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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/03/09 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 12/03/09 00:17 - 1244 commenti

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I primi anni '30 di una tranquilla aristocrazia rurale inglese vengono sconvolti dall'ingresso in famiglia del classico pesce fuor d'acqua: un'americana fascinosa, vitale e tutt'altro che avvezza ai modi inglesi. La tensione tra suocera e nuora è uno scontro tra mondi distinti e diversi punti di vista sulla vita e si traduce in gag comiche più o meno riuscite. Non che gli esiti sorprendano; pure qualche volta ci si trova a sbadigliare. Ma gli scambi di battute sono cesellati al servizio di un ritmo rigoroso, innaturale e in diversi casi divertente.
MEMORABILE: Il prologo, meravigliosamente fuso ai titoli di testa.

Galbo 3/07/09 06:01 - 12372 commenti

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Arguta e riuscita commedia inglese ambientata in una nobile dimora della campagna britannica nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. Il regista Stephan Elliott (autore del bel Priscilla - La regina del deserto) adatta in maniera ottimale (decisamente ben scritta la sceneggiatura) la commedia di Noel Coward che mette alla berlina le ipocrisie e il falso perbenismo di una società conservatrice sconvolta dall'irruzione dell'anticonformista protagonista. Impeccabile il cast. Da vedere.

Vstringer 2/11/09 00:37 - 349 commenti

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L'ingessata aristocrazia terriera inglese col suo perbenismo di facciata e la debordante vitalità americana, si scontrano fra le due guerre mondiali: riprendendo una commedia dell'immenso Noel Coward, Elliott firma un film molto divertente, molto british dall'inizio alla fine e ricco di situazioni comiche, con l'eleganza delle migliori commedie d'Oltremanica. Lo aiuta un ottimo cast trainato da Biel e Scott-Thomas, mentre Firth è agevolato dall'avere il ruolo più sfizioso.
MEMORABILE: Il destino infame dell'odioso cagnolino di casa.

MAOraNza 26/09/09 22:59 - 243 commenti

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Fresca commedia all'inglese, come suggerisce l'inventato e asettico titolo nostrano, ambientato tra la prima e la seconda guerra mondiale, nella quale svetta soprattutto una stratosferica Jessica Biel, sempre più bella e qui impegnata in una buonissima prova. Fuori ruolo Colin Firth, il suo personaggio è sicuramente il meno riuscito dell'intero cast, con una splendida Kristin Scott Thomas. Discreto, con dei buoni e riusciti momenti di commedia.

Daniela 11/10/09 22:30 - 12606 commenti

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Tratta da un vecchio cavallo di battaglia teatrale (che già tentò Hitchcock), poteva essere soltanto una buona commedia old british, ottimamente recitata e passabilmente noiosa. Invece è una bella sorpresa, uno scontro di classi e caratteri - suocera vs. nuora, inglesi vs. americani, cavallo vs. motocicletta - molto brillante, in cui Biel, bellissima, si batte alla pari con Scott Thomas, impagabilmente acida. Resto del cast adeguato, anche nei ruoli minori (spassoso il maggiordomo).
MEMORABILE: La caccia alla volpe in sella alla motocicletta

Didda23 11/12/10 15:09 - 2424 commenti

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Un matrimonio all'inglese (titolo in italiano osceno) è una brillantissima commedia in salsa british che ha il merito di divertire con delicatezza ed intelligenza. Il conservatorismo e il perbenismo di stampo tipicamente britannico sono resi molto bene. Il pregio migliore del film sta nella fantastica recitazione degli attori, infatti consiglio vivamente di guardarlo in lingua originale. Elliott dopo il sorprendente Priscilla la regina del deserto si conferma abile regista di commedie. Da vedere.

Funesto 3/02/12 15:15 - 525 commenti

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Fatto più che discretamente ma non m'ha lasciato nulla di nulla. Non che m'aspettassi di farmi delle risate o di divertirmi (me l'han fatto vedere a scuola, è tutto dire...), ma il british humour eccessivamente garbato lo trovo poco digeribile, seppur adatto al tema della storia narrata in questo film. Ok, gli attori non lavorano male, la confezione merita e il personaggio della Biel è azzeccato, ma se l'unica gag capace di far ridere è quella stravecchia del pet ucciso per sbaglio da nascondere preferisco una sana commediaccia italica.
MEMORABILE: La Biel che senza volerlo massacra il cagnolino e lo fa seppellire; Il ballo finale; Gli originali titoli di testa.

Saintgifts 23/07/12 11:40 - 4098 commenti

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Ogni commedia nasconde drammi e questo Easy Virtue non fa eccezione. Indubbiamente girato molto bene: bei movimenti della MDP, ambientazione appropriata, interpreti lodevolmente caratterizzati e una colonna sonora che sottolinea adeguatamente le varie situazioni, più o meno tese. Una riflessione che mi è venuta spontanea è che nel confronto (impari) America/Inghilterra sia quest'ultima ad uscirne vincitrice, per la serie di personaggi simpatici e non poi tanto ipocriti, nonostante siano cresciuti in un ambiente dai noiosi riti aristocratici.

Nando 30/09/12 20:22 - 3806 commenti

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Arguta commedia in cui si evidenzia lo spiccato anti americanismo britannico, valida la contrapposizione che si sviluppa all'interno della narrazione. Qualche momento spassoso, ma è soprattutto il duello verbale tra le due protagoniste femminili a spiccare. Buoni il cast e il finale.

Caesars 18/01/13 08:43 - 3773 commenti

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Commedia british che vede la contrapposizione tra due modi di pensare e di vivere assai diversi: quello classico e compassato di una famiglia bene inglese e quello anticonformista della bella americana interpretata da Jessica Biel. Molto accurata la realizzazione, che gode di un'ottima fotografia e di una buona prova attoriale di tutto il cast. Chi si aspetta una commedia piena di battute e situazioni spiritose, rimarrà deluso; siamo invece dalle parti di un attento studio psicologico su due culture agli antipodi tra loro.

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Mickes2 27/12/13 13:23 - 1670 commenti

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Commedia dai temi risaputi quali lo scontro fra mentalità (in questo caso inglesi contro americani, anni ’20) in cui si addizionano perbenismo di facciata, falsità, snobismo, infide pacatezze, sfrontatezza e prepotenze assortite. Ne esce un ritratto poco incoraggiante dei legami familiari e un’incapacità alla base di guardare al presente senza pregiudizi. Ritmo piuttosto frizzante e interpreti ben calati nelle parti (ottima l’odiosa Thomas, brava la combattiva Biel), ma d’altro canto c'è l’ombra del compitino e la chiusa è troppo frettolosa.

Josephtura 24/03/17 17:41 - 188 commenti

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Una versione inglese del Gattopardo infinitamente meno ricercata e barocca ma molto pungente nella sceneggiatura. L'ipocrisia trionfa ovunque e come nel libro di Tomasi alla fine, per scamparne, bisogna fuggire. Commedia salace, a volte di grande humor con un sottofondo di commedia degli equivoci. Esemplari i battibecchi verbali, che bisognerebbe ricordare per l'occasione giusta. Biel proprio bella. Tutti bravi. Alcune scene (tra cui la smutandata pubblica) strepitose.

Lou 14/11/17 17:25 - 1119 commenti

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Anni Venti, campagna inglese, la bella ed emancipata Larita (un'ottima Jessica Biel) va a vivere nella dimora dell'aristocratica famiglia del suo giovane marito. La commedia di Elliott gioca con garbo e vivacità sull'abusato tema del confronto nuora/suocera, inglesi/americani, tradizione/modernità. Il risultato è un prodotto di qualità, grazie anche a un cast di ottimo livello.

Puppigallo 20/06/19 13:11 - 5250 commenti

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Lo scontro fra culture (una libertina e l’altra chiusa a riccio nel rispetto delle centenarie tradizioni) può generare attriti da fulmini e saette verbali. E qui, a duellare senza esclusione di colpi, sono le due personalità più forti e dirompenti (la matrona e la moglie del giovane e inesperto figlio). Se si soprassiede sul resto della prole, che sembra più il risultato di incroci fra consanguinei; e su una certa prevedibilità sull’esito della vicenda (basterà un incontro per capirlo), si potranno comunque apprezzare i botta e risposta, con contorno di atipico maggiordomo. Non male, dopotutto
MEMORABILE: La fine del cagnetto rognoso; Il maggiordomo ubriaco "Lei è pieno di sorprese" commenta la protagonista; Il balletto con "sorpresa".

Gabrius79 12/11/20 17:06 - 1420 commenti

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Ambientazioni ottime e attori molto bravi che reggono una pellicola che dà quello che puó ossia momenti spiritosi che spesso vanno al bersaglio, ma anche altri che francamente annoiano e snaturano la pellicola. Su tutti però vincono per simpatia e non solo la Biel e la Scott Thomas, che sono quelle col copione meglio servito. Firth un po' in ombra ma comunque bravo.

Capannelle 22/08/21 11:39 - 4394 commenti

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Delizioso scontro, inizialmente in punta di fioretto, tra nuora e suocera, portatrici ognuna di due modi agli antipodi di vedere la vita. Vengono ovviamente estremizzate le occasioni conflittuali, ma gli sceneggiatori lo fanno con  bravura nella descrizione del terreno di scontro e dei rispettivi background culturali. Il tutto viene espresso da due antagoniste al top (la Biel è una piacevole sorpresa) e da un cast di contorno che, come da tradizione britannica, non tradisce le attese. Indovinate anche le note musicali, mentre l'unico sacrificato dal personaggio è Firth.

Katullo 17/10/21 16:07 - 325 commenti

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Scott Thomas, Biel e persino la sventurata Poppy fanno rispettivamente il verso a De Niro, Stiller e Sfigatto in un accidentale remake di Ti presento i miei (sessant'anni prima). Ci sono addirittura ex, intenzioni e situazioni da perpetrato déjà vu (cognate bizzarre, usanze in conflitto, antitesi sociale...) ma che purtroppo non rilasciano la magia spensierata del comedy cult di Roach. Una convergenza fantasiosa quanto casuale, visto il mesto epilogo, l' "ambigua" intesa tra suocero (un Firth dal rimpianto facile) e nuora e l'acerrimo duello tra Sdegno Unito e yankees. Prevedibile.
MEMORABILE: "...avresti dovuto amarmi meglio".

Silvestro 14/02/22 23:19 - 357 commenti

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Commedia dall'impostazione tipicamente british e dal gusto fortemente caustico. Qualche momento di stanca, ma la qualità dello script e dei dialoghi si mantiene sempre buona. Il vero punto di forza sta nel disegno dei personaggi, tra i quali emergono soprattutto quello interpretato da Colin Firth e il cameriere sui generis di Kris Marshall. Il finale è buono a suggello di un film estremamente gradevole.

Magerehein 3/06/22 14:20 - 977 commenti

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Adattamento di un'opera teatrale di Noël Coward, con una piccola ma significativa modifica al finale. Si assiste a un classico scontro moglie/suocera (una Biel un po' artificiale contro una Scott Thomas che spadroneggia sarcasticamente) elevato a guerra fra mondi (Inghilterra contro USA, aristocrazia conservatrice contro ceto medio emancipato, decadenza contro espansione...). Un duello fra personalità forti con piccoli colpi bassi da ambo le parti ma meno scontato del previsto nel suo svolgersi, non è nulla di trascendentale ma si guarda volentieri. Simpatico il maggiordomo.
MEMORABILE: "Quando io tiro la corda, voi venite da me, non il contrario"; Il maggiordomo confessa di essere stato arrestato in passato per poligamia.
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