Note: Il film è firmato "Albert Moore", pseudonimo di Guido Zurli che, inizialmente designato, lavorò sul set solo all'inizio delle riprese. Vero regista è Mario Bianchi (fonte: Zurli a "Stracult", 10 Agosto 2009), che subentrò a periodi di direzione da parte di Romeo Ciatti (come già detto da Zurli, anni prima, a Marco Giusti) e di Vito Bruschini.
Incredibile film in cui la storia finto impegnata è solo un pretesto per spogliare il più possibile la protagonista. Regia pietosa, attori pure soprattutto una sceneggiatura che non merita di essere chiamata così e che “offre”, si fa per dire, allo spettatore un finale aperto del tutto delirante ed ai limiti del ridicolo. Avranno mica liberato la tigre? Bah…
Non si fatica a capire perché, Zurli, abbia negato la firma in regia, attribuita a Albert Moore. Non è una questione di ipocrita vergogna, essendo questa pellicola palesemente (sin dal titolo) una risposta italiana al Gola profonda (emblema dell'hard emancipato) diretto da Damiano. Va detto che non era banale l'intreccio, narrante di un reporter che -a Parigi- documenta le tralignate azioni di un divo che prima droga, e poi violenta, giovani ragazze; notizia che, il buon senso, impone di non divulgare. E' però la sciatteria d'insieme (quanto imputabile ad una versione CUT?) a restare impressa.
Vicissitudini personali e professionali di una reporter, alla ricerca dell'affermazione nel lavoro e alla soluzione di un problemino di relazione. La trama ricorda alcuni episodi di Emanuelle del povero Massaccesi, ma la distanza tra i prodotti è sostanziale. Il film è fatto male, con poca atmosfera e senza alcuna peculiarità, visto anche lo scarso contenuto erotico, forse dovuto alla mano pesante della censura, almeno nella versione visionata (molte le scene interrotte o solo accennate). Dovrebbe esserci un dvd tedesco con la pellicola senza tagli.
Filmaccio erotico assolutamente povero di idee e realizzato in maniera dozzinale. Ajita Wilson protagonista non funziona, così come non funziona il resto del cast e l'unica vera attrattiva del film rimangono le scene di sesso (a tratti piuttosto spinte) e una discreta dose di morbosità verso la fine (ma nella versione italiana circolante non è rimasto quasi nulla di tutto ciò). Gli appassionati possono buttare un occhio sulla versione spinta del film, gli altri lascino pure stare.
Bruttissima produzione italiana ambientata in Francia che vede la poco attraente Ajita Wilson fare la Emmanuelle nera della situazione contro un gruppo di depravati e viziosi signori. Davvero ridicolo e imbarazzante, specie quando la nostra eroina viene colta dalla voglia di fare l'amore. Nella media dei film di questo regista, quindi scarso.
Premetto che la versione vista non è un hard. L'intera operazione, però, avrebbe potuto avere senso solo se confezionata per le luci rosse; per il resto, infatti, si è vicinissimi al grado zero dell'espressività. Può un film essere salvato dal monopallino grazie a musiche passabili, qualche inquadratura indovinata, l'introduzione (verso il finale, nel cinema) di scene tratte da un curioso film orientale e un epilogo da horror mancato? Può darsi. Qui i dialoghi terribili (sorvolando su altre storture) ne decretano la condanna definitiva.
Ad uso e consumo di spettatori eterosessuali in fase eccitativa. La pellicola di Bianchi non è altro che del girato accorpato per avere la parvenza di un film. La sceneggiatura è solo un pretesto per spogliare le attrici mentre la protagonista sfoggia un seno da cubista su un corpo di top model. La recitazione può definirsi in questo caso un optional. La settima arte non abita qui!
Il travagliato film di Bianchi fallisce sotto ogni aspetto; se la parte erotica (almeno nella soft version) è composta da qualche nudo e poche scenette per nulla esplicite, il resto è una noiosissima storia di prostituzione minorile e corruzione piena di dialoghi tirati per le lunghe e di crisi psicologiche della protagonista, per tacere sul finale misterioso della versione "cut", del tutto senza senso (non molto meglio comunque quello integrale).
Cronista di colore è in cerca di prove scottanti di festini di gruppo della borghesia parigina. Sebbene ci sia un esile filo conduttore con relative sottotrame (tradimenti, rimandi all’infanzia violata, denuncia sociale), ogni scena è un pretesto per spogliare la protagonista e poco più. Montaggio tagliato delle scene più hot, dialoghi imbarazzanti e musichette da film giallo per arrivare a un finale a sorpresa manco entrasse la bambola assassina di Dario Argento.
MEMORABILE: Le improvvise voglie di sesso dovute all’ascolto di una canzone particolare; L’omicidio del padre; Il marinaio conosciuto in discoteca.
Sicuramente Bianchi voleva creare un erotico sulla scia dei (ben più riusciti) film massaccesiani con protagonista (Emanuelle) la bella giornalista disinibita, ma il risultato è disastroso. In questo caso la giornalista (stavolta di nome Claudine) viene interpretata dalla Wilson (che in fatto di inespressività supera persino la Gemser), la recitazione è ai minimi storici, trash e mediocrità straripano come non mai. Da non credere!
Film di difficile valutazione, sia per la varietà di versioni editate molto diverse fra di loro, sia soprattutto per la sostanziale assurdità del tutto: un porno senza vero porno, anche nella versione più hot, e soprattutto senza capo né coda, con una sceneggiatura praticamente inesistente popolata di personaggi insensati. La Wilson cerca di fare il verso alla Gemser, ma non ha né il suo fisico né il suo indubbio charme e dietro la macchina da presa non c'è il consumato mestiere di Massaccesi, ma il meno abile Mario Bianchi pudicamente nascosto dietro uno pseudonimo.
MEMORABILE: La musica che fa scattare gli attacchi di ninfomania della Wilson; L'attore pervertito interpretato da Staccioli che si chiama Depardieu.
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In realtà era già uscito per la Mosaico media(nel 2006). Non ho ancora visto il film, ma sul retro del dvd è riportata la durata di 83 minuti, con il visto censura del 30/11/1976.
HomevideoXtron • 20/06/12 16:59 Servizio caffè - 2151 interventi
Il dvd Mosaico(quello uscito nel 2011) ha una durata di 1h25m03s
Il nuovo dvd Mosaico, rispetto al vecchio master della Emi, corrisponde alla cosiddetta versione "hard" (che di hard non ha moltissimo, in realtà).
E' comunque una versione non integrale perchè termina con il tentato suicidio della Wilson e manca tutta la parte successiva con lei e il fidanzato in ospedale.
In pratica, nel nuovo dvd Mosaico sembra che la Wilson muoia...
Verso il finale c'è una sequenza in un cinema dove viene proiettato un film orientale: si vedono dei motociclisti dediti alla violenza (trascinano una donna legata a una moto ecc.).
Se qualcuno sa di che film si tratta potrebbe essere una curiosità da inserire.
Sempre che il film esista. Non sono riuscito a capire.
DiscussioneZender • 29/10/17 18:43 Capo scrivano - 47802 interventi
Esatto, va trovato. Una cosa però: se mi chiami sempre le foto uno, due eccetera è come non metter niente. Mi spiego meglio: i nomi devono essere sempre diversi o mi si sovrappongono. Quindi magari metti (la prossima volta, ovvio, non adesso) golaprof1, golaprof2.... Se metti il titolo o una frase che lo identifichi non si sovrappongono, se li chiami con nomi comuni tipo uno, due, casa, villa son fregato :) Grazie.