Il maestro e Margherita - Film (1972)

Il maestro e Margherita
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/05/09 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Saintgifts 10/05/09 11:58 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Quando lessi il romanzo di Michail Bulgakov ne rimasi folgorato e pensai subito a come sarebbe stato difficile farne un buon film: non sapevo che lo avevano già fatto. Il film ovviamente mi ha deluso; sbagliate un sacco di cose: scenografia, riduzione, musica (nonostante Morricone), molti attori (si salvano Tognazzi, la deliziosa Farmer e Cuny, perfetto per la parte di "Stana"), la regia. Il film non rende minimamente l'atmosfera tra reale e irreale del romanzo e manca l'importante parte di humour. Impresa ardua, forse da non affrontare nemmeno.
MEMORABILE: Tutte le espressioni in primo piano di Alain Cuny e della Farmer, perfetta Margherita.

Fauno 5/01/12 09:44 - 2208 commenti

I gusti di Fauno

Semplicemente divino... ma cosa aspetta questo diavolo a mimetizzarsi di nuovo e a far fare una figuraccia simile a tutta la nostra classe politica? Cuny nel suo ruolo è grandioso e non mi sorprende, viste le sue prestazione in Uomini contro e La grande scrofa nera, ma i suoi collaboratori son ancora più fenomenali. Tognazzi e la Farmer, sulla carta protagonisti, entrano più in sordina nel vivo del film, ma non per questo deludono, anzi, la scena del corteggiamento di lei a lui mi ha fatto palpitare... Roba di altri tempi, sicuramente da rimpiangere!
MEMORABILE: Uccidetemi o lasciatemi libero, non seppellitemi vivo. "Mi domando chi ne avrebbe bisogno di quella testa con così poche cose dentro".

Myvincent 13/05/12 08:54 - 3726 commenti

I gusti di Myvincent

Dal celebre romanzo incompiuto di Bulgakov un'opera stanca e bolsa, giustificabile in parte dalla difficoltà oggettiva alla resa cinematografica. Tognazzi fa il verso a se stesso e sembra poco convinto, più decontestualizzato che altro, Farmer con le espressioni di sempre. Mentre sopra tutto il Diavolo miete vittime con la sua innegabile fascinazione (anche scenica). Pressoché inutile.

Lythops 23/02/13 20:56 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

Se si prende il film come un'interpretazione o uno spunto dal romanzo originale, il lavoro di Petrovic si può (anche) apprezzare, se non altro per l'interpretazione monumentale di Alain Cuny e Ugo Tognazzi. Si tratta di un film che purtroppo è a metà strada tra impegno e intrattenimento e non sviluppa in modo approfondito temi importanti per cui, alla fine, non lascia il retrogusto che ci si aspetterebbe. Alcune sequenze apprezzabili. Morricone lavora con un solo tema, affidato spesso alla voce di Edda Dell'Orso. Discreta la Farmer.

Modo 10/02/15 15:54 - 948 commenti

I gusti di Modo

Premetto che non ho letto il libro. Film decisamente bizzarro e grottesco. Si alternano trovate splendide e lungaggini talvolta insopportabili. Tognazzi in un ruolo assolutamente serio non scenderà mai a compromessi nel suo lavoro di scrittore, portandosi con sé dolori e disfatte. Sicuramente il suo "slancio" amoroso verso Margherita è d'impatto e coinvolgente. Goffi e fracassoni sono i due aiutanti del Diavolo, visto quest'ultimo come maestro di magia nera. Finale suggestivo. Uno dei pochi film che fatico oggettivamente a valutare. Bella la fotografia.

Faggi 18/05/16 22:27 - 1549 commenti

I gusti di Faggi

È una libera ma riduttiva divagazione sul potente romanzo di Bulgakov. L'impresa di trasposizione filmica era impossibile e Petrovic doveva saperlo (si spera) tentando una via personale. Anche se non mancano delle parti riuscite (specie nella prima parte) il prodotto è insipido e discontinuo; l'umorismo nero è solo abbozzato e il personaggio di Margherita rimane sullo sfondo. Anche la messa in scena convince poco.

Ronax 15/10/16 01:31 - 1247 commenti

I gusti di Ronax

A detta dello sceneggiatore Amedeo Pagani il film rimase sostanzialmente incompiuto a causa del forfait dei produttori e dell'inettitudine del regista. Retroscena a parte e fatta salva la difficoltà probabilmente insormontabile di rendere cinematograficamente l'opera di Bulgakov, la sensazione di incompiutezza si fa quasi imbarazzante soprattutto nell'ultima parte, dove si vede chiaramente che manca del girato e che si è dovuto chiudere frettolosamente alla meno peggio. Tognazzi e Cluny regalano comunque una prova d'attore di tutto rispetto.
MEMORABILE: Il funerale senza testa del presidente dell'"Unione degli scrittori proletari".

Rufus68 29/06/18 18:24 - 3825 commenti

I gusti di Rufus68

È sempre discutibile (a volte ingiusto) mettere in parallelo un capolavoro letterario con l'opera che ne deriva. In tal caso, però, anche a considerare il film per sé stesso si arriva a un giudizio di mediocrità. L'impressione generale è quella della superficialità e il tono fantastico viene derubricato a una polemica contingente verso la burocrazia censoria sovietica. Tognazzi sembra fuori parte, la Farmer è graziosa e spaesata; solo Il diabolico Cuny e i due bizzarri aiutanti volano alto.

Minitina80 14/01/20 18:41 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

Un’opera di non semplice fruizione che necessita di un minimo di contestualizzazione per essere apprezzata e soprattutto digerita. A prescindere dalla lettura del romanzo di Bulgakov, qualcosa si riesce lo stesso a intuire, anche se non nell’immediatezza. Il ruolo del diavolo e il significato che si portano dietro le sue azioni sono il punto cardine in grado di stimolare riflessioni e far capire quale sia il bersaglio. Tuttavia non stiamo parlando di una visione leggera e l’impegno necessario per farlo non è affatto indifferente.

Daniela 29/03/20 03:04 - 12622 commenti

I gusti di Daniela

Nella Russia sotto la cappa della censura sovietica, uno scrittore tenta di portare in scena una piéce incentrata sull'incontro tra Gesù e Ponzio Pilato, con l'aiuto non richiesto del Diavolo... Trasposizione difficile, forse impossibile, di uno dei capolavori letterari del Novecento, questa coo-produzione italo-slava si rivela modesta sotto tutti gli aspetti: regia anonima, fotografia piatta, colonna sonora banale nonostante la firma di Morricone. Tognazzi appare poco convinto, mentre più adatti ai rispettivi ruoli risultano la minuta Farmer e soprattutto Cuny, un Diavolo ironico ed altero.

Pavle Vuisic HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Ancora un passo... e pregherai il tuo dio!Spazio vuotoLocandina Ti ricordi di Dolly Bell?Spazio vuotoLocandina Papà... è in viaggio d'affariSpazio vuotoLocandina Sette a Tebe

Noodles 5/04/21 23:29 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Tratta dal famosissimo romanzo di Michail Bulgakov, è un'opera coraggiosa che però non riesce assolutamente a rendere il libro in maniera efficace, mancando completamente l'aspetto ironico. Inoltre il tocco surreale nella pellicola dà solamente una sensazione di grande confusione e mancanza di vere idee per rendere al meglio il testo. La regia piatta e la fotografia spenta segnano definitivamente il destino di un lavoro insipido che si dimenticherà presto. Ugo Tognazzi svogliato e ai minimi storici. Si salva solo Alain Cluny. Mediocre.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.