Vago remake di LA BANDERA di Jean Duvivier (1935) con Jean Gabin, questo MARCH OR DIE è una grossa produzione internazionale (dietro c'è il futuro money-maker Jerry Bruckheimer) con un cast d'eccezione: al nostro Terence Hill si affiancano nomi del calibro di Gene Hackman, Max von Sydow, Catherine Deneuve, Ian Holm... Tutti insieme per quest’avventura desertica della Legione straniera francese (la “Bandera” del titolo) in terra marocchina. I difetti di simili film sono abbastanza intuibili: succinte ma tediose parentesi sentimentali (anche se per fortuna la Deneuve non indulge in inutili scene strappalacrime mantenendo la sua splendida fierezza in ogni occasione),...Leggi tutto folklore locale e dune percorse in lungo e in largo; rigore militaresco, sguardi torvi e una regia incapace di smuoversi da un incedere pachidermico. Musiche di Maurice Jarre che sfruttano con ovvietà le sonorità nordafricane, mentre la sceneggiatura non trova mai un appiglio che possa rendere interessante la storia. Il regista Dick Richards tenta la via dell'affresco corale lasciando al presunto protagonista Terence Hill (serioso e concentrato, è un soldato abile e furbo) non molto più spazio di altri col risultato di confondere ulteriormente le acque. Né è ben chiara la portata politica del film, che da una parte sembra sostenere le ragioni della tribù barbare, dall'altra quella dei più “civili” francesi. Le uniche qualità “visibili” sono il notevole sforzo produttivo, con grandi scene di massa nella battaglia finale, i bei costumi, una fotografia patinata di una certa classe. Troppo poco anche di fronte al mestiere del prestigioso cast, sprecato in un film piatto, attendista.
Uno di quelle produzioni internazionali dal cast fritto misto all stars che lascia al solito perplessi per lo spreco di talenti (e soldi) degni di miglior causa - Terence Hill fuori parte, sarà per l'ambientazione desertica ma ci si aspetta che da un momento all'altro sbuchi fuori da una duna Bud Spencer a dargli man forte. Bei paesaggi ma andamento ondivago come le gobbe dei cammelli. Per non offendere nessuno, un po' di ragione attribuita a tutti - ma i discorsi sull'onore dei mercenari sono comunque difficili da digerire.
Davvero un bel film, di forte impatto visivo. Dopo un inizio un po' lento si viene a creare un'atmosfera molto suggestiva, che riesce a trasportare grazie anche a una sceneggiatura calibrata: subito dopo i momenti di pausa accade sempre qualcosa "di grosso". Hackman impersona bene un Maggiore sfuggente e dalle molteplici sfaccettature mentre Hill è un legionario, un po' buono e un po' canaglia, ideale. Notevole la colonna sonora e chiaro il messaggio di fondo: netta condanna a colonialismo ed usurpazione.
MEMORABILE: La corsa di Terence sopra i vagoni, la battaglia finale, la lapidaria frase del Caporale: "Lascia stare quell'uomo, nella Bandera o si marcia o si muo
Film carcerario alla Papillon che cerca di ripetere il successo che ebbe il suo predecessore senza tuttavia riuscirci né dal punto di vista commerciale né (e ciò conta maggiormente) da quello artistico. Visti i troppi luoghi comuni e le poche idee, non meraviglia che spesso la noia si faccia avanti.
Avventura ed esotismo mescolati insieme, in un film ambientato in Marocco subito dopo la prima guerra mondiale. Un cast prestigioso e una caratterizzazione ambientale molto riuscita ma una vicenda che fatica a decollare e non risulta mai veramente interessante, forse perchè appesantita da un "messaggio" di tipo morale poco adatto al genere di pellicola.
Ne avevo un ricordo leggermente migliore, invece questo film avventuroso non riesce a convicere molto, pur potendo contare su un cast attoriale veramente notevole (Hill protagonista appare però fuori parte e gli altri recitano ai minimi sindacali). La Deneuve è sempre bellissima, ma la sua presenza è del tutto inutile nello svolgimento della trama. Per tutto il film non si aspetta altro che il momento clou della battaglia, che peraltro si risolve in pochi minuti (ben girati), il resto è trascurabile. Belli i paesaggi desertici. **
L'agilità acrobatica di Terence Hill e la sua espressione sorridente, ma capace anche di trasformarsi in una maschera seria, gli hanno fatto guadagnare il posto di protagonista - o coprotagonista - in questo film dove ha modo di mettere a frutto le suddette doti. La Deneuve, unico fiore in mezzo a tanta sabbia, è ambita da tutti e lei si presta al gioco cambiando personalità secondo le occasioni. Scene di vita legionaria aspettando il momento clou della battaglia (girata accademicamente) e dove tutto il film punta per un epilogo onorevole.
Nella legione straniera post 1° Guerra Mondiale ci finiscono in molti e non tutti sono volontari ma ognuno con la possibilità di un nuovo inizio. Stavolta però l'impresa sarà più ardua del solito. Un cast così roboante non lascia indifferenti, ma è un film senza infamia e senza lode. La storia non è appassionante e il tutto si regge sulle acrobazie fisiche e la faccia da monello di Terence Hill e la durezza di Hackman. Poco utilizzato (e in maniera affatto brillante) Von Sydow, che avrebbe brillato in un contesto di più ampio respiro.
MEMORABILE: "Uno dei miei uomini si è innervosito!"
Fumettone avventuroso realizzato molto bene, con una certa cura nella ricostruzione delle location e dei costumi. La trama è discretamente avvicente e culmina in un bell'assedio in mezzo al deserto, dal giusto ritmo e con un montaggio per l'epoca molto moderno. Hackman ottimo affiancato da un Terence Hill che ripropone il suo classico personaggio guascone e da una fascinosa quanto fiera Deneuve (Von Sydow invece non lascia molto il segno). In definitiva buono, con una regia attenta e personaggi ben descritti.
Gene Hackman HA RECITATO ANCHE IN...
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Selezionato da Quentin Tarantino per il primo QT Film Festival(1997) ad Austin in Texas.La particolarità dell'evento sta nel fatto che tutte le pellicole proposte dal regista vengono direttamente dalla sua collezione privata.
HomevideoGestarsh99 • 30/05/11 00:03 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione dvd dal 19/07/2011 per Koch Media:
DATI TECNICI
* Lingue Italiano
* Schermo Anamorfico 16:9
* Audio Dolby Digital 2.0
HomevideoXtron • 17/07/12 09:01 Servizio caffè - 2149 interventi
DiscussioneRaremirko • 4/11/19 22:43 Call center Davinotti - 3862 interventi
Cast fenomenale e variegatissimo (Italia, Francia, America, etc., tutti con nomi illustri), produzione di Bruckheimer, tanti mezzi, alte ambizioni, per un film discretamente riuscito che da più peso alla legione straniera che al contesto storico.
Richards, prima e dopo, non fece molto altro, ma comunque da l'idea di essere un regista abbastanza dotato; carino.