Pa-ra-da - Film (2008)

Qualche anno dopo la caduta del regime comunista, il clown da strada Miloud francese di origine algerina si reca a Bucarest dove entra in contatto con bambini che vivono in ambienti degradati che cercherà di recuperare alla vita civile. Tratto da una storia vera, questo film di Marco Pontecorvo si caratterizza per la grande sensibilità dimostrata nell’affrontare il problema dell’emarginazione di parte della gioventù rumena nei primi anni ’90. Il film è commovente ma mai stucchevole grazie anche all’interpretazione molto misurata del cast.

Film ispirato a una storia vera, che sicuramente cattura e commuove lo spettatore. Molto bravi i giovani attori che trasmettono la realtà cruda e difficile della Romania dopo Ceausescu. La clownerie diventa un momento di svago e felicità in mezzo a tanto dolore giovanile riuscendo a strappare un sorriso anche se spesso amaro.

A Bucarest un clown crea una compagnia circense con i ragazzi di strada. Buon film, nonostante la sceneggiatura elementare, grazie alla potenza della sconvolgente realtà descritta e all'appassionante storia vera di ostinazione e successo. Purtroppo, anziché mettersi semplicemente al servizio della storia o trovare le leve di una vera emozione, la regia usa con spreco la camera a spalla, come se ci fosse bisogno di questo per sentirsi sconvolti dalle immagini: inutile concessione modaiola che fortunatamente non rovina troppo la visione.

Recatosi in Romania pochi anni dopo la caduta del regime di Ceausescu, un mimo francese di origini algerine entra in contatto con un gruppo di bambini orfani o scappati di casa che vivono nei sottorranei di Bucarest in condizioni di estremo degrado e sfruttamento... Ispirato alla vita dell'artista di strada Miloud Oukili, un film che riesce ad essere commovente senza patetismi, idealistico senza apparire consolatorio. Nell'adottare un approccio semi-documentaristico, la regia diventa invisibile per lasciare parlare corpi e volti ed il risultato è un'opera non "bella" ma necessaria.

Tratto da una storia vera, il film documenta le conseguenze della caduta del regime ceauseschiano in relazione alla drammatica situazione dei bambini abbandonati a se stessi che l'utopistico slancio del clown Miloud cerca di risollevare. In questi casi è difficile distinguere l'argomento dal modo in cui viene esposto: tanto sconvolgente il primo quanto didascalico e buonista il secondo (fatta salve le buone intenzioni del regista). L'aspetto documentaristico, con le sue tecniche di ripresa, paradossalmente livella il pathos di una realtà poco divulgata e dura da metabolizzare.