L'ESTATE FRANCESE IN NERO
Nulla di trascendentale, ma divertente, godibile e con una tensione sempre costante che regge per tutto il film.
Dupeyron adotta una regia da "psycho thriller" americano, con ammiccamenti a certe tematiche cronenberghiane, e omaggi ad alcuni titoli cult del genere (penso al
Nightmare scavoliniano, a
Grano rosso sangue e alle battute finali sotto la pioggia di un
Venerdi 13) sino all'automobile radiocomandata che cade dalle scale buie della cantina in modo fac simile a
Quella villa accanto al cimitero.
Pur se immerso in una fotografia piuttosto slavata, il film parte come una specie di
Brainstorm, poi diviene un grottesco e folle calderone di menti scambiate all'interno dei corpi e il gioco alla
Tocco del male diventa quasi irresistibile con uno strabordante Depardieu con la testa del serial killer, che vede donne pugnalate a sangue in flashback, dà di matto a giocare a flipper, cerca di comportarsi nel "migliore dei modi" con la sua famiglia, va in giro con coltellacci a martoriare giovani fanciulle (di culto la sua aggressione da perfetto maniaco a Natalia Wörner nel suo appartamento) e nel finale (che sembra la versione horror di
ViceVersa) lo si vede frignare come un bambinone mal cresciuto (se si vedrà il film si capirà il perchè).
Bellissimo l'incipt, che si ricollega al finale, con sapori e reminiscenze al cinema dei ragazzini assassini, con il piccolo Lèonard coltellaccio alla mano che si dirige nella camera da letto della mamma (e che mamma!La sensualissima Nathalie Baye) in una notte di tregenda ,ed e jeux de massacre...Con echi del
Bobby di Dan Curtis.
Il finale sanguinoso e piuttosto cattivello e la ciliegina sulla torta di questo piacevole "psycho thriller", che mischia la fantascienza spicciola e un irresistibile giro di situazioni ora comiche, ora terrifiche, grazie alle personalità scambiate. Carina anche l'idea del tumore dietro all'orecchio, e la scena dello scantinato anticipa (involontariamente) l'incipt di
Saw.
L'originalità non e il suo punto forte, ma lo spettacolo regge alla grande. Molto più divertente di altri titoli più blasonati.