Il momento di uccidere - Film (1996)

Il momento di uccidere
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: A time to kill
Anno: 1996
Genere: thriller (colore)
Note: Tratto del best seller "Il momento di uccidere" di John Grisham, che figura anche fra i produttori del film.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dal primo romanzo del celebrato John Grisham un thriller giudiziario folto di volti noti che mescola piuttosto abilmente la questione razziale con gli infiniti dibattiti sulla giustizia fai-da-te e la pena di morte. Si parte subito con lo stupro selvaggio di una bimba di colore di 10 anni e si continua con Carl Lee (Jackson), il padre, che convinto dell'assoluzione dei due colpevoli (bianchi) ma anche del fatto che la giuria saprà capire le sue ragioni, spara ai due uccidendoli davanti a orde di testimoni. Il suo avvocato (McConaughey) sembra poter puntare a un solo obiettivo, l'assoluzione per infermità mentale, mentre l'accusa (Spacey) chiede la camera a gas per doppio omicidio. Davanti a un giudice...Leggi tutto che inizialmente pare un po' di parte (McGoohan) e una giuria che si direbbe orientata in una direzione, il valido difensore dovrà riuscire, con l'aiuto di una brillante studentessa che l'aiuta (Bullock), a evitare che il suo assistito venga condannato a morte. L'impianto è buono, per quanto parzialmente discutibile sul piano etico, e incrocia con furbizia le diverse pulsioni che spingono a decidere in un verso o nell'altro facendo montare l'eco del processo giorno dopo giorno. Carl Lee diventa l'icona di una giustizia che deve valere per tutti (sintomatica l'ultima frase della difesa al procedimento), sostenuto apertamente dai neri e avversato dalle frange oltranziste del razzismo più becero (il ku-klux-klan) ma anche - meno ostentatamente – da chi ritiene giusto condannare un omicida. E' soprattutto nelle scene lontane dal tribunale che il regista Joel Schumacher si fa prendere la mano buttandola sulla violenza ad ogni costo, perché invece nelle fasi processuali il film tiene bene, grazie al solito impeccabile Spacey ma anche a un McGoohan assolutamente perfetto. Si ha però la sensazione che siano troppi i personaggi inseriti poco organicamente al contesto, a cominciare dalla studentessa interpretata da una pur sempre vivace Bullock la cui presenza appare francamente pretestuosa. Così come quella di Donald Sutherland nel ruolo del mentore del protagonista, con interventi da vecchio saggio che lasciano il tempo che trovano. Meglio si va con un Samuel Jackson convinto e risoluto e un McConaughey che, al di là di un certo narcisismo che si concretizza in fin troppi sorrisi e faccette, è comunque indicato per il ruolo dell'avvocato. Kiefer Sutherland è il fratello razzista di una delle vittime destinato a diventare l'odioso antagonista extra-processo, Oliver Platt l'avvocato che aiuta il protagonista senza dar poi grandi consigli. E così, tra un'udienza e l'altra, tra un interrogatorio e un controinterrogatorio, tra un "obiezione vostro onore!" "Respinta!" si arrivano a infilare un accenno abortito di love story e qualche cadavere inatteso (perdendoci un po' in plausibilità). Lo stile di Grisham è già ampiamente riconoscibile anche al cinema e Schumacher dirige con competenza i ritmi senza far troppo pesare le due ore e venti del tutto. Simpatici certi scambi a tre McConaughey/Bullock/Platt (segnatamente quello al bar).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/05/09 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/07/18
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Magnetti 26/05/09 16:26 - 1103 commenti

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Il momento di uccidere è per me il più avvincente e riuscito legal-thriller di John Grisham (a patto di non sapere il finale). L'omonima trasposizione sul grande schermo risulta corretta e fedele. Un cast notevole e uno svolgimento lineare permettono di concentrarsi su una vicenda giudiziaria molto appassionante e coinvolgente. Promosso nonostante la lunghezza.

Cotola 26/11/09 23:36 - 8998 commenti

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Due buzzurri bianchi violentano una bambina di colore. Un nero li uccide a sangue freddo. Riuscirà l'avvocato ad evitargli la forca? Cinema revanchista a scoppio ritardato. Schumacher non è mai stato un fulmine di guerra e una sceneggiatura vergognosa non lo aiuta. Si aggiungano la durata eccessiva e molti attori "bellocci" senza anima (Bullock e McConaughey) o altri sotto i loro standard (Jackson) e la frittata è fatta. Indecoroso.

Galbo 2/12/09 07:11 - 12372 commenti

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Da uno dei più celebrati romanzi di John Grisham una storia di razzismo ambientato nell'america sudista più conservatrice e segregazionista. Ne deriva un dramma giudiziario che nella pagina scritta era dotato di un certo vigore ma che Schumacher non riesce a trasporre adeguatamente al cinema in gran parte per colpa di attori non adeguati alla parte e troppo "ingessati".

Pigro 30/12/09 09:44 - 9624 commenti

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Uccide in tribunale gli stupratori della figlia e vuole salvarsi dalla condanna buttandola sul fatto che è nero. Forse non riesco a capire, ma che senso ha parlare di diritti civili quando si tratta soltanto di uno che preferisce farsi giustizia da sé? La storia quindi è semplicemente retorica e ripugnante nel suo buonismo d'accatto e nel suo falso senso di giustizia. Si aggiungano una sceneggiatura che affronta con superficialità situazioni e personaggi, e una regia sontuosamente vuota, e il cerchio si chiude.

Daniela 21/10/19 08:20 - 12606 commenti

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Sarebbe stato uno dei soliti film tratti da un bestseller di Grisham, con un andamento declamatorio destinato a culminare fra le aule di un tribunale ed un cast fitto di attori già affermati e stelle in divenire, se non fosse poggiato sulle basi traballanti di una sceneggiatura incoerente e ricattatoria che vorrebbe declinare un assunto teoricamente antirazzista sostenendo la liceità della giustizia-fai-da-te. Un giustiziere della notte qualsiasi almeno è meno ipocrita di un film smaltato nella confezione ma fasullo nei contenuti come questo.

Rambo90 28/04/13 21:00 - 7661 commenti

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Non male, per quanto un po' troppo lungo. Un robusto dramma giudiziario tenuto bene in piede dal mestiere di Schumacher e da un cast ricchissimo in cui ogni attore ha modo di brillare: in primis c'è un ottimo Jackson, seguito da un McConaughey meno antipatico del solito e simpatici comprimari come Platt, Sutherland Sr., Dutton. Kiefer Sutherland poi è un buon cattivo; forse l'unico sprecato davvero è Kevin Spacey. Finale commovente, qualche dialogo di troppo ma tutto sommato godibile.

Giacomovie 16/12/13 18:21 - 1397 commenti

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Pellicola che dimostra come il cinema sia un'arte molto soggettiva anche per i critici (che dovrebbero essere più neutrali): pesantemente stroncato dal Morandini e dal Mereghetti, ha un'alta media voto su IMDb, al cui rating anch'io mi associo in quanto - anche se vi è qualche furbata, come dice il Morandini - ha dalla sua una parte processuale di spessore, la tematica della discriminazione razziale nella giustizia, diversi momenti di tensione e sa essere emotivo. Sandra Bullock spicca in locandina ma ha un ruolo secondario. ***

Piero68 10/03/14 14:07 - 2955 commenti

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Dopo Il cliente Schumacher riprova a portare sul grande schermo un best-seller di Grisham. Questa volta però con risultati assolutamente deludenti. Non ho letto il libro ma se il succo è lo stesso del film lo trovo abbastanza pretestuoso e di difficile digestione. Un nero ammazza gli stupratori della figlia e dovrebbe farla franca solo perché è vittima di razzismo. Un assunto contorto e comunque fuori da ogni realtà. A reggere il gioco mancano anche un cast funzionale e una regia più incisiva. Deludente Jackson come del resto tutto il cast.

Saintgifts 27/01/15 09:50 - 4098 commenti

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Se la questione etica è piuttosto discutibile (ma pur sempre interessante), le critiche, in questo senso, le riservo al romanzo da cui è stato tratto il film. Il film, molto prevedibilmente, ci marcia sopra per emozionare e, una volta di più, riprendere il tema del razzismo con gli incappucciati dalle tre K, quelli sì ridicoli quanto pericolosi perché ignoranti. La scelta del cast è perfetta, con specialisti nei vari ruoli. La sceneggiatura invece è lontana dall'essere perfetta, ancorché funzionale e cade paurosamente nel finale in tribunale.

Vitgar 27/01/15 09:24 - 586 commenti

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Buono, anche se eccessivamente lungo. La trama non è particolarmente originale e tratta di un tema parecchio sfruttato. Trovo che comunque il ritmo narrativo sia ben condotto e la regia di qualità. Talvolta il film cade nell'autocompiacimento e nel luogo comune. In ogni caso è assolutamente vedibile e apprezzabile. Bene anche gli attori, con una Bullock bellissima e un Sutherland "particolare".

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Nicola81 29/07/15 17:44 - 2831 commenti

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Uccide due balordi che gli hanno stuprato la figlia, ma siccome è nero e siamo in Mississipi rischia la camera a gas; il suo avvocato tenta di farlo assolvere (una via di mezzo no?). Dal romanzo d'esordio di John Grisham, un dramma giudiziario che la prima volta mi piacque moltissimo, ma che rivedendolo mi ha destato alcune perplessità,dovute a una certa ambiguità di fondo, alla ricerca del facile sensazionalismo e, perché no, anche a una lunghezza eccessiva. Alcuni momenti restano comunque emozionanti e il cast è davvero ottimo.
MEMORABILE: L'arringa finale di McConaughey.

Il ferrini 13/07/16 11:24 - 2337 commenti

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Cast impressionante. Oggi sarebbe proibitivo riunire questi nomi insieme, per un buon legal thriller nato dalla prolifica penna di Grisham. Razzismo, vendetta, pena di morte i temi principali affrontati, buon ritmo e dialoghi sempre ficcanti. McGoohan da Prigioniero diventa giudice e lascia il segno, così come i due Sutherland. La sensazione finale è che il sistema giudiziario Usa sia totalmente da rivedere, perché affida la vita delle persone a giurie incompetenti ed emotivamente influenzabili. Così è.

Parsifal68 13/07/16 00:36 - 607 commenti

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Due bianchi razzisti e violenti stuprano e quasi uccidono una bambina di colore. Il padre si farà giustizia da solo e un giovane avvocato cercherà di evitargli la forca. Da un ottimo romanzo di Grisham, che mescola temi razziali con l'eterno dibattito sulla pena di morte, Schumacher ne trae un film deciso, un po' retorico e molto lungo, che perde il confronto ma che non è da buttare via, anzi. Attori molto bravi e convincenti, tra cui spicca il fenomenale Jackson.
MEMORABILE: Il discorso finale in aula di tribunale di McConaughey, avvocato della difesa.

Ryo 24/12/16 13:03 - 2169 commenti

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Molto interessante la critica ai vari temi trattati: razzismo; sistema giudiziario; pena di morte; che pongono lo spettatore a farsi un'idea personale sullo svolgimento dei fatti. Un cast veramente ricco di nomi eccelsi è il vero punto di forza del film; ci mettono tanto del loro talento a sfavore di una regia e sopratutto una sceneggiatura che spesso si perde in scene discutibili e destabilizzanti dal punto di vista della credibilità. Particolare la scelta di mostrare tutti i personaggi sempre molto sudati.
MEMORABILE: "Papà, scusami se ho fatto cadere la spesa"; L'attentato con la bomba; Il rapimento di Roark.

Anthonyvm 26/01/19 23:48 - 5615 commenti

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Durata considerevole per un buon courtroom drama a sfondo sociale. Vecchie storie come la giustizia privata e il razzismo negli stati del Sud forniscono sempre qualche spunto di riflessione, anche quando le vicende sfociano spesso nella spettacolarizzazione irrealistica (fra roghi, guerriglie e rapimenti). Un cast di grandi nomi regge bene lo show, anche quando i personaggi sono scritti un po' genericamente (i villain razzisti, gli aiutanti di McConaughey). Nel complesso un film che scorre piacevolmente, ma non abbastanza vero da entusiasmare.
MEMORABILE: La vendetta di Jackson in tribunale; La casa di McConaughey data alle fiamme; L'esplicito racconto di McConaughey nell'aringa finale.

Minitina80 16/11/20 18:58 - 2976 commenti

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Si potrebbero scrivere decine di tomi su quanto possa essere giusto o meno comportarsi come il Carl Lee di Samuel Jackson e su quanto sia corretto o meno l’esito del processo. Ad ogni modo, Schumacher propina una maratona processuale che non lesina dettagli e consente di vivere sulla pelle, qualche volta in maniera un po’ ruffiana, le varie tappe che porteranno alla sentenza. Cerca, in maniera blanda, di stemperare l’attesa con piccoli intermezzi ininfluenti e limitati ad accenni di possibili tresche. Si poteva economizzare col minutaggio.

Nando 1/09/22 22:34 - 3806 commenti

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Dramma giudiziario che vede un padre a processo per aver trucidato gli stupratori della giovane figlia. Indubbiamente un tema forte che giustifica, forse in modo troppo marcato, la giustizia fai da te. Probabilmente troppo lungo e verboso nella parte finale. Cast altisonante con Jackson sugli scudi discretamente coadiuvato da McConaughey e dalla Bullock. Severo Spacey.

Giùan 13/05/23 10:43 - 4528 commenti

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Emblematico della irredimibile semplificazione a cui spesso si autocondanna un blockbuster quando, pur con le attenuanti generiche del caso, affronta questioni radicalmente complesse. Così Schumacher (come sovente gli accade) parte con le migliori intenzioni (l'incipit è mirabilmente agghiacciante), infilando poi una serie di topiche nel momento del "dibattimento" narrativo (miscasting, lungaggini, obsolescenze, intorcinamenti giustificatori), che non rendono giustizia alla causa del film e al romanzo di Grisham, privandoli di qualsivoglia necessario coinvolgimento emotivo.
MEMORABILE: La testimonianza di Kevin Spacey (ampiamente il migliore).

Enzus79 4/06/23 22:33 - 2864 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo di John Grisham. Giallo giudiziario abbastanza debole. La storia ha dinamiche piuttosto prevedibili se non forzate. Troppe lungaggini. La nota negativa che si evidenzia di più è la componente sentimentale, che fa perdere quel poco di verve che c'è. Matthew McConaughey convincente (meglio però in versione originale). Colonna sonora pomposa.
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