La felicità porta fortuna - Happy go lucky - Film (2008)

La felicità porta fortuna - Happy go lucky
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Happy-Go-Lucky
Anno: 2008
Genere: commedia (colore)
Regia: Mike Leigh
Note: Vincitore Orso d'Argento al 58esimo festival di Berlino.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sempre col sorriso stampato sul volto, Poppy (Hawkins): divide a Londra la casa con una collega di lavoro, insegnante di scuola elementare come lei e con la quale trascorre le giornate all'insegna del disimpegno e della positività. Capace di scherzare in ogni frangente, di sdrammatizzare sempre e comunque ribattendo con disarmante semplicità ad ogni osservazione, la trentenne Poppy è il prototipo di chi sembra non lasciarsi abbattere da nulla. Solo di fronte al suo istruttore di guida (è il momento di prendere la patente) rischia di trovarsi spiazzata: apparentemente razionale e rigido oltre ogni limite, Scotty (Marsan) rischia con le sue improvvise esplosioni di rabbia di distruggere il mondo tutto...Leggi tutto rose e fiori della sua allieva, che ribatte a fatica colpo su colpo. Lui insiste, segue percorsi logici del tutto personali aprendo un confronto non voluto e ostile con lei; un crescendo di provocazioni costante, ripetuto, che coinvolge Poppy ma deriva da una visione del mondo opposta quanto negativa e disillusa. Ogni lezione di guida diventa una sfida a nervi tesi mostrando quanto il rapporto tra i due sia assolutamente centrale, nel film. Ma i confronti di Poppy non si esauriscono con Scotty, che pure è senz'altro l'antagonista principe: il suo singolare, spontaneo modo di interagire si riflette nelle risposte che dà a chi parla con lei; è generalmente apprezzata per la vitalità di un carattere che pare davvero inscindibile dalla partecipata, coinvolta interpretazione di Sally Hawkins. Senza raccontare nulla che oltrepassi una semplice descrizione della vita di ogni giorno comune a chissà quante altre persone Mike Leigh individua un filo logico che non abbandona nel corso del film e che porta la protagonista a reagire col sorriso ai continui stimoli dall'esterno, che siano essi rappresentati da un barbone che parla da solo o da un fisiatra che le manipola non senza traumi la schiena. Tuttavia, per quanto ben diretto e solare, vivo e in molte scene godibile, il film non sembra trovare sempre la giusta via, spesso perso ad amplificare un chiacchiericcio di fondo (perlopiù femminile) che rischia talvolta di irritare, nella sua ricercata futilità. Fortunatamente in Poppy non c'è solo una sciocca ostinazione a volgere tutto in positivo; ci sono tenerezza, brillantezza e spirito umoristico (si veda il botta e risposta velocissimo sull'occhio più bello e l'occhio più brutto al bar), prima di tutto il forte desiderio di sentirsi felici senza preoccuparsi di dover esserlo davvero.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/03/09 DAL BENEMERITO XAMINI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/12/17
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Domino86 12/06/10 11:33 - 607 commenti

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Partita piena di buoni propositi, sono stata molto delusa da questa pellicola. L'ho trovata piuttosto pesante e inconcludente. Il messaggio trasmesso attraverso i toni leggeri dei personaggi (in particolare la protagonista), è sicuramente importante ma il film non mi ha catturata.

Xamini 12/03/09 00:35 - 1247 commenti

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Senza preoccuparsi della trama (del resto inizia le riprese senza sceneggiatura), Leigh tratteggia l'affresco di un personaggio che è una sensazione: la Poppy splendidamente resa dalla Hawkins è solare, positiva, kitsch. Lo è al punto da creare moto di repulsione nello spettatore, per generare una catarsi inversa quando il sorriso si spegne. E capita, laddove la leggerezza di Poppy si scontra con la nevrosi della vita moderna, tutta sulle spalle di un insegnante di guida. O con il nonsense sofferente di un barbone. Da questi e altri splendidi duetti (tutti i ruoli, anche quelli secondari, sono definiti con estrema cura), Leigh ne esce senza giudizio alcuno. Un bel lavoro.
MEMORABILE: L'empatia con il barbone, tra parole senza senso. La scena del flamenco, la giovialità nell'amore. Lei che si poggia piano su di lui, al balcone.

Galbo 3/05/09 08:22 - 12380 commenti

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Un inno alla gioia di vivere e all'ottimismo contro le nevrosi della vita moderna: questo il messaggio del bel film di Mike Leigh, regista mai scontato e banale stavolta in apparente controtendenza rispetto all'impegno dei suoi colleghi; in realtà il personaggio di Puppy non è banale ma improntato al rispetto verso gli altri e tutti i personaggi che il regista presenta sono curati e approfonditi nella loro personalità anche se con devianze negative (vedi l'istruttore di guida). Da vedere.

Daniela 25/10/09 18:44 - 12622 commenti

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Poppy è una cicala, vive alla giornata senza pensare troppo al futuro, prende decisioni affrettate (le lezioni di flamengo), è sventata e pazzerella, ride in continuazione, frequentemente salta. Insomma, è tanto ottimista e iperattiva da suscitare fastidio. Ma, via via che proseguono i suoi incontri, senza una vera e propria trama, lo spettatore si trova a sperare che non le accade nulla di male, che possa conservare la sua fede nella vita e nel modo di affrontarla: con un sorriso, vedendone il lato buffo, aperta nei confronti degli altri.
MEMORABILE: Le lezioni di scuola guida, il dialogo senza senso con il barbone

Belfagor 9/04/10 18:00 - 2689 commenti

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Ambientato in una Londra che non è mai stata tanto solare, un antidoto episodico contro la nevrosi moderna a base di ottimismo, realismo e positività. La Hawkins spara battute a raffica e in un primo momento ci spiazza con la sua apparente ingenuità, ma poi si rivela molto più accorta di quanto immaginassimo. I momenti con l'istruttore di scuola guida (un monumento alla negatività e alla frustrazione) sono impagabili. In definitiva, un inno agli spiriti liberi con i piedi per terra.
MEMORABILE: Lo scambio di battute con il barbone; le lezioni di guida.

Stefania 15/06/10 16:10 - 1599 commenti

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Poppy... già il nome ricorda altre due storiche "allegrone": Pippi (Calzelunghe) e Polly (Anna). E ricorda un bel fiore rosso... e Poppy è un fiore nella giungla metropolitana, è una versione adulta di Pippi, è una pepata Pollyanna. Il suo ottimismo è una provocazione, potrebbe essere un'aliena, ma l'intelligenza del film (e la bravura della Hawkins) sta nel farne una ragazza normale, occupata a vivere la vita piuttosto che a giudicarla. Un affettuoso monito, le nostre nevrosi riviste con la calma del saggio, con la spontaneità di un bambino.

Saintgifts 22/06/10 23:05 - 4098 commenti

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Meno male che c'è l'istruttore di guida a salvare il film, mi è sembrato l'unico personaggio vero. Certo, pieno di problemi e frustrazioni, ma vero. Lei, Poppy, forzata, irreale, costruita. Non che personaggi del genere non esistano, ma sono diversi, ed è difficile rappresentarli senza che sembrino fasulli. La Hawkins appare credibile solo per pochi attimi in tutto il film. Difficile fare un film senza trama, senza sceneggiatura, basato solo su di un personaggio quando questo non c'è. Mi viene in mente Amelie, tutta un'altra cosa.

Didda23 11/12/10 15:26 - 2426 commenti

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Ho molta stima di Leigh e del suo modo di intendere il cinema, soprattutto fatto di piccole sfumature, del vivere quotidiano ed essenzialmente della semplicità della vita. In questo caso il film purtroppo e volutamente (?!) non c'è, esiste solo la protagonista. Ho provato a calmarmi, a sforzarmi ma non sono riuscito a trattenere il fastidio quasi fisico creato dal personaggio di Poppy: profondamente repellente, irreale, urticante. Però "oggettivamente" il film non è male. Comunque da vedere.

Capannelle 18/07/11 13:39 - 4398 commenti

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Film ben diretto che alterna momenti spassosi ad altri più prevedibili e che pone in mostra le qualità della Hawkins, una presenza di stampo almodovariano in una Londra affannata. I personaggi le ruotano attorno e danno vita a questo simpatico dipinto delle nevrosi quotidiane che va goduto a patto di non tirarne fuori dogmi esagerati. Le nevrosi non sono un male assoluto e la figura della protagonista non è credibile per tutti. Bene le note musicali, appropriate per il tono del racconto.

Giacomovie 21/11/11 02:11 - 1397 commenti

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Tipico film da salotto da guardare distrattamente in compagnia. Si sforza di trovare il buonumore in ogni circostanza, ma non sempre riesce a trovarlo. Anzi, la sua semplicità cosi disarmante arriva persino a dare segni di irritazione, dovuta anche all’eccessivo prolungamento di quello che sembra materiale per un telefilm con scenette da sit-com. Mantiene comunque costante la vivacità e comunica un messaggio positivo, ma la protagonista che deve trasmetterlo a volte è artificiosa.

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Cloack 77 28/07/12 11:15 - 547 commenti

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Il film sarebbe davvero una sciocchezza, una pellicola insensata e inutile, superficialmente affascinata dal microcosmo della protagonista, a volte fastidiosamente farsesca, senonché tutto questo ottimismo, non si sa come ne perché avvolge e coinvolge; così se la storia d'amore passa in superficie quasi come dovuta, l'alterco con il soggetto della scuola guida scuote. Sembra incredibile che un sorriso portato con così tanto orgoglio possa spegnersi, si prova quasi il bisogno d'intervenire.

Mickes2 17/09/12 08:49 - 1670 commenti

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E’ contagiosa la felicità di Poppy, invade e rischiara tutti; il suo spirito libero si materializza come un arcobaleno di simpatica iperattività ripulendo un cielo annerito dalla solitudine e dalla frustrazione. Anche lo spettatore ne rimane contagiato assistendo a una delle più belle, frizzanti e intelligenti (forse troppo ottimiste) commedie degli ultimi anni. Spontanea e coerente, Poppy sceglie di accogliere gli eventi della vita piuttosto che sbatterci la testa. Il quotidiano fiabesco raccontato da un bambino pazzerello e ricco d’amore.

Giùan 29/12/13 07:16 - 4539 commenti

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Lo stile socio-affabulatorio tipico di Leigh è qui declinato nei toni alternativi di una commedia dalla superficie lieve ma mai levigata, che nasconde il disagio di Vera Drake nelle pieghe della narrazione e relega la commozione di Segreti e bugie nella cornice che racchiude il film, facendoci riflettere sulla sorte di ognuno dei personaggi (barboni o folli istruttori di guida, assistenti sociali o bimbi problematici) che Poppy sfiora col suo disincanto costantemente partecipe. Grande (e rischiosa) prova d’attrice, frizzosa senza lazzi, di Sally Hawkins.
MEMORABILE: Le singole “lezioni” di guida tra Poppy e Scott; Il teneramente psicopatico Eddie Marsan.

Lou 18/10/15 17:15 - 1119 commenti

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Particolare lavoro di Mike Leigh, che qui sembra sperimentare un nuovo approccio più leggero, distaccandosi per una volta dalle sue opere concentrate su problematiche sociali più drammatiche e realistiche. Poppy è una figura spiazzante, alternativa, che convive serenamente con la propria natura non competitiva, indifferente alle quotidiane meschinità che la circondano. Si sorride, ammirati, ma serpeggia anche una certa inquietudine. Non c'è molto altro però e forse non è abbastanza.

Ginestra 21/02/20 10:59 - 53 commenti

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Piccolo gioiello di bravura e un omaggio alla vita. L'attrice, straordinaria, è una donna felice, forse un po' sopra le righe ma simpatica. In fondo ha ragione: è giovane, carina e non si prende troppo sul serio. Esempio di cinema autentico e spontaneo che esalta le cose belle della vita e mostra che le donne non sono tutte nevrotiche, almeno nei film. Alla fine la felicità porta fortuna, giustamente. Stupendo il personaggio dell'insegnante di guida, unico nel destabilizzare la ferma positività della protagonista per un momento.
MEMORABILE: L'incontro con il barbone; Le lezioni di guida e la parentesi romantica con il bell'assistente sociale.

Paulaster 8/03/21 10:32 - 4389 commenti

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Maestra affronta la vita col sorriso cercando di contagiare il prossimo. La prima parte disegna il personaggio di Poppy come una specie di Bridget Jones, zitella tutta risolini e smorfiette. Per fortuna dopo un po' smette di ridere e si intavolano situazioni più serie come il bullismo e il multiculturalismo. Il rapporto sentimentale successivo riabbassa di nuovo i toni. Il personaggio di Marsan è troppo carico (al limite del patologico) e fa rilevare la mancanza di struttura della storia. Leigh racconta che la positività aiuta a vivere ma è poco reale nel descrivere la common people.
MEMORABILE: "Desideri un figlio?" - "Ho appena mangiato un kebab"; La terribile lezione di flamenco; Le domande al bambino bullo.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 26/08/11 14:09
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Dolmen Video:

    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano
    5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese
    5.1 DTS HD: Italiano Inglese
    * Sottotitoli Italiano Italiano NU
    * Extra Lezione di guida
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