Shooting Silvio - Film (2007)

Ragazzo che si ispira a Marlon Brando decide, insieme ad alcuni amici, di uccidere Silvio Berlusconi, reo di aver portato in Italia il consumismo e la vita facile che si vede in tv. Bel film come difficilmente nel nostro bel paese si vede e non ci si può che complimentare con gli ideatori. Mediocre il cast.

Orfano ricco, viziato e annoiato decide di uccidere Berlusconi. I primi 30 minuti sono di una noia mortale; seguono altri 30 minuti inconcludenti, finché il film si incanala su un livello appena accettabile da mediocre ma pretenzioso cinema italiano, fino agli ultimi 5 minuti (il dialogo tra il giovane e Berlusconi) davvero belli. Sospeso tra ambizioni da cinefilia (citazioni sovrabbondanti e trendy), aspirazioni al cinema politico (assente) e racconto generazionale, il film non sbroglia la matassa del pasticcio originario. Evitabile.

Film ambiguo: ci si aspetta di più, quando leggi la trama prima di vederlo. Non c'è dubbio che dalla festa fino a quando il ragazzo decide di uccidere il premier annoi, inoltre i personaggi sono tutti un po' mediocri. La storia poteva essere più interessante e portata meglio sullo schermo. Comunque non è da disprezzare del tutto, almeno la parte tecnica del film.

Anche se il film non sembra intraprendere una strada politica, si percepiscono i malumori che non solo Berlusconi, ma tutta la politica provoca nei giovani di oggi. La lotta di un uomo che non si sente libero e quindi si sfoga sul "regime" che il presidente del consiglio ha "imposto" alla nazione. Inoltre sembra evidenziarsi quella voglia di rivoluzione che manca nella maggior parte della gente (che accetta quel che gli viene dato). Qui si distinguono gli adulti dai giovani, che sentono mancare quel sentimento vissuto molti anni prima.

Un film davvero particolare con uno stile a mio avviso forzatamente ricercato come si volesse stupire, come se a volte il regista rifiutasse semplicità e sobrietà. La recitazione è mediocre. Il soggetto sfrutta la popolarità (nel bene e nel male) che in quel periodo aveva Silvio Berlusconi. La scelta è furbescamente azzeccata. Ora con questo non voglio condannare totalmente il film, ma bisogna prenderlo per quello che è: un'opera girata da un semi-esordiente che offre anche qualche scena azzardata e simpatica.