Femmine in fuga - Film (1984)

Angela (Suzane Carvalho) s'intromette, come prigioniera, in un carcere nel disperato tentativo di aiutare il fratello, ivi recluso. Ma l'esperienza si rivela inaspettatamente drammatica, perché all'interno del penitenziario regna un clima di terrore, instillato dalla furia dei secondini. Tardivo esemplare di W.I.P. italiano, girato da Tarantini in (e con cast locale) Brasile, terra particolarmente amata dal regista. Pur se spacciato come seguito dei più truci esemplari precedenti (Women's Penitentiary 5 è un aka estero) predilige il clima avventuroso a quello erotico, macabro e horror.

Orrido WIP girato dal nostro Michele Massimo Tarantini, già valido regista di commedie sexy, che finì purtroppo a dirigere filmacci come questo. A parte il bel fisico della Carvalho, c'è davvero poco, o niente, da salvare. Ridicola l'attrice mulatta (che mi pare appaia nell'altra schifezza Nudo e selvaggio) che vorrebbe imitare la Grier. Zero.                               

L'ambientazione sudamericana e parte del cast in comune fanno pensare che sia stato girato back-to-back col coevo Nudo e selvaggio; comunque sia, se quello era un'entrata tardiva nel filone cannibal questo lo è in quello WIP, con elementi che mischiano lo stile italiano (la violenza, pur non eccessiva, il sadismo carcerario) e quello americano/filippino (la parte avventurosa nella giungla). Tarantini è bravo a tenere alto il ritmo e la fuga a metà film permette maggiore azione; i mezzi sono però pochi e qualche scivolone nel trash è inevitabile, oltre a un profondo senso di déjà vu.