Le batteur du boléro - Corto (1992)

Il batterista del Bolero come eroe moderno. Costretto per 20 minuti (anche se qui viene suonata una riduzione) a tenere lo stesso identico ritmo sul rullante. E quindi ecco partire il concerto, gira una pellicola da 35mm (è tanto...), un veloce movimento di camera ed eccoci a fissare quest'uomo, le cui doti sono esaltate da ironici sottotitoli; il suo sguardo non è dei più felici e la camera non si stacca mai da lui. Divertente.

Ma come gli è venuto in mente di girare un film così? Si tratta di un'inquadratura praticamente fissa sul volto del batterista di un'orchestra che suona il Bolero di Ravel. Tutto qui. Lo vediamo sbuffare, guardarsi intorno, fare smorfie, indispettirsi quando subentrano i timpani che soverchiano il suo piccolo tamburo, mentre si sente osservato da noi. Assolutamente esilarante nonostante non ci sia alcunché di palesemente comico, ma solo l'insistenza su un piccolo eroe sfigato dalle espressioni strepitose.

Divertissement di Leconte in unico piano sequenza di circa 8 minuti. Esplorazione dei pensieri palesati dalle espressioni del batterista, la cui funzione è sovrastata dagli altri strumenti. Per cui sbuffa, s'annoia, si sente infastidito dai colleghi che producono suoni che lo sovrastano. Il finale è vissuto come una liberazione. Originale, simpatico. **½