Che - L'argentino - Film (2008)

Che - L'argentino
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Titolo originale: Che:part one
Anno: 2008
Genere: biografico (colore)
Note: Aka "Che l'argentino". Tratto dai diari della rivoluzione cubana di Ernesto Guevara. La seconda parte si intitola "Che - Guerriglia".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/04/09 DAL BENEMERITO MATALO!
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Matalo! 14/04/09 00:03 - 1378 commenti

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Ecco che Soderbergh, da bravo americano di sinistra, realizza, assieme a Del Toro, il progetto sulla vita rivoluzionaria del Che. Lontano dai precedenti prodotti americani e italiani, si attiene alle cronache con un protagonista "mimetico". Il risultato non avvince e nonostante i presupposti di "serietà" ottiene un film poco appassionante. Il bianco e nero per la conferenza all'ONU, per dovere di cronaca; il colore per l'azione. Un film d'avventure, infine, poco coinvolgente. Aridatece Vamos a matar companeros!

Ilfigo 16/04/09 16:50 - 75 commenti

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Bellissimo film. Non si poteva chiedere di più. Soderbergh si è addentrato in un'impresa: la storia del Che. C'è riuscito: la storia non appesantisce (almeno per chi conosce le vicende dell'argentino). Per non parlare di Del Toro che si presenta all'altezza della situazione, sicuramente al suo miglior film. Ottima la fotografia. Una pena il doppiaggio.

Puppigallo 18/04/09 01:01 - 5279 commenti

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Piuttosto pesante, arrancante, soprattutto nella prima metà, nonostante la convincente interpretazione di Del Toro (un Che asmatico, medico e guerrigliero). La scena si sposta dagli USA, con le interviste e gli interventi all'ONU, a Cuba, durante la rivoluzione e la guerriglia nella boscaglia. Non so se sia una ricostruzione plausibile, a causa della mia discreta ignoranza storica; e così mi limito a giudicare ciò che ho visto. E se è pur vero che la prima metà mi ha appunto un po' annoiato, dall'arrivo a Santa Clara in poi, la pellicola ha però ripreso quota, diventando apprezzabile.
MEMORABILE: Un guerrigliero deve buttare giù i muri di cinque case con un martellone per poter arrivare di nascosto in una chiesa, considerata un punto strategico

Puma 29/04/09 12:24 - 8 commenti

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Sono un appassionato della storia e della vita del Che e ho letto più di venti libri sull'argomento. Non esiste sceneggiatura ma solo storia biografica (scelta che avrei fatto anche io): non fa vedere niente di nuovo e non permette nessun tipo di interpretazione allo spettatore che non conosce l'argomento. Guarderò anche il secondo "Che guerrilla" perché sono affezionato alla figura del comandante e lì tireremo le somme. Per ora sono un po' deluso. Estremamente somigliante Benicio Del Toro.
MEMORABILE: PATRIA O MORTE... ormai è un inno.

Cif 4/05/09 16:40 - 272 commenti

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Film autobiografico assai aderente alla storia ed alla vita del Che. Nessuno spazio lasciato alla retorica e nessun compromesso hollywoodiano. Guevara viene offerto al pubblico così com'era, un combattente con l'asma, di grande umanità latina, con un coraggio tale da rasentare la pazzia o l'incoscienza. Il merito della pellicola sta nel rifuggire da qualsiasi strumentalizzazione controrivoluzionaria. Il Che è un rivoluzionario marxista che fa la rivoluzione. E basta. Bellissimi gli scenari naturali e le città cubane. Tre palle e 1/2.
MEMORABILE: Molto bravo Del Toro, che offre il giusto magnetismo per incarnare il mito. Bravo anche Bichir/Fidel Castro (peccato per la scelta del doppiatore).

Xamini 7/05/09 22:10 - 1253 commenti

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Curioso approccio di Soderbergh a un figura storica in genere colorata di epica e romanticismo sino ai limiti del culto. Qui non c'è emozione. Non c'è alcun additivo romanzato. Si riconosce a stento qualche inquadratura da maglietta. Questo è un ritratto, un documento, il più asciutto possibile, quindi, per quanto possibile, libero da giudizi. E questo è anche il film presupposto per la comprensione del secondo. È questo il suo senso; nondimeno (e nonostante un Del Toro che lo sente sino in fondo) l'assenza di una vera e propria sceneggiatura e di qualche slancio emotivo sulla falsariga, ad esempio, de I diari della motocicletta, lo rende in diverse circostanze noioso.
MEMORABILE: Le inquadrature iniziali; il modo in cui intervista e discorso all'ONU fanno da sottofondo musicale all'azione.

Galbo 3/10/09 05:59 - 12399 commenti

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Prima parte di una biografia di Guevara che il regista Soderbergh affronta in maniera estremanente personale, sciegliendo un approccio che prevede continui salti temporali. L'effetto è spiazzante ma nel contempo affascinante e interessante perchè elimina i tempi morti del racconto biografico classico per entrare dentro la storia in maniera totale. Molto riuscita la caratterizzazione ambientale. Ottima l'interpretazione di Del Toro.

Capannelle 13/10/09 15:26 - 4412 commenti

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Ordinato film di Soderbergh, nel senso che il regista americano si limita a curare l'aspetto biografico della vita del Che senza drammatizzare, senza mitizzare troppo. Risultato: qualche spunto interessante (il b/n e gli incontri tra il Che e la giornalista, l'asma, le adunate dei guerriglieri), belle location, ma nel complesso poca linfa vitale. Varrà la pena guardarsi il secondo?

Ilcassiere 3/01/10 17:01 - 284 commenti

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Prima parte della storia di Che Guevara, dall'incontro con Castro in Messico fino ai primi anni di governo rivoluzionario a Cuba, ben diretta da Soderbergh ed interpretata magistralmente da Benicio del Toro. La storia, per niente romanzata, è narrata con continui salti nel tempo e descrive con grande realismo i fatti avvenuti a Cuba durante la rivoluzione e nei primi anni di governo Castro. Il Che viene dipinto così com'era: un medico divenuto rivoluzionario per amore della libertà e della giustizia sociale, un uomo puro e coerente.
MEMORABILE: Chi non lotta per le propie idee o è un uomo che vale poco oppure sono le sue idee che valgono poco.

Piero68 17/05/10 09:17 - 2958 commenti

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Soderbergh sempre fedele a se stesso ed alla sua regia. Scene corte e montaggio frenetico. Se questo serve a tenere su il ritmo nelle parti più dialogate, alla lunga stanca ma soprattutto va tutto a scapito della trama che con i continui salti di immagini e location diventa ardua da seguire. A me è sembrato troppo decontestualizzato per cui alla fine le vere ragioni politiche e storiche non vengono a galla. Più che una biografia sembra un normale film di guerra. Buona comunque la prova di Del Toro e fotografia decisamente apprezzabile.

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Hackett 27/02/10 12:27 - 1867 commenti

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La migliore delle due parti in cui si è ricostruita l’epopea di Ernesto Guevara per mano dell’imprevedibile Soderbergh. Questo primo film copre l’arco di tempo che va dal primo assalto a Cuba alla conquista del potere da parte di Castro e company. La narrazione alterna momenti statici ad ottime scene di combattimento, con una regia attenta che a tratti (in stile Traffic) vuole dare uno stampo documentaristico. Ottima la scelta degli attori, oltre all’eccellente Del Toro.

Domino86 5/05/10 16:25 - 607 commenti

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La prima parte dell'opera completa sulla storia di Ernesto Che Guevara, di Soderbergh, è un film molto bello che ha richiesto, infatti, tanto lavoro. Più che buona la scelta di alternare il Che/leader in pieno combattimento e il Che/stella nascente tra le luci e i riflettori. Degna di nota l'interpretazione di Benicio Del Toro.
MEMORABILE: Chi lotta può perdere... chi non lotta ha già perso!

Enzus79 11/06/10 14:41 - 2901 commenti

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Di solito quando gli americani fanno dei film su biografie di personaggi importanti, difficilmente sbagliano. Soderbergh ne è la prova. La rivoluzione che porta alla presa di L'Avana la reputo tutt'altro che bruttao noiosa. Del Toro è ottimo nel ruolo (senza doppiaggio).

Giacomovie 9/11/10 17:27 - 1398 commenti

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In questa prima parte del doppio lavoro di Soderbergh si nota molto impegno nel presentare con fedeltà storica la vita di uno dei più famosi rivoluzionari della storia. L'obiettivo è centrato, Del Toro rende il personaggio del "Che" altamente credibile e le riprese dalla particolare prospettiva fanno sentire lo spettatore nel vivo della scena. Ma la forza del film si esaurisce nell'insieme formale ben scritturato di riflessioni politiche e teorie sulle azioni militari. Come documento biografico è perfetto, come film non trasmette emozioni. **!

Cotola 2/01/11 23:48 - 9052 commenti

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A mio modesto avviso, il miglior Soderbergh di sempre. Non "cazzaro" o "fighetto", come tante volte in passato, ma finalmente maturo e, cosa sommamente meritovele visto il "tema" affrontato, estremamente sobrio e rigoroso. Gran merito gli va tributato per il modo "realistico" e non poetico o enfatico con cui approccia al personaggio del Che da cui non si lascia fagocitare e le cui parole, rischio facile da correre, non riempie di enfasi e retorica. Buona la regia e, al solito, la fotografia molto curata e stilizzata. Ottima prova di Del Toro.

Redeyes 15/03/11 08:09 - 2449 commenti

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Della lunghezza dei famosi discorsi fiume di Fidel, questa pellicola affatica lo spettatore e non poco. Niente da dire sul bravissimo Del Toro (somiglianza a parte) e sulla fotografia, a tratti eccellente, ma sembra più un documentario, pur con attori, che un film. L'ho trovato un po' troppo patinato e a metà strada tra la fedele rappresentazione della grandezza del pensiero Guevarista e la Rivolucion vera e propria, finendo per non evidenziare né l'una né l'altra. Sodenberghiano!

Mark 20/04/11 23:42 - 264 commenti

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La ricostruzione, il cast, l'attore principale... tutto è da manuale, impeccabile; basti pensare a piccoli dettagli (come l'atteggiamento magniloquenete e sbracciato del Castro cinematografico reso alla grande). Tuttavia a dettare la narrazione è il canone del flashback e questo indubbiamente la penalizza, nel senso che uno svolgimento più intestino ma soprattutto più progressivo avrebbe garantito una resa maggiore. Non pochi passaggi infatti sono affrontati con frenetica tendenza a concludere.

Ryo 3/03/12 02:17 - 2169 commenti

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Degna trasposizione della vita di Che Guevara. Ottima la ricostruzione, aiutata anche dai diari dell'argentino. Ci viene mostrata l'ascesa dal nulla a importantissimo rivoluzionario. Scenari che rendono al meglio il contesto storico e il percorso del piccolo esercito di ribelli, che si muovono in mezzo alle foreste, sporchi, con soste in baracche improvvisate e capanne in disuso. Importante visione. A cavallo tra film e documentario

Cloack 77 30/08/12 14:36 - 547 commenti

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In questa prima parte, con oggetto la rivoluzione cubana del "Comandante", il regista si sottrae, scompare, riprende gli avvenimenti neanche fossimo in un documentario, ponendosi dalla parte dei rivoluzionari, seguendoli, apprezzando le loro teorie e i loro ideali; purtroppo la linea non è mantenuta fino alla fine, le immagini in bianco e nero dell'intervento all'ONU, sanno molto di celebrazione estetica, inutile e fuori luogo, data l'importanza del "messaggio".

Magi94 10/07/17 19:15 - 954 commenti

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Ha il merito di ricostruire bene la storia della rivoluzione cubana seguendo le mosse di Che Guevara dal suo primo incontro con Castro fino alla vittoria. Il problema è che i personaggi sono macchiette senza il minimo spessore, talvolta ridicoli, con allenamenti nella giungla in cui sembra di vedere Guevara fare il sergente buono dei marines, o con Cienfuegos che assomiglia più a un vitellone hippy da spiaggia che a un rivoluzionario. Buone comunque le scene d'azione, ma niente a che vedere con l'ottimo I diari della motocicletta.

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Pigro 21/11/20 11:31 - 9672 commenti

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Sbagliato cercare in questo film il racconto della rivoluzione cubana o una narrazione che ricucia il filo della storia e delle sue ragioni. Unico vero oggetto è Guevara, la sua personalità e le sue azioni, in due momenti cruciali visti in alternanza e con stili differenti come a rimarcarne il gap: la guerriglia e il discorso all’Onu. Il racconto fatto per frammenti, aneddoti e citazioni, chiari di per sé ma avulsi dal contesto, è funzionale alla costruzione di un poema epico sull’uomo-eroe, ma la regia è inadeguata e la noia dilaga col senso di inutilità.

Thedude94 10/10/21 20:29 - 1097 commenti

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Prima parte di un film dedicato al comandante Guevara, diretto ottimamente da Soderbergh, il quale con molta eleganza e grazie ad una sceneggiatura ben scritta mette in scena una parte della sua vita facendola raccontare in una sorta di finta intervista allo stesso protagonista. Oltre a quest'ottima idea, da segnalare c'è una delle migliori interpretazioni di Del Toro, circondato da un eccellente cast. Le scene d'azione sono ricche di suspense, ben realizzate e la fotografia in alcuni punti è folgorante. Da vedere assolutamente, per chi è interessato alla storia di Cuba.

Giùan 7/08/22 15:44 - 4562 commenti

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Originale pur se opinabile ritratto in immagini del Che con cui Soderbergh irrora l'icona quanto più ne prosciuga l'aura di romantica mitizzazione. Così lo stile narrativo piano (scosso sintatticamente dai reiterati "forward" del viaggio newyorkese all'ONU), come la regia in levare, valorizzano sia la solitudine spirituale dello "straniero" sia l'empatia rivoluzionaria che troverà nell'avventura cubana la sua incredibile realizzazione grazie al compendio di strategia, tattica (Fidel) e azione (Che). Del Toro perfetta sintesi di queste chiavi interpretative. Dalla superficie profonda.

Bubobubo 3/10/22 01:35 - 1847 commenti

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Parte prima: per aspera ad astra. Il sogno di una rivoluzione antiimperialista dal basso, le lotte dure e indefesse per concretizzarla, lo spettro dell'istituzionalizzazione della spinta popolare nella delicata transizione fra interesse nazionale e ambizioni internazionaliste: Soderbergh cattura l'irripetibile utopia cubana zoomando su due prospettive complementari del suo leader spirituale, quella del pragmatismo sul campo (l'inarrestabile marcia verso il rovesciamento del regime militare) e dell'infuocata retorica di palazzo (il discorso all'ONU). Lirico, ma già gravido di presagi.

Anthonyvm 17/04/23 17:00 - 5702 commenti

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C'è molto da lodare nel monumentale biopic bellico di Soderbergh, dall'ottimo livello di ricostruzione storica alle prove del cast (con un Del Toro indubbiamente in parte), nonché la saggia decisione del regista di evitare la facile mitizzazione del personaggio attenendosi a una rappresentazione il più possibile oggettiva degli eventi. Proprio la freddezza della narrazione si rivela già dalle prime scene uno scoglio non ignorabile sul fronte del mero coinvolgimento spettatoriale, il che, unito a un poco proficuo uso di flashback e salti temporali, finisce per appesantire la visione.
MEMORABILE: I frequenti attacchi di asma di Guevara; La tranche dell'intervista americana in bianco e nero; L'equivoco sulla parola "ventriloquo"; La vittoria.
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