Nemico pubblico n. 1 - L'ora della fuga - Film (2008)

Nemico pubblico n. 1 - L'ora della fuga

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/03/09 DAL BENEMERITO HARRYS
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Harrys 3/05/09 02:18 - 687 commenti

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Questo secondo capitolo inizia esattamente dove finiva l'incipit del primo (!). Si intuisce ben presto però che la consistenza non è la medesima. Dove L'Istinto di Morte falliva, L'Ora della Fuga colpisce nel segno. A differenza del capitolo/pastrocchio infatti, questa conclusione risulta degna dei migliori gangster movie in circolazione: sequenze tesissime, violenza ben dosata, coerenza narrativa rispettata... e un gran Vincent Cassel. Tecnica registica più consapevole e matura, nonostante lo stile persista, e un montaggio meno videoclipparo.

Galbo 11/09/09 07:10 - 12380 commenti

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Continuum narrativo rispetto al primo episodio (L’istinto di morte), L’ora della fuga (che narra la seconda parte delle vicende del criminale francese Jacques Mesrine), appare maggiormente votato all’azione con mirabili sequenze di inseguimenti e sparatorie rispetto ad un maggiore approfondimento psicologico dei personaggi presente nel primo film. Questo ne fa un’opera più compatta e assai godibile. Molto efficace il montaggio.

G.Godardi 3/10/09 17:37 - 950 commenti

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Sorpresa! La seconda parte delle avventure del noto criminale Mesrine prende inaspettatamente il volo! Dopo una prima parte di maniera qui il regista si sfoga con una narrazione sincopata che prende in prestito svariate tecniche cinematografiche. Il che rende tutto più avvincente. Aggiungiamoci poi che il personaggio di Cassell qui raggiunge vette di gigioneria e cialtroneria non indifferenti e capiremo il perché della buona riuscita di questa seconda parte. Molto più avvincente e divertente del primo.

Piero68 1/06/10 14:07 - 2955 commenti

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Classica pellicola di mala, violenza e rapine. Anche se ispirata da un personaggio vero, ricalca molto i cult del genere in voga in Italia e Francia negli anni 70. La sceneggiatura fa di tutto per rendere Mesrine un personaggio quasi romantico. Buone le intenzioni ma Cassel secondo me questa volta rovina tutto. Faccia e pancetta da "ragioniere" (forse per esigenza di copione) si uniscono ad una strana indolenza che lo portano lontano anni luce da quell'intensità che dovrebbe essere propria di un personaggio come Mesrin. Anche Amalric delude.

Puppigallo 24/04/10 12:08 - 5258 commenti

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Una seconda parte decisamente superiore alla prima, se non altro, perchè c'è più azione e si aggiungono personaggi come il commissario della B.R.I. e il nuovo compare del protagonista, conosciuto in carcere e dal carattere forte (infatti, i due faranno scintille). Alcuni momenti sono particolarmente riusciti: la fuga dal carcere; la visita al padre morente; lo scambio, divisi da una porta, tra Mesrine e il commissario; la famiglia presa in ostaggio. Nota di merito per il vecchio riccone speculatore e avarissimo, che riesce a contrattare il suo riscatto con Mesrine. Nel complesso, buono.
MEMORABILE: Mesrine rapina una banca, attraversa la strada e ne rapina un'altra; Al poliziotto, che lo segue in bagno: "Sei frocio, o ti piace la puzza di merda?"

Supercruel 8/05/10 17:56 - 498 commenti

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Dopo la buona prima parte, in queste due ore la vicenda di Mesrine esplode in tutta la sua potenza drammatica. Cassel è monumentale nel dipingere e tinte forti un personaggio dall'indubbio fascino e carisma. Anche per quel che concerne l'azione si entra nel vivo, con sparatorie ed inseguimenti davvero ben congegnati e diretti. Il film non lesina sulla violenza, vedasi il brutale pestaggio del giornalista e il glaciale e bellissimo finale. In questa parte poi, viene egregiamente sviluppata la morale e l'etica di Mesrine. Ottimo.

Mark 22/04/11 03:03 - 264 commenti

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Il secondo episodio è decisamente il più spettacolare per qualità e quantità di azione e soprattutto interpretazione. Mai visto un Cassel così immedesimato, irretito dal personaggio, sembra muoversi quasi con una seconda pelle mostrando un talento interpretativo straordinario. Il ritmo è incessante, esplosivo fino all'epilogo. Un film che lascia il segno e si lascia guardare davvero con passione. In assoluto uno dei migliori gangster movie degli ultimi anni.

Daniela 5/05/11 07:42 - 12625 commenti

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Seconda parte di un monumentale dittico, più avvincente grazie ad un maggior tasso di scene d'azione, ben orchestrate, mentre le vicende familiari del protagonista questa volta restano sullo sfondo (a parte il momento della visita al padre morente). Cassel si conferma l'interprete ideale per questo personaggio di criminale narcisista, megalomane, confusamente libertario, con un proprio codice d'onore, mentre Mathieu Amalric, dalla gestualità nervosa e lo sguardo allucinato, spicca nel ruolo del complice di fuga e rapine.
MEMORABILE: La contrattazione con il vecchio rapito sull'importo del riscatto - La sequenza finale, che riprende in dettaglio quella in apertura del primo film

Mickes2 13/12/11 12:08 - 1670 commenti

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Si avverte un miglioramento rispetto al primo episodio. Action a tutto tondo, questo di Richet. La vita di uno dei criminali più famosi di Francia, affrontata da un punto di vista volutamente meno introspettivo e dedito a parentesi energiche, addizionando gesti, ideali, amicizie, amori che hanno fatto parte della vita dell'eclettico Jacques Mesrine. Coinvolge grazie ad una regia di mestiere, asciutta, dinamica e ritmata. Nello sguardo di Cassel ci sono tutta l'espressività, la grinta e la cattiveria necessarie.

Buiomega71 30/03/12 01:22 - 2901 commenti

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Cocente delusione questa seconda parte, che non ha un grammo del furore della prima, così meravigliosa e mozzafiato. Poca azione, violenza contenuta (qualche sprazzo quà e là), prese di posizione ideologiche e politiche e gran spreco di dialoghi spesso noiosi con un Cassel trasformista manco fosse Alighiero Noschese. Ricet gira sempre da dio, ma dà troppa libertà a Cassel/Mesrine (ne fa addirittura una specie di Robin Hood) affievolendo il ritmo e tirandola per le lunghe. Qualche buon momento c'è, ma siamo distante anni luce dal feroce primo capitolo.
MEMORABILE: Il furioso pestaggio del giornalista nella grotta; Mesrine e Sylvie in Bmw mentre ascoltano a tutto volume "Non, rien de rien"; Il violento finale.

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Greymouser 31/03/12 01:23 - 1458 commenti

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Lasciando spazio libero all'istrionismo dilagante di Cassel, Richet rinnega la scrittura asciutta e dinamitarda del primo atto per confezionare un prodotto molto più canonico e convenzionale, contornando inoltre il primo attore di personaggi cartavelinici privi di spessore. Deludente rispetto alle (mie) attese, il film si risolleva nel finale con la brutale esecuzione di Mesrine, ma resta il rimpianto per quella che poteva essere un'opera epica, rimasta irrisolta e scorciata a causa della scelta poco coraggiosa di non portare fino in fondo un percorso iniziato così bene.

Hackett 10/10/12 07:00 - 1865 commenti

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Piú movimentato e incalzante del primo capitolo, questo secondo atto ci porta nel pieno della campagna criminale instaurata da Mesrine, tratteggiandone maggiormente i lati violenti, spavaldi ed eccessivi. Il ritmo é buono, la sceneggiatura non ha tempi morti e ancora una volta Cassel fa la parte del leone con trasformazioni fisiche non da poco.

Giacomovie 5/11/13 20:20 - 1397 commenti

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Questa seconda parte del dittico di Richet, così come la prima, sintetizza tutta la migliore tradizione del gangster-movie d'azione, con momenti serrati da western metropolitano in piena regola, un impianto granitico consolidato da una regia meticolosa e concreta e un finale a cui si arriva con pathos nonostante sia stato svelato nei titoli di testa del primo film. Grande Vincent Cassel, a cui riesce anche il ruolo di trasformista nel cambiare svariati look. ***!
MEMORABILE: "La morte non è niente per chi ha saputo vivere".

Nicola81 2/01/14 14:59 - 2840 commenti

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I nodi vengono al pettine, imponendo a questo secondo capitolo un ritmo più serrato e un maggior tasso d'azione. Richet dirige ancora egregiamente mentre Cassel, perfetto nella prima parte, stavolta si lascia prendere troppo la mano e, con il suo dilagante istrionismo, alla lunga rischia di stancare. Si aggiungono però degli ottimi comprimari (su tutti Lanvin, Gourmet e la Sagnier) ed è memorabile il cammeo di Georges Wilson nei panni del vecchio miliardario rapito che contratta l'entità del proprio riscatto. Un bel lavoro complessivo.
MEMORABILE: Gli scontri a fuoco con la polizia; La famiglia presa in ostaggio; Il brutale pestaggio del giornalista; Il finale.

Almicione 6/01/14 02:35 - 764 commenti

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Mesrin non si ferma e soprattutto non lo fermano. Si procede allora col gradevole secondo episodio, senza dubbio più avvincente del primo, forse perché la narrazione non subisce la monotonia delle scene di cui aveva sofferto e anche perché ormai Mesrin è un pezzo grosso, il numero uno e i suoi colpi divengono sempre più ardui e fascinosi. Il resto, suppergiù, non cambia molto: la regia mostra qualche interessante spunto, ma è a tratti confusionaria; alcuni passaggi diegetici sembrano un po' forzati; la performance di Cassel è molto buona.
MEMORABILE: La suspense delle scene finali (anche se il finale sembra mozzato, lasciato incompiuto); "Giri come una trottola e il peggio è che non lo capisci..."

Redeyes 28/05/14 20:32 - 2443 commenti

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E terminiamo col camioncino e le mitragliette! Nel mezzo tanta azione, travestimenti e manie di grandezza. Rispetto al primo c'è una deriva di violenza che pecca di quella ricerca psicologica, di quell'approfondimento che avevano reso notevole il raccontato. Mesrine, quasi un eroe, con quel contrastato sentimento che già i vari Romanzo criminale avevano creato assume, qui, i connotati del criminale dotato di rari momenti di lucidità e idealismo. Buono ma ho preferito L'istinto di morte.

Giùan 30/11/14 17:48 - 4539 commenti

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Se il primo capitolo s'era incaricato di farci misurare con l'essere per la morte di Mesrine, in questo L'ora della fuga a esser messo a fuoco è invece l'istrionico istinto spettacolare del più pericoloso criminale d'oltralpe. Richet ne "inquadra" l'animalità anarchica all'interno dell'incandescente quadro socio-politico degli anni '70, peritandosi tuttavia, come già era accaduto nel precedente episodio, di non empatizzar mai coi suoi eccessi, le sue crudeltà, le sue megalomaniche meschinità. Meno organico e più bruscamente ellittico della prima parte.
MEMORABILE: Il secco nervosismo di Lanvin; La temeraria bellezza della Sagnier.

Tarabas 30/12/15 10:39 - 1878 commenti

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Meglio della prima parte, un po' (solo un po') meno facilona, un po' (solo un po') più interessante e con un lavoro migliore sui personaggi. La latitanza di Mesrin (se il racconto è realistico) farà rimpiangere ai delinquenti l'era ante internet e carte di credito, visto che il Nostro se ne sta in panciolle con la sua bella senza apparenti problemi. Cassel trova un contraltare in Amalric che un minimo lo limita nell'imperversare sullo schermo. Nel complesso un'occasione sprecata. Un Giovanni o un Melville ne avrebbero tirato fuori un capolavoro.
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  • Discussione Supercruel • 3/03/09 21:52
    Magazziniere - 49 interventi
    Seconda parte dell'epopea criminale di Jacques Mesrine.

    In Italia la pellicola uscirà in sala il 17/04/2009.
  • Homevideo Ciavazzaro • 31/08/09 11:47
    Scrivano - 5591 interventi
    Anche questo esce il 24 settembre in dvd.
  • Homevideo Gestarsh99 • 25/11/11 00:41
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibili entrambi i capitoli in edizione doppio Blu-Ray Disc da Gennaio per Eagle Pictures:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Francese
    5.1 DTS HD: Italiano
    Dolby TrueHD 5.1: Italiano
    * Sottotitoli Italiano NU
    * Extra Mesrine e gli altri
    Trailer
  • Discussione Buiomega71 • 30/03/12 10:30
    Consigliere - 25934 interventi
    Quando ti aspetti faville da una seconda parte che credi fulminante e feroce come la prima, e ti ritrovi un seguito lento, picaresco zeppo di chiacchiere e ideologie politiche, rimani deluso e con un palmo di naso.

    Purtroppo questa seconda parte sulle imprese criminali di Mesrine delude alla grande, con un Cassel più istrionico e debordante che mai, trasformista che manco fosse il Luca Barbareschi del "Grande bluff", commediante e quasi caricaturale.

    Richet (che gira sempre da dio comunque), dà troppo spazio a Cassel, di un Mesrine guascone che tiene show mediatici , si comporta come Robin Hood, vuole militare nell'estrema sinistra e collaborare con i terroristi italiani (sullo sfondo della vicenda-i caldi anni 70-Pino Chet e il rapimento Moro) e liberare i prigionieri dalle carceri di massima sicurezza.

    Richet abbandona la regia "americana" virtuosistica e l'escalation di violenza del primo episodio, per concentrarsi sul lato psicologico di Mesrine, le sue sfida alla polizia (con un ispettore con la barbetta alla Marco Ferreri), le sue evasioni rocambolesche e il suo carisma da criminale mediatico.

    La violenza è contenuta , a parte un terribile pestaggio furente ad un giornalista che lo ha diffamato, all'interno di una grotta e al sanguinoso e feroce finale che pone fine, una volta per tutte alla carriera criminale di Mesrine. Che è si girato da Richet in maniera quasi depalmiana, ma tirato un pò troppo per le lunghe.

    Anche i personaggi femminili che le gravitano attorno hanno meno spessore incisivo del primo-bellissimo-capitolo. La Sylvie di Ludivine Sagnier è si una "gattina" da sturbo (gira in sottana di pizzo sculettando come una zozzona per casa), ma è piuttosto sciapa in quanto a carisma femmineo se paragonata con le tre donne del primo capitolo.

    Richet guarda più al polar francese dei Corneau e dei Melville, con almeno la bellissima scena della fuga di Mesrine e del suo socio François Besse tra i boschi della campagna francese, con attraversata del fiume stile Un tranquillo week end di paura.

    A parte qualche buon momento (Mesrine e Sylvie che scorrazzano a Parigi con la Bmw nuova fiammante e ascoltano a tutto volume" Non, Je Ne Regrette Rien" della Edith Piaff, l'incontro in carcere con la figlia), questo secondo e ultimo atto delle gesta di Mesrine mi ha deluso fortemente, con momenti noiosi che girano a vuoto su 128 minuti di film, tra discorsi politici, rapimenti di vecchi miliardari filosofi e un sentore di spacconerie picaresche che smorzano il potenziale del film.

    In compenso bellissima la partitura sonora di Marco Beltrami, che và da sonorità carpenteriane a quelle herrmanianne.

    Lontano anni luce dal furente,violentissimo, emozionante e tarantiniano primo atto.
    Ultima modifica: 30/03/12 10:46 da Buiomega71
  • Discussione Redeyes • 2/06/14 11:06
    Formatore stagisti - 953 interventi
    ai "vari Romanzo Criminale", se possibile mi linkeresti la Serie omonima?

    Grazie..
  • Discussione Zender • 2/06/14 16:12
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Non l'ho fatto apposta, proprio perché la serie e i film sono più di uno e in questi casi non metto quasi mai i link.
  • Discussione Redeyes • 3/06/14 08:04
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non l'ho fatto apposta, proprio perché la serie e i film sono più di uno e in questi casi non metto quasi mai i link.

    Lo immaginavo...ok!

    ciao!