Caccia al ragno assassino - Film (2007)

Arrivare a consigliarlo è decisamente eccessivo, ma se si escludono i soliti tempi morti, una certa ripetitività e attori, quasi tutti mediocri, tranne il dottore e il simpatico sergente sempliciotto, bisogna ammettere che, a differenza di altri film del genere, qui almeno c'è una spiegazione alle morti (il rapporto dottore-ragni è molto proficuo) e la presenza del fratello con cappuccio fatto di tele di ragno, con un buco per l'occhio (il volto è deforme) dà quel tocco horrorclownesco che almeno ti fa fare un mezzo sorriso. Ragni, ragnetti e ragnatelone a quintali. Mediocre, ma vedibile.

Tra i più tremendi film che abbia visto recentemente. Avrei dovuto accorgemene nell'istante in cui ho visto la capanna a forma di ragno nel villaggio. Ma mi son detto che, in ogni caso, il film meritava ancora una chance e ho proseguito la visione. Mai mi sono pentito come in questo caso. La sceneggiatura è a dir poco ridicola e sconclusionata come lo sono gli attori, che di gavetta devono farne ancora tanta. Consigliatissimo a chi ama i ragni. Gli altri possono pure guardarsi qualche cosa d'altro.

Ragni di ogni tipo, dimensione e pericolosità. Veri o finti mettono una strana sensazione addosso, anche se non si è schiettamente aracnofobici. Lance Henriksen, invece, li fa salire sul dorso delle mani, quasi li accarezza, li sugge mentre il fratello li venera (e viene a sua volta venerato). Questa la premessa necessaria per affrontare la visione del film di Winsor, improntato a creare repulsione e fastidio, riuscendoci a più riprese (la donna ricoperta di aracnidi ricorda la Feldshuh e le api ne "Il terrore viene dal cielo"). Aficionados.

Ibrido horror-avventuroso con un titolo italiano fuorviante: sebbene di ragni letali se ne vedano a bizzeffe (perlopiù nella forma di tremende animazioni digitali o ridicoli pupazzetti appesi a ragnatele finte), si tratta di semplici "strumenti" nelle mani di un umanissimo villain (il sempre affidabile ma troppo spesso sprecato Henriksen), i cui diabolici piani non sfigurerebbero all'interno di un romanzuccio pulp di terz'ordine. Resta lui, comunque, la sola presenza dignitosa in un filmetto superficiale e irritante, popolato da personaggi piatti e troppo insulso anche per divertire.