Louise - Michel - Film (2008)

Louise - Michel
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Louise - Michel
Anno: 2008
Genere: commedia (colore)
Note: Vince il premio speciale della giuria per l'originalità al Sundance Film Festival e il premio della giuria per la miglior sceneggiatura al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Louise vive e lavora in Piccardia, una regione francese che sta tra Parigi e il Belgio. Parla poco, non sa leggere e quando viene lasciata a casa con le colleghe dal padrone (in crisi finanziaria) decide con loro di pagare un killer professionista per far fuori quest'ultimo. Michel è uno spiantato e come killer non è esattamente il massimo, ma per un lavoro tanto sporco le donne licenziate si affidano ciecamente a Louise e lei ha appunto scelto Michel. Ma l'obiettivo è sfuggente e gli inconvenienti sono all'ordine del giorno. L’intenzione è quella di girare un film borderline almeno quanto i suoi protagonisti, ricercando l'effetto grottesco attraverso...Leggi tutto la messa in scena di vicende ai limiti del ridicolo. Non c'è però mai la risata liberatoria, perché l’amarezza di fondo non lo concede e anche perché non si vuole spingere troppo sul pedale della comicità. Certo, molte situazioni paradossali possono muovere al sorriso, ma la patina autoriale smorza quasi sempre i toni e rallenta i ritmi. Ciononostante i buoni momenti ci sono, il rapporto che si instaura tra i due offre più di un motivo di divertimento e si riesce ad apprezzare lo spirito “diverso” con cui è girato il film. La sceneggiatura è ben studiata, i dialoghi anche, i personaggi che intervengono sono quasi tutti disegnati con arguzia e la necessaria dose di humour (memorabile il tizio ossessionato dall’11 settembre che si costruisce in casa le torri gemelle in casa spedendogli gli aerei contro), eppure la noia fa spesso capolino.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/09 DAL BENEMERITO XAMINI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/10/09
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Xamini 5/04/09 16:41 - 1252 commenti

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Black comedy senza un filo di zucchero. Louise Michel è un'anarchica francese vissuta nell'800, molto attiva sul piano della difesa dei diritti delle donne. Louise e Michel sono due poveracci dei giorni nostri, dalla sessualità non chiara; l'una alla ricerca di un killer per vendicare l'"uccisione" del proprio posto di lavoro, l'altro il designato. De Kervern e Delépine orchestrano attori (grandiosi i protagonisti) e non attori (le operaie) in un guazzabuglio di lampi di genio, che iniziano dalla maestria con cui i personaggi stessi sono costruiti. Contro ogni politically correct, il film è una risata amara, sardonica, che lambisce diverse mete; secco, surreale, francese fino al midollo. Una perla (nera).
MEMORABILE: Tanti tocchi di classe: tra gli altri la finezza della loro presentazione che fa il verso al titolo, che a sua volta fa il verso... Poi tutto il film.

Mascherato 6/04/09 13:21 - 583 commenti

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Louise Michel fu un'anarchica francese che lottò per migliorare le condizioni degli operai e delle donne in particolare (parità di salario a parità di mansione, tra le altre cose). Louise-Michel è l'anarchica opera terza di due belgi, Benoît Delépine e Gustave de Kervern, occasione per scherzare scorrettamente su tutto: eutanasia, lavoro, immigrazione, adozioni internazionali. Si ride molto anche dopo i titoli di coda. Ma, alla fine, resta un'amara sensazione. Una pellicola che pare scritta dai Dardenne durante una cena con Loach bagnata da birra scandinava portata da Kaurismaki.

Rebis 30/04/09 13:53 - 2337 commenti

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L’umorismo di Délpine e De Kerven è più convenzionale e greve di quanto non appaia; la bizzarria dovrebbe scaturire dallo scenario di diffuso degrado e livore umano in cui i personaggi vengono astutamente collocati e al quale però non appartengono realmente: vi galleggiano ad una distanza che non produce né ilarità né dolore. Segno, questo, di manierismo e disonestà intellettuale. La “complicazione di genere” (sessuale) è un'iperbole posticcia. Due buone sequenze (la malata terminale e la nonchalance del massacro) non fanno un film. Sovrastimato.

Puppigallo 16/05/09 00:19 - 5274 commenti

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Film spiazzante. Riesce a farti ridere persino coi malati terminali (umorismo e cinismo si mescolano bene, dando vita a un qualcosa di sicuramente originale). E poi ci sono i due protagonisti, dalla sessualità più che confusa e dalle menti decisamente disturbate. Anche l'ingegnere non scherza (con la sua teoria dell'11 settembre. Ha due modellini delle torri gemelle e ci schianta contro aeroplani di plastica). Qualche colpo va a vuoto e il tocco francese si sente, anche se poco, fortunatamente. Ma molte situazioni sono assurdamente divertenti (l'agriturismo; In villa). Notevole e singolare.
MEMORABILE: Michel: "Ho dovuto uccidere un uomo colpendolo col mio perone fuoriuscito dalla gamba ferita; e a quel tempo non sapevo neanche che ricresceva".

Brainiac 5/07/09 17:23 - 1083 commenti

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Al pari dei Blockbuster americani, il-piccolo-film-indipendente-europeo (surreale, cinico, grottesco ma a suo modo stereotipato, socialista, dalla parte giusta della barricata) mi ha proprio rotto. Ad esasperarmi non è l'assunto (i diritti, l'essere non omologati) che sposo in pieno nella vita di tutti i giorni, ma il modo in cui lo si tratta, relegando uno spunto interessante nel recinto inattacabile del celebrato-piccolo-film-indipendente-europeo (surreale, cinico.. eccetera..), ambito ampiamente portato all'usura già dopo i primi tre film di Ken Loach.

Giacomovie 8/07/09 14:21 - 1398 commenti

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Il film-rivelazione della mostra cinematografica di Roma 2008 per me ha solo la particolarità della sua ben studiata costruzione sgangherata. Il soggetto si prende gioco della crisi del mondo socio-economico di oggi e lo fa puntando sul lato grottesco, che risulta spesso originale ma a volte forzato e che rimane inoltre l'unico punto di appoggio dell'intero film. Surreali sono sia la sequenza di apertura che la sorpresina finale, ma il corpo della pellicola lascia un certo senso di leggerezza, anche se intelligente. **1/2

Capannelle 13/07/09 09:51 - 4411 commenti

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I proletari insorgono e non fanno sconti a nessuno. Film altamente surreale e, aggiungo, pompato dalla critica che ci innesta ogni sorta di speculazioni che desidera ve(n)dere. Nella prima ora di proiezione, a parte qualche buona trovata (vedi l'agriturismo), la tentazione di bocciarlo è forte. I due protagonisti, infatti, sono volutamente fuori di testa ma dopo un po' stancano, specie il killer imbranato e l'aiutante. Quando inizia il piano omicida, tra sicari inaspettati e bondiani colpi di scena, si inizia a ridere sul serio. Perla taroccata.

Cotola 27/07/09 23:47 - 9043 commenti

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Spiazzante e surreale commedia nera di marca francese che alterna momenti decisamente riusciti ad altri più bassi. L'idea di partenza era molto interessante ma il suo svolgimento non sempre colpisce nel segno. Molto divertente la figura del killer pallonaro che le spara grosse e crudele e simpaticamente nera l'idea che ha per non compiere personalmente il lavoro. Il ritmo non molto elevato potrebbe indurre qualcuno a più di una critica.

Daniela 11/10/09 10:51 - 12662 commenti

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Titolo programmatico, contenuto bizzarro per un film non del tutto riuscito ma originale e a tratti irresistibile. Fra i vari modi per impiegare la (magra) liquidazione, quello di assoldare un killer cialtrone per far fuori il capo può sembrare il più sensato... il problema è individuare chi sia veramente il responsabile dello smantellamento dell'azienda. Ha inizio così un pellegrinaggio demenziale di una "strana coppia" di sessualità incerta. Il ritmo a volte si inceppa ma certe trovate restano impresse. Finale un po' troppo conciliante.
MEMORABILE: Il prologo al crematorio - il buco della serratura portatile - l'agriturismo biologico

Galbo 5/09/09 06:42 - 12392 commenti

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Particolarissimo film francese a metà tra la commedia surreale e il noir la cui peculiarità è la descrizione di personaggi sempre sopra le righe e quantomai politicamente scorretti. Buona sceneggiatura e regia personale rendono il film molto godibile anche se un po' lento a tratti. Cast impeccabile.

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Ilcassiere 25/01/10 13:26 - 284 commenti

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Chiude una fabbrica tessile e le lavoratrici, senza preavviso, si ritrovano senza lavoro. Con le poche forze a disposizione, decidono di farsi giustizia da sole. Protagonisti di questa storia sono due personaggi dalla sessualità confusa: Louise, una delle lavoratrici, analfabeta e disadattata e Michel, killer cialtrone e sgangherato. Una serie di disavventure al limite del surreale regala qualche sorriso ma sempre con una vena di amarezza di fondo. Grottesco.

Giùan 2/09/11 12:05 - 4559 commenti

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Canonico esempio di portentosa sceneggiatura, capace di aggiornare gli stilemi del muto ai temi della crisi capitalista post industriale, risolta poi in una prospettiva filmica troppo debole. In effetti, impegnati nel lodevole tentativo di prosciugare i movimenti della mdp, per meglio far risaltare il politicamente scorretto, l'ambiguità ironica, l'anarchia insurrezionale del soggetto, così come la presenza scenica dei due protagonisti, gli autori (De Kerven e Delèpine) finiscon per svilire i suoi stessi contenuti. Il messaggio arriva chiaro... ma non forte.

Pigro 15/11/11 08:27 - 9666 commenti

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Un’umanità di freaks, mutanti nel corpo e nella mente. La trasformazione dei processi economici ha comportato una mutazione di tutti gli uomini in mostri, ed eccocela spiattellata davanti quest'umanità in una delirante commedia grottesca (non a caso dedicata all’anarchica Louise Michel) in cui operaie disoccupate decidono di uccidere il padrone, sempre che si trovi... Geniale nel trattare comicamente e irresistibilmente un tema così strategico, il film ha una voluttà nichilista e necrofila da allegoria dei nostri tempi. Divertente e disperato. Da vedere fin oltre i titoli di coda.

Schramm 3/12/11 15:04 - 3495 commenti

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Mentre l'esteta omnicida farnetica di evolversi replicando in scala le prove tecniche di demolizione di due nuove twintowers, attorno gli basculano una moby dick che ha un concetto tutto suo dell'Internazionale Socialista e un impiastro di sicario che pare l'esatto rovescio del Poelvoorde di un tempo, incaricato di sbarazzarsi del sciur padrùn, ma vagli a far cucù in piena globalizzazione. Visto che di veramente democratico e anarchico c'è solo la morte, saran guai grossi. Il problema è che lo sono anche per noi, considerato che il duo belga ha poco chiaro il senso di parole come "equilibrio".

Cloack 77 19/04/12 14:59 - 547 commenti

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Un film feroce, c'è poco altro da dire. Feroce nei confronti di tutti: dei morti; degli operai sempre e comunque sconfitti; dei "padroni" inutili, intercambiabili, sostituibili, ma necessari ed innumerevoli; degli attori, in preda ad un mimetismo che difficilmente permette di scindere persona e personaggio. Unico neo, il momento farneticante dell'attentato alle Torri Gemelle; il film sembra sedersi irrimediabilmente e, nonostante la forza della necessità del racconto, stenta a ripartire.

Paulaster 28/04/17 10:42 - 4419 commenti

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Operaie ingannate dal padrone assoldano un killer per vendicarsi. Sceneggiatura che si basa sulla ricerca del fantomatico capo ma che si dipana in micro scenette dal gusto provocatorio o dallo humor nero. Oltre a ciò viene buttato nel mezzo anche un mix di variazioni sul sesso a dare un ulteriore tocco di grottesco. Il duo funziona a meraviglia sullo sfondo di un ambiente desolato a livello emotivo. Chiusura in linea col l’idea iniziale ma con meno effetto.
MEMORABILE: Nascosti nella stiva insieme ai profughi; La lap dance sul tavolo del bar; Il tip tap nella villa.
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  • Discussione Gugly • 5/04/09 18:16
    Portaborse - 4710 interventi
    Molto interessante come film, spero che passi da queste lande, dove l'unico cinema decente è in fase di chiusura, e l'altro è una multisala con due schermi grandi come il televisore di casa mia....
  • Discussione Xamini • 6/04/09 10:36
    Call center Davinotti - 545 interventi
    Sicuramente è la pellicola più curiosa attualmente in sala. Mi aspetto, però, anche qualche commento sdegnato.
  • Discussione Rebis • 30/04/09 18:04
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    allora mi fascio la testa e preciso che il mio giudizio non esprime sdegno ma delusione...
  • Curiosità Puppigallo • 16/05/09 00:27
    Scrivano - 506 interventi
    Se andate a vederlo, a meno che non vi abbia fatto schifo, resistete per tutti i titoli di coda. Appena finiti, ci sarà ancora una piccola parte con un nuovo "killer" che farà un qualcosa che mi ha fatto parecchio ridere (diciamo che ha un conto in sospeso con una mosca).