componente sadica anche, ma a livello di scene "mostrate" e non solo suggerite non si vede granché. Ray Lovelock era un po’ il Ciavarro dei Settanta, solo con un viso più espressivo. Purtroppo nemmeno lui, come d’altra parte il resto del cast, brilla particolarmente e sulle note del Maestro Pregadio si consuma un film drammatico poco convincente, che D'Amato riprenderà successivamente in chiave hard.

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Homesick 1/04/07 19:23 - 5737 commenti

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Un rape & revenge all'italiana in cui, alla semplice struttura del plot, si aggiungono elementi tipici del poliziesco (la sanguinosa rapina in banca, la fuga dei banditi) e del thriller (le ellissi). Riuscita senz'altro l'ambientazione, con l'assolato Argentario che si trasforma in una prigione in cui si consumano efferati omicidi. In generale, però, la violenza è più suggerita che mostrata. La Bolkan è silenziosa e altera e recita più con lo sguardo che con le parole.

Deepred89 4/06/08 15:15 - 3708 commenti

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Rape & revenge italiano non eccelso. La regia è discreta e ha qualche idea originale, la fotografia è buona, le ambientazioni molto belle, la Bolkan bravissima e alcuni dialoghi curiosamente azzeccati. Per il resto non si vola molto alto: la sceneggiatura non offre nessuna sorpresa e si evolve lentamente fino allo scontato finale. Inoltre, nonostante il genere, il livello di sesso e violenza mostrato è molto limitato e quasi tutto è lasciato fuori campo. Discrete musiche di Pregadio. Non un film malvagio, ma c'è di molto meglio.

Ciavazzaro 6/07/08 14:28 - 4770 commenti

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Rape & revenge che delude lo spettatore. Infatti, nonostante si possa pensare che sia un capolavoro di crudeltà, non è (rapina iniziale a parte) che ci sia poi tutto questo sangue. Bravi la Bolkan e Lovelock, ma il resto del cast... Segnalo solo la Trotter. Titolo assurdo (dove diavolo sono 7 donne?)

Undying 7/08/08 23:23 - 3807 commenti

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Tre scalmanati malviventi si lasciano dietro due cadaveri dopo aver rapinato una banca. Riparano in uno sperduto casolare tra le montagne toscane, all'interno del quale un gruppo di seminariste e la loro maestra (una suora) è in ritiro per provare una recita di fine anno scolastico. I tre criminali seviziano ed umiliano prima la religiosa, poi le giovani ragazze. Ma la "pazienza" può finire, anche se si ha fede. Ferocissimo (per tematiche, più che per contenuti) rape&revenge tutto italiano, debitore dei soliti noti, ma che ha ispirato -a sua volta- la chiusa di Death Proof. Ottimi gli attori.

Renato 18/03/09 22:16 - 1648 commenti

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Anche se il soggetto non è molto originale, visto che non si discosta per nulla dagli stilemi più classici del Rape & Revenge, a salvare il film è la tecnica con cui è stato realizzato. Prosperi infatti dirige con un certo stile, evita le lungaggini e quando serve mischia un po' le carte; ma soprattutto sa come girare e montare le scene di violenza, ovvio culmine emotivo di un film del (o di) genere, e non è particolare di poco conto. Pura exploitation, ma di buon livello.
MEMORABILE: La rapina rievocata da Ray Lovelock.

Trivex 26/04/09 20:58 - 1744 commenti

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Pesantissimo R&R, dove la violenza è presente ma mostrata in modo non platealmente exploitation, forse per evitare il feroce giudizio e quindi i tagli della censura. Trama classica, con qualche spunto interessante come la finale verità sul buono della situazione e la rivendicazione della giustizia sul buonismo (anche se questo ultimo perfettamente motivato, finché dura)! In quasto caso Franco Prosperi si prende le dovute lodi. Davvero un buon film!

Cotola 2/06/09 21:30 - 9052 commenti

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Rape&revenge dai toni abbastanza sobri, dai risvolti narrativi piuttosto risaputi e dai risultati mediocri e deludenti. Pur non aggiungendo nulla al genere, si lascia in ogni caso seguire e risulta tutto sommato non del tutto malvagio. Uno degli omicidi cita addirittura un'opera di Faulkner.

Manowar79 1/09/09 16:16 - 309 commenti

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Per quanto in Italia siamo riusciti ad interpretare (e migliorare) l'idea di Craven con lo splendido L'ultimo treno della notte di Aldo Lado, va ammesso che la maggior parte dei rape & revenge nostrani aveva ben poco da dire, al di là di qualche sequenza eccessiva rivalutabile in quanto tale. "La settima donna" è un film che non riesce a spiccare nel catalogo dei sex'n'violence: mancano la morbosità del film di Lado e la faccia di David Hess. Il titolo è la cosa migliore, a conti fatti: chi è, secondo voi, la "settima donna"?

Daidae 28/10/09 15:48 - 3182 commenti

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Gustoso "rape and revenge" all'italiana: ambiguissimo il personaggio di Lovelock, grandiose le attrici per una volta non solo belle. Prosperi se la cava al solito bene e il film non delude affatto; siamo lontani dai fasti del famoso ultimo treno ma si tratta comunque di un valido prodotto.
MEMORABILE: La rapina evocata da Lovelock, il finale.

Luchi78 3/09/10 14:44 - 1521 commenti

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Se il filone di appartenenza è il "Rape&revenge" direi che il film perde su tutti e due i fronti, violenza e vendetta. La parte violenta è mal interpretata, con aguzzini o troppo folli o a volte addirittura troppo buoni, mentre nel finale (resuscitato da Grindhouse di Tarantino) tutti avremmo gioito nel vedere la Bolkan suora massacrare di botte il protagonista e invece se ne sta in disparte inorridita. Flop.

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Herrkinski 30/03/10 22:26 - 8117 commenti

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Rape & revenge nostrano di buona fattura, che prende l'esempio del modello craveniano (con echi pure da L'ultimo treno della notte di Lado) e ne mette in scena un'ennesima variante. La sceneggiatura è prevedibile, ma il cast è sopra la media (su tutti i tre rapinatori, la Bolkan e la Buchanan), la regia dignitosa, la fotografia buona; belle ed insolite anche le location toscane. La violenza c'è e spesso centra il bersaglio, senza però eccedere con la truculenza; anche la tensione è presente, nonostante una certa ripetitività nel secondo tempo.

Ghostship 3/05/10 21:34 - 394 commenti

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Titolo di routine che nel panorama dei rape & revenge italiani non brilla certo né per originalità né per qualità, costituendo coda finale di un filone inflazionato. Buone performance degli attori, dal bel maledetto Lovelock alla suora Bolkan, buono anche il livello tecnico, ma opera nel complesso freddina e già vista.

Stefania 2/04/11 03:16 - 1599 commenti

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Prosperi acchiappa al volo l'ultimo treno del rape&revenge, ma è a corto di fiato e di idee. Prova a dare qualche spessore alla figura del carnefice Lovelock (il meno violento, ma sicuramente il più odioso), inserisce i tormenti religiosi della suora Bolkan (il personaggio più riuscito), evita esplicite crudezze, ma solo in alcuni punti le sospensioni drammatiche funzionano (la fine del postino, la tentata fuga a nuoto della ragazza, la vendetta della Bolkan). Ben valorizzati gli spazi, finale un po' affrettato. Non male, ma poco incisivo.

Il Gobbo 17/03/11 17:26 - 3015 commenti

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Non è che dai film di questo tipo ci si aspetti particolari guizzi, dovendo essi soggiacere a criteri funzionalistici piuttosto rigidi. Nel complesso ci siamo, con qualche svista (passino le ragazze in vacanza, ma anche in Italia che nessuno cerchi il postino latitante... ), qualche assurdità (il rapinatore più coatto che legge "Santuario"? Ma dai... ) e qualche abuso di grandangolo. Tarantino si ricorderà del finale. Credits un po' arrafazzonati: Ray Lovelok, Edda Dell'Osso!

Gestarsh99 15/08/11 17:43 - 1395 commenti

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Efficace rape'n'revenge all'italiana, che al pari de L'ultimo treno di Lado si rifà al grezzo capofila craveniano, presentando però un trio di manigoldi stupratori meno realistico e sgradevole rispetto ai villain ispiratori. Nonostante le psicologie tagliate con la scure e le dinamiche sommarie ed affrettate, il film funziona più che a sufficienza, libero da gravose pastoie sociologiche e tutto orientato ad un ritmo mai calante e sempre teso alla spasimo. Meravigliosa la fotografia di Cristiano Pogany, che accentua e valorizza le già accecanti delizie paesaggistiche dell'Argentario.
MEMORABILE: Le pistolettate della Bolkan contro uno dei sequestratori; gli azzurrissimi panorami balneari; il verde lussureggiante della vegetazione costiera.

Myvincent 1/02/12 21:37 - 3743 commenti

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Niente di veramente nuovo in questo film a tema delinquenziale, dove tre giovani balordi finiscono in una grande villa abitata da splendide giovani suore. Il tema è abusato, i dialoghi spenti, le trovate assenti. Solo violenza e il solito finale "purificatore". Noiosamente inutile...

Gaussiana 19/04/12 19:21 - 121 commenti

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Sarà che il sottogenere rape & revenge per i miei gusti ha sempre avuto ben poco da dire e che i film interessanti del filone si contano su una mano... Anche questo di Prosperi rientra tra quelli che poco hanno aggiunto, aderendo in gran parte al solito cliché e non riuscendo a sfruttare adeguatamente la bella location e Florinda Bolkan. Non dico che sia da dimenticare perché qualcosa salverei, come ad esempio il finale. Prosperi non lesina l'uso della violenza, ma non è sufficiente. Mi si perdoni il gioco di parole: è un genere "abusato".

Giùan 17/04/12 12:35 - 4562 commenti

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Prosperi riesce nell'impresa di girare il suo rape & revenge col misurino da farmacista, centellinando gli ingredienti sì da non rinunciare all'effetto complessivo, senza tuttavia mai risultare fastidioso e indigesto come il genere di sua "natura" quasi richiederebbe. Il film rifugge così ogni morbosità (da notare la scelta di figure femminili tuttaltro che "esplosive"), puntando sull'ambiguità di alcuni caratteri (Lovelock-Bolkan in primis) come sul dualismo interni (austeri) -esterni (lussureggianti). Ormonalmente anemico, cinematograficamente robusto.
MEMORABILE: Il ralenti dei due stupri sulle musiche di Pregadio: vorresti dargli del ridicolo eppure turba; Il flashback della rapina; L'assalto finale a Lovelock.

Fauno 29/04/12 21:51 - 2212 commenti

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Tutto sommato buono, ma due o tre scopiazzature o forti ispirazioni ci sono. I titoli di testa e di coda richiamano Il delitto del diavolo, nel quale guarda caso Lovelock è protagonista; lo sverginamento strumentale ricorda soprattutto L'ultimo treno della notte, ma come pathos siamo su un'altra galassia. Altra domanda: dov'erano finite le tre ragazze che riappaiano come per miracolo a fine film? Buona invece la ferita inferta con la coda del pettine e la personalità di Lovelock, più viscido di un'anguilla e molto feroce.
MEMORABILE: Certo che i tre omicidi non siano niente male, come anche l'infezione che procede inesorabilmente.

John trent 7/05/12 10:04 - 326 commenti

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Film certamente derivativo (Craven ha fatto scuola) ma originale nella scelta della protagonista, Suor Cristina (un'intensa Bolkan cui Prosperi dedica anche lunghi e strettissimi primi piani oculari in perfetto stile "fulciano"). La violenza non manca di certo (lo stupro con il bastone, l'omicidio della governante) e le musiche del maestro Pregadio sono davvero notevoli: mi chiedo ancora oggi come abbia potuto, anni dopo, trasformarsi in pagliaccio televisivo alla Corrida di Corrado... Sic transit gloria mundi. Da vedere senza pretese.
MEMORABILE: Suor Cristina che si spoglia dell'abito talare e impugna la siringa.

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Bruce 20/09/12 10:24 - 1007 commenti

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Rape & revenge italiano girato quasi interamente all'interno di una villa sul mare, ove una suora (Florinda Bolkan) e un gruppetto di ragazze hanno sventura di imbattersi in tre rapinatori in fuga capeggiati da Ray Lovelock. Tensioni e violenze varie sono conseguenti. Non è male, ma ha il difetto di non affondare il colpo e di essere privo di elementi di novità, risultando alla fine inutile.

Maik271 12/11/12 22:39 - 436 commenti

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Pellicola ben confezionata: violenza, stupri, vendetta gli ingredienti. Buona prova della Bolkan, non male Lovelock, mentre il resto del cast non lascia il segno (con l'eccezione di Stefano Cedrati, ma solo per lo splendido doppiaggio del mai dimenticato Ferruccio Amendola). Si merita un posto nella mia collezione di film anni settanta. Da riscoprire.

Lucius 16/08/13 10:21 - 3015 commenti

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Rape & revenge all'italiana con buone potenzialità di script ma recitato con poca aderenza ai personaggi. Scorrevole e solare, non emana quel senso di claustrofobia e di terrore che una storia come questa dovrebbe far trapelare a ogni sequenza. L'intera produzione non brilla di luce propria "attingendo" a man bassa da altri titoli, perfino nelle partiture strumentali (troppo belle per essere pure originali). La Bolkan ha dato prove migliori in altre pellicole e il personaggio di suora proprio non le si addice. Comunque passabile.

Macguffin 2/04/14 08:36 - 124 commenti

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Tre lupi rintanati con delle... pollastrelle: situazione ricca di potenziali sviluppi claustrofobici e morbosi. Aggiungiamo che Prosperi gira in maniera non banale, trovando sovente soluzioni interessanti e che l'ambientazione è azzeccata. Però il cast è un po' loffio e la sceneggiatura, non sviluppando con maggiore coraggio le pur buone idee presenti (vedi l’ambiguo personaggio di Lovelock), non riesce a dare il colpo d’ala necessario per staccarsi dalla scontatezza dell’intreccio, classico rape’n’revenge. Peccato, ma comunque discreto.

Manfrin 6/05/15 09:43 - 392 commenti

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Tre banditi in fuga che piombano come lupi su di un gregge in una villetta isolata occupata da alcune studentesse e una suora. Le logiche conseguenze saranno una catena di omicidi, sesso e violenza. Prosperi si districa con buon mestiere, nella villa monolocation, tra sacro e profano e ottiene un risultato tutto sommato soddisfacente, in particolar modo per gli amanti del genere.

Rufus68 12/06/17 00:32 - 3843 commenti

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Brutale, nel solco del sottogenere della "vendetta dopo uno stupro" (inaugurato da Bergman) e anche un po' semplicistico. Da lodare, invece, la tenuta della sceneggiatura (lo si segue con piacevolezza) e le interpretazioni della carogna Lovelock e della Bolkan, sempre brava nelle parti intense e ambigue. Di routine tutto il resto anche se, occorre dirlo, la routine del cinema popolare di allora è invecchiata meglio del previsto.

Il Dandi 29/03/20 05:06 - 1917 commenti

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Tre rapinatori in fuga si nascondono in una villa con una suora e delle studentesse: rape e revenge di fattura piuttosto grezza, meccanico ma non simmetrico. Poco incisivi i protagonisti (il capo finto tranquillo del bel Lovelock e la Bolkan monaca tormentata) mentre l'anonimato di contorno conferisce almeno efficacia alle donzelle acqua e sapone e agli altri due balordi. Le sevizie passano dai rutti a tavola allo stupro con bastone, ogni tanto emerge qualche guizzo (il flashback, i ralenti) ma per la maggior parte del tempo si gira a vuoto.
MEMORABILE: Lo stupro/omicidio con un bastone.

Tersilli 16/07/20 11:07 - 61 commenti

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Crudeltà e violenza sono le parole d'ordine di questo ottimo rape 'n' revenge di Prosperi. Splendide le inquadrature e i colori, in particolare quelli del mare. Le sequenze della rapina iniziale e dello stupro sono girate con grande maestria. Buone le musiche (da notare che il pezzo durante lo spogliarello è praticamente identico alla base del "Veliero" di Battisti uscito nel '76!). Bravo Lovelock, che interpreta un personaggio a dir poco ambiguo, e sempre perfetta la Bolkan. Non male il finale tarantiniano.
MEMORABILE: La rapina iniziale.

Minitina80 17/07/20 15:04 - 2984 commenti

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Una storia di violenza e vendetta abbastanza stereotipata e poco interessante che denota fin da subito una scarsa cura per i particolari. I dialoghi non sono sempre il massimo, mentre la direzione degli attori è decisamente poco convincente, lasciando piuttosto perplessi. Sembra che Prosperi tenti di colpire lo spettatore con il rovesciamento di fronte finale senza tentare di aggiustare la mira per rendere l’opera più sostanziosa. Oltretutto, gli anni trascorsi non hanno giovato e il film risulta invecchiato male, per essere elevato a classico.

Buck 23/04/21 20:04 - 45 commenti

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Durissimo film di Prosperi nella scia del filone rape and revenge molto in voga nei 70 (per la verità in voga anche adesso) che vede come protagonisti la Bolkan (ancora una volta suora) e Lovelock (pluripresente nel cinema settantiano) vivere un vortice di violenza e degrado morale nato da una fuga post-rapina da parte di tre delinquenti con annessa intrusione in un luogo tranquillo abitato per alcuni giorni da una monaca e le sue studentesse. Trucido ma si ricorda. Non è chiaro il titolo.
MEMORABILE: La Bolkan suora si toglie il crocifisso dal collo e uccide con una iniezione un rapinatore ferito e moribondo su di un letto..

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B. Legnani 26/09/21 15:06 - 5533 commenti

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L’impressione è che per dare un tono al film si sia cercato di sfruttare figurativamente tutte le possibili tonalità di azzurro (cielo, mare, pareti, occhi, vestiti, arredi…). Se cromaticamente il film funziona, purtroppo non è la stessa cosa per la trama, ricca d’assurdità comportamentali e di incongruenze logiche. Colpa della sceneggiatura, di caratteri disegnati sommariamente (di un certo interesse solo quello della Bolkan) e di interpretazioni tutt’altro che impeccabili (l’unica ragazza a funzionare è la Buchanan). Sette donne, perché c’è pure la domestica, l’uruguaiana Pisano.

Metakosmos 16/09/22 23:56 - 300 commenti

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Buon rape & revenge di produzione italiana, non aggiunge nulla al genere ma si lascia vedere con piacere. Seppur ricalcato su modelli statunitensi riesce ad essere dignitoso nella resa complessiva, aiutato anche dall'ottima fotografia e da una buona regia sostenuta (visibile soprattutto nelle scene più concitate e violente), così come dalle musiche azzeccate. Non male anche la scelta degli attori, tra cui spiccano la Bolkan nei panni di una suora e Ray Lovelock in quelli di uno degli assalitori più ambigui. Finale di routine ma ben realizzato e d'effetto.
MEMORABILE: Il resoconto/flashback della rapina raccontato da Ray Lovelock.

Nick franc 25/10/23 23:49 - 517 commenti

I gusti di Nick franc

Rape & revenge dallo svolgimento sin troppo classico (leggi risaputo), nonostante ci sia qualche tentativo di mescolare le carte in tavola (il reale svolgimento della rapina iniziale svelato dopo la metà); se la tensione è ben gestita e Prosperi dirige con mano solida, non rinunciando ad alcune finezze stilistiche (l'uso non banale del ralenti), il risultato, seppur dignitoso, è inferiore ad altri esempi del genere (vedi Craven e Lado). Musica, fotografia e la prova più che discreta del cast fanno lievitare la valutazione e gli fanno quasi raggiungere le tre palle.
MEMORABILE: Gli stupri ai danni di Tanziani e della splendida Buchanan; Il linciaggio finale, invero un po' comico, a colpi di rastrello; La rapina.
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  • Discussione Fauno • 29/04/12 22:03
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    C'è da dire che lo stupro col randello ricorda anche la versione più rough di Avere 20 anni, mentre per il Delitto del diavolo lo scenario è completamente diverso,solo che nella prima e ultima scena si sente anche lì un uccello cantare...Un altro parallelismo è con Sexy Blue,di Raimondo Del Balzo,che dovrei commentare a breve.Se ci sarà qualcosa di interessante da accomunare,tornerò su questa discussione.FAUNO.
  • Homevideo Mco • 29/08/13 00:14
    Risorse umane - 9970 interventi
    Un avviso per coloro che hanno conosciuto il film nella versione che Rai Movie ha mandato in onda in qualche occasione, in tempi recenti.
    Le forbici censorie hanno ivi operato (e non poco).
    Il confronto con la vecchia vhs Shendene prima e con i dvd Media Suits, Sazuma (esteri) e Medusa poi, tutti integrali e di durata di 85 minuti, ha fatto sì che si potessero denotare ampi tagli.
    1) Nella prima scena violenta (la governante) in tv si rende meno sangue e meno impeto all'uso del ferro da stiro (a questo proposito aggiungo che la vecchia vhs AVO questa scena l'aveva addirittura quasi decurtata in toto).
    2) Nel primo tentato stupro (a 11 minuti circa) meno dettagli della gamba infilzata e sanguinante.
    3) Lo stupro della Bolkan è veloce e manca il passaggio (brevissimo tra l'altro) in cui il compare di Lovelock la possiede.
    4) Quando le ragazze sono davanti alla tv (al minuto 36 circa) meno dettagli dell'accarezzamento della gamba e della mano che si insinua sotto la gonna; manca anche l'inquadratura della televisione che proietta un film con seni al vento.
    5) Taglio consistente (più di tre minuti) si ha nel momento dello stupro a cui la Bolkan è costretta ad assistere (minuto 42 circa).
    Aggiungo ancora che anche la vecchia AVO edulcorava allo stesso modo la scena.
    6) La deflorazione dagli effetti mortiferi (a un'ora e dieci di girato circa) con stampella soffre anche qui di almeno un minuto di sforbiciata.
    In conclusione, nella versione che Rai Movie trasmette vengono a mancare 5 minuti abbondanti, fermandosi come durata a circa 80 minuti.
    Non si perderà di certo lo spirito malsano che aleggia ma qualche dettaglio sì ;-)
    Buone visioni.
    Ultima modifica: 29/08/13 00:15 da Mco
  • Homevideo Didda23 • 29/08/13 00:46
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ultimamente su Rai movie/ iris stanno mandando tante cose integrali anche vm 18 o vm 14 al mattino integrali. Non si sa con che criterio. Grazie, comunque, della segnalazione.
  • Curiosità Samuel1979 • 30/10/16 09:08
    Addetto riparazione hardware - 4193 interventi
    Il poster Disney presente nella camera di una delle ragazze in ostaggio, è "Paperino & C. nel Far West" del 1975:

  • Curiosità Rufus68 • 12/06/17 00:34
    Contatti col mondo - 220 interventi
    Le suggestioni da Faulkner sono superficiali, ma hanno un senso. Uno dei rapinatori, ferito all'inguine (o giù di lì) e, perciò, impotente, stupra una ragazza con un bastone; poco prima della scena lo sorprendiamo mentre legge "Santuario" (1931); similmente, nel romanzo, è proprio l'impotente Popeye, anch'egli un bandito, a stuprare e deflorare la giovane protagonista (Temple Drake) con una pannocchia.

    Tale romanzo è in stretta connessione col successivo "Requiem for a nun" (1951), dove "nun", monaca, è un termine che assomma il significato di prostituta e di donna che sacrifica sé stessa per il prossimo: il che ricorda abbastanza da vicino la caratterizzazione della Bolkan (che nel film confessa di aver vissuto liberamente prima di assumere i voti).

    Da notare anche il nome del malvivente di Faulkner, Popeye; tale giocoso rimando al mondo del fumetto ha un parallelo nel film: alcuni ingenui manifesti Disney, infatti, campeggiano nelle camere delle ragazze.

  • Discussione B. Legnani • 27/09/21 12:45
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    La domestica, non accreditata, è l'uruguaiana Isabel Pisano, giornalista e scrittrice, che fu compagna di Arafat. Vedi qui. 

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/j-pisano.jpg[/img]
    Ultima modifica: 27/09/21 14:40 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 27/09/21 12:49
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Faccio presente che il buon Ciavazzaro ha solo ossequiato in buona fede quanto scritto dal Mereghetti in chiosa alla relativa scheda presente sul suo dizionario:

    "Titolo incomprensibile" (da Il Mereghetti-Dizionario dei film)

    Mai fidarsi ciecamente dei critici...

    In realtà, anche se le donne sono chiaramente sette, il titolo non ha molta logica.
  • Musiche Darica • 29/03/23 10:00
    Disoccupato - 1 interventi
    Concordo con Herrkisnski sul plagio spudorato,nella scena dello stupro(direi che la canzone 'semplicemente' devocalizzata,neanche risuonata,e' Soul Stripper degli Ac/Dc),cosi' come nella scena iniziale del bagno in piscina ,dove ad essere devocalizzato e' Brian Ferry(brano Let's stick together)
  • Curiosità Daidae • 17/10/23 17:44
    Compilatore d’emergenza - 1312 interventi
    Al minuto 52 la radio che vediamo è una National Panasonic GX300:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/lazet1.jpg[/img]
  • Curiosità Nick franc • 26/10/23 00:07
    Servizio caffè - 177 interventi
    Nei titoli di testa viene riportato "e per la prima volta Annalisa Pesce", ma l'attrice era già presente in Lezioni private (1975) e ne Il conto è chiuso (1976).

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/annalpe.jpg[/img]