La vita sognata degli angeli - Film (1998)

Bell'esordio nel lungometraggio per Erick Zonca, con questo film triste, fortemente drammatico ma ben controllato. Marie, ragazza della provincia francese, ospita in casa Isa, che ha appena conosciuto; le due ragazze, in apparenza così diverse tra loro, stringeranno un'amicizia che ad un certo punto si interromperà. La storia è semplice ma ben raccontata fino alla fine, e soprattutto riesce a rendere una certa atmosfera di solitudine che non dispiace. Bravissime le due attrici protagoniste.

Isa e Marie, angeli caduti ma non corrotti, continuano a sognare, ciascuna a modo suo, una vita meno sordida, meno grigia. Bell'esempio, tutto francese, di cinema-verità, che cattura, del quotidiano, la poesia e l'asprezza, gli slanci ingenui, i disinganni gelidi, le trappole meschine, le inaspettate rinascite, e disegna il ritratto, denso di dettagli finissimi, del travagliato rapporto tra due donne, che anche nell'amicizia restano distanti, restano sole. Lo sfondo provinciale (Lille) è rumoroso e inerte, insolito e adeguatamente malinconico.

La storia è quella di due ragazze, dai modi differenti, che incontrandosi vengono ad allacciare una relazione di amicizia. Un film di differenze e similitudini, questo offertoci da Zonca, che non disdegna di mostrarci in maniera a tratti intensa e a tratti asciutta il conflitto esistenziale di chi cerca incessantemente di trovarsi adeguato al mondo che lo circonda. Mantenere la propria essenza senza dover camaleonticamente adeguarsi all'altro porterà lacerazioni difficilmente sanabili. Assolutamente da recuperare.

Pilastro di quel cinema neo-neorealista di stampo europeo, è una storia di ricerca d’affermazione e sopravvivenza nella Francia spoglia e fredda, dove l’egoismo prende il sopravvento sull’altruismo e la diffidenza stronca alla radice ogni parvenza di rapporto fra individui. Isa e Marie, tanto diverse quanto accomunate dalla stessa sorte, sono due angeli nella metropoli che sognano una vita migliore annaspando nel dolore e nell’inganno, nella speranza e nella disillusione, rimanendo inerti, sole, denudate della dignità di un raggio di sole.

Due ragazze senza obiettivi a breve termine divengono amiche e si sosterranno per un periodo. Vita post-adolescenziale in cui si mostrano la giovinezza e i primi traumi sentimentali. Dinamiche sincere come un film dei Dardenne ma senza calcare la mano. Ben descritta l'ellisse della relazione amicale, sebbene il finale abbia poco impatto. Duo protagonista eterogeneo con la Regnier che esprime meglio l'inquietudine dell'età.