Nicola e Rosario raggiungono a Milano il cugino Walter, e cercano di ambientarsi nella metropoli... Walter Chiari si fa in tre per questa parodia assai alla buona di Rocco e i suoi fratelli, sfoderando per l'occasione l'accento "pugliese" ("di Andria") che riaffiorerà talvolta, e facendo quello che può. Niente di che, si sorride per le pur blande prese in giro degli intellettuali ("dei craponi inscì"), da Anselmoni "regista di Grido" a Parolini, "il romanziere che dice tante parolacce".
MEMORABILE: La scena di Chiari con Bonucci "cadavere", e il tabarin coi musicisti vestiti come Kriminal
Delizioso humor variegato di rosa e di nero, vivacissimo gioco degli equivoci, con accenni di satira tutt'altro che bonaria all'ambiente degli intellettuali e dei cinematografari milanesi. Poi, momenti spassosi in stile "week-end con il morto" con cadavere eccellente portato a spasso per la città e persino al night club, dove comunque fa la sua bella figura! Ci sono anche Ave Ninchi e Delle Piane, bravissimi. Veramente gradevole!
MEMORABILE: La silenziosa comicità della scena del risveglio del cadavere all'obitorio.
Walter Annichiarico uno e trino in una commedia degli equivoci in cui la fa da padrone il dialetto andriese ereditato da sua mamma e che il protagonista parla perfettamente. La storia non è certo inedita e la sceneggiatura strappa più di una risata, grazie anche alla vis comica sopraffina di Chiari che riesce a tener distinti i caratteri dei tre fratelli anche nella mimica. Bene Ave Ninchi, Delle Piane e Riccardo Billi che riescono a non essere sopraffatti dal prevedibile one man show del protagonista. Simpatico!
MEMORABILE: La truffa dei panettoni; L'incontro di boxe in cui uno dei fratelli prende il posto di Walter.
Il titolo dal sapore francocicciesco (dirige infatti Girolami questa parodia solo nominale di Rocco e i suoi fratelli) è una delle cose migliori. Chiari, diviso in triplice ruolo, ce la mette tutta ma la sua pur simpatica verve non riesce a tenere tutto il peso del film sulle sue spalle (come riusciva a Gassman ne Il mattatore o come farà il principe in Totò Diabolicus, tanto per fare gli esempi più prossimi). Dispensabile e nulla più.
MEMORABILE: Le trasparenti storpiature dei film di Antonioni e i libri di Pasolini; Il morto portato a passeggio.
Un film nato per la delusione provata da Walter Chiari che sperava di ritrovare Luchino Visconti in Rocco e i suoi fratelli e fu anche provinato ma poi scartato. Walter si fa letteralmente in tre e mantiene un ritmo scatenato per tutta la vicenda, che in realtà non è una parodia del film di Visconti ma una farsa ben supportata da alcuni attori di contorno, soprattutto Ave Ninchi.
Marino Girolami HA DIRETTO ANCHE...
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