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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/01/09 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 20/01/09 14:08 - 3495 commenti

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Tira già aria di culto per questo spin off che tiene il piede in due scarpe (prese dai calzaturifici di Romero [Day, Diary] e di Boyle): a dirla franca, di non male v'è (l'elaborazione del)la metafora del fan del peggio televisivo come zombie (invero vecchiotta, ma acutamente sviluppata: del resto se il Grande Fratello esiste è perché il GF è in primis il pubblico), e trattasi decisamente di prodotto azzardato e spavaldo per essere destinato al piccolo schermo. Per il resto, entusiasmo a mollo: simpatico, godibile e discreto manierismo, ma in finale niente per cui sgolarsi urlando al masterpiece

Skeletor 22/04/09 22:17 - 4 commenti

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Miniserie zombesca di una certa efficacia. Per essere un prodotto televisivo low budget è ben fatta e parecchio truculenta. Il suo più grosso limite è quello di essere una specie di remake di 28 giorni dopo di Boyle, da un punto di vista stilistico, per cui si registra una doppia aria di deja vu: sia per la situazione già ampiamente battuta dalla quasi totalità dei film sui morti viventi, sia per la regia. Considerato che, nel complesso, non dura neppure 2 ore e 30', merita senz'altro una visione.

Brainiac 16/12/09 01:56 - 1083 commenti

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Nessun concorrente vorrebbe uscire dalla casa del Grande Fratello... soprattutto se ad attenderlo non c'è più l'ebete folla a caccia di foto ricordo, ma orde cannibali che pressano sui cancelli peggio che ne Il giorno degli zombi...e non per elemosinare autografi. Metafore a secchiate e letture orwelliane che neanche Roger Waters durante la fase Animals. "Dead set" è un cubo di Rubik dilettevole ma con i quadratini scollati. Ha il fiatone di 28 giorni dopo, emette grotteschi peti come L'alba dei morti viventi, inveisce contro la tv come uno sclerotico Romero.

Tigrero 4/10/10 15:46 - 8 commenti

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Produzione tv inglese che, in ambito zombesco, è una delle cose migliori viste in questi ultimi anni. La trama della miniserie - che riprende lo stile degli odierni zombi-movie "sgambettanti" - è quella classica dell'improvvisa epidemia di morti viventi e del conseguente assedio, in questo caso verso la casa del Grande Fratello (con cameo della presentatrice e di qualche partecipante del vero Big Brother inglese). Sangue a gogo, gran ritmo, varie citazioni e metafore romeriane riaggiornate all'odierna epoca di rimbecillimento televisivo.
MEMORABILE: L'improvviso bisogno fisiologico del produttore televisivo.

Puppigallo 9/12/10 10:19 - 5276 commenti

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Mezzo pallino in più per l'idea (i dementi della casa del Grande Fratello contro i morti viventi): chi vincerà? A furbizia siamo pari, tranne qualche eccezione (soprattutto, tecnici e selezionatori). L'azione non manca, anche perchè, oltre ai ragazzi nella casa, che per un po' non sanno dell'apocalisse, ci sono i coordinatori del programma, più esposti e il tizio all'esterno (fidanzato di una della produzione), che già deve salvare la pellaccia. I mezzi sono pochi, ma sfruttati bene (sangue e viscere) e gli zombi mordono, lacerano e mangiano forte. Ironia quanto basta e il gioco è fatto.
MEMORABILE: Gli attacchi degli zombi da corsa; Colui che chiamano Gollum, verme e codardo; Il baffuto capo, che prepara spezzatino umano per zombi; Il finale.

Gestarsh99 20/03/11 13:11 - 1395 commenti

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Quante impressionanti analogie tra gli inquilini del GF inglese e i concorrenti delle tante edizioni nostrane: nella stucchevole appariscenza, nella tamarraggine dei modi, nella vacua volgarità dei discorsi, nell'ottusa filosofia delle loro ambizioni. La piccola differenza è che l'orda che li osserva dall'esterno non vorrebbe solo mangiarli con gli occhi... Splatterissima produzione tv britannica, il cui pregio più geniale è quello di aggiornare il bersaglio satirico romeriano: non più il supermercato/effigie del capitalismo ma il trash mediatico incarnato dalla Casa.
MEMORABILE: L'ineffabile convivenza forzata nel camerino tra lo spregevole produttore Patrick e la decerebrata gieffina scozzese Pippa (nomen omen...)

Lupoprezzo 10/05/11 19:43 - 635 commenti

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L'azzeramento cerebrale compiuto dai reality show nei confronti degli spettatori. Le metafore e i messaggi giungono forte e chiaro e gli episodi di breve durata ne facilitano la digestione. Una satira semplice ma che coglie nel segno, grazie anche ad un divertente quanto stereotipato tratteggio dei personaggi (impagabile lo spietato capo tv). Buoni anche gli effetti speciali, con abbondanti spargimenti di interiora.

Mickes2 19/05/11 11:00 - 1670 commenti

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Adrenalina a fiumi, ottimo taglio registico, fotografia leccatissima in perfetta contrapposizione all'atmosfera di totale disillusione piena di sangue ed interiora. Ottimi gli zombie dal punto di vista estetico; caratterizzazione dei personaggi sicuramente all'altezza e comunque congeniale alla "velocità" della serie. Aspra critica al mondo televisivo, in special modo al pubblico! e citazioni di Romeriana memoria. Prodotto frizzantissimo e innovativo: superiore in tutto e per tutto a The walking dead.

Jofielias 8/12/11 08:19 - 170 commenti

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Con un'ottima cura degli effetti speciali e nessuna ritenzione nel mostrare scene truculente anche in TV, Dead Set si fa guardare con un certo interesse. L'idea di coniugare lo spettacolo del Grande Fratello con l'apocalisse zombi era notevole e poteva suggerire a qualcuno degli intenti satirici o delle metafore. Invece - a parte qualche macchietta - il film si mantiene su un banale naturalismo. Il guaio è che le possibilità combinatorie della catastrofe zombesca erano state già esplorate altrove e proposte con maggiore pathos.

Mco 3/01/12 00:18 - 2327 commenti

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Mentre in tv imperversa un'edizione seguitissima del british Big Brother, fuori un'orda di morti viventi conquista terreno come nemmeno Gengis Khan saprebbe fare. Per i giovani rinchiusi nella casa le eliminazioni non saranno scelte dal pubblico stavolta! Questa serie tv ha ottenuto un bel riscontro per la capacità di unire la serialità e l'horror splatter crudo in una buona miscela. Cast discreto con un livello di attenzione mantenuto sempre piuttosto alto. Esperimento riuscito.

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Pumpkh75 1/09/12 12:24 - 1749 commenti

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Gigantesco calderone zombesco che mescola a piene mani Romero e le più recenti videoclippare divagazioni del genere, sempre con notevole brio e cattiveria. I primi episodi, dove il fattore GF regala sanguinose rivisitazioni di televoti ed acclamazioni mediatiche, sono senza esagerazione fantastici, lasciando il passo nella seconda parte a uno sviluppo più legato alle regole e deflagrando in un ultimo episodio senza speranza e per nulla consolatorio. Un cult istantaneo, dove la TV è celebralmente carnefice e corporalmente vittima. Da vedere.

Ducaspezzi 4/02/13 22:24 - 222 commenti

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Un prodotto televisivo dignitoso, sicuramente adatto a palinsesti ove non sia soverchia la piattezza generalista e che, nel suo genere (zombi), riserva qualche curiosità e buoni spunti, diluiti nella mini-serialità. In termini di tv-cult che fa le satiriche pulci ai suoi stessi prodotti (qui il format del Grande Fratello), ricorderebbe un po' per traslato - tenendo ferme le debite differenze di genere e quindi di espressione, innanzitutto - il senso dell'operazione del nostrano Boris (là era bersaglio certa fiction italica). Bio o tv-virus?
MEMORABILE: Ben venga il finale ben poco rassicurante; L'efficace rappresentazione dei morti viventi.

Daniela 15/07/13 09:59 - 12662 commenti

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Il set del Big Brother inglese assediato da zombi famelici: con un spunto simile, è difficile sbagliare ed infatti la miniserie incuriosisce e cattura l'interesse, mentre la durata ridotta evita il subentrare della noia a causa di una certa ripetitività delle situazioni. I personaggi non sono tutti convincenti, ma almeno un paio (i più nefandi) si ritagliano uno spazio nella memoria, gli effetti speciali sono ben fatti, l'ironia ovviamente non manca, il finale è secco e senza appello. Visione piacevolmente ributtante.

Pinhead80 31/08/16 14:30 - 4761 commenti

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Dentro la casa i concorrenti del Grande Fratello continuano a recitare il loro ruolo; fuori una devastante epidemia sta demolendo l'umanità. Potente miniserie che gioca con l'alienazione di una società ormai video-fama dipendente che disumanizza il vivente trasformandolo in carne da macello (o in zombi). Il ritmo è serrato e garantito dalla brevità degli episodi che si consumano uno dopo l'atro con estrema voracità. Per gli amanti dell'horror è una chicca da non perdere.
MEMORABILE: Il produttore del Grande Fratello alle prese con l'aumento della propria motilità intestinale.

Buiomega71 6/01/20 00:18 - 2911 commenti

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Si saccheggia dalla trilogia romeriana senza ritegno (il cafonissimo produttore Patrick che finisce sbranato e sviscerato, in tutto e per tutto, come Joe Pilato) riprendendo la fastidiosa moda videoclippara degli attacchi zombeschi in pieno stile confusionario mtvesco. Non male qualche idea (gli zombi hanno delle difficoltà con l'acqua, le chiavi del furgone, "Grace Kelly" di Mika che fa da sottofondo al massacro iniziale) e la chiusa finale, senza speranza, della "zombi" in diretta tv rimanda a Dèmoni 2. Ben resi l'atmosfera apocalittica e gli stadi di assedio.
MEMORABILE: Pippa che si lacca i piedini; I due poliziotti; Kelly agli zombi: "Sono stupidi come la merda"; La furia zombesca di Davina; "Gollum" spia Veronica.

Peter neal 20/11/20 10:35 - 38 commenti

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In attesa di fare il botto con Black mirror, Charlie Brooker scrive e produce questa miniserie televisiva che mescola infetti rabbiosi di ultima generazione coi prototipi di Romero, qui ampiamente e affettuosamente citati. Dal creatore dei morti viventi antropofagi, il dotato allievo recupera la critica sociale e finisce col superare gli stanchi coevi exploit del maestro: come fu per Zombi, l' ambientazione (qua gli studi televisivi del famigerato Grande Fratello) torna ad essere topica, caricando di significati un prodotto che merita di essere ricordato non solo per il gore.
MEMORABILE: Anche in piena apocalisse sbeffeggiare il diverso è, contro ogni logica, una priorità: le giuste conseguenze non si faranno attendere.
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  • Curiosità Puppigallo • 9/12/10 10:34
    Scrivano - 506 interventi
    Alcuni simpatici momenti.
    Una delle oche (Pippa) selezionate per entrare nella casa vede una ragazza che conosce, ormai trasformata in zombi, piena di sangue, ringhiante e sbavante e domanda al direttore: "E' Davina quella?". E lui: "Più o meno...".

    Saliti sul tetto, si rendono finalmente conto di ciò che accade. Ci sono zombi che inseguono persone, altri che le divorano, altri che vagano. A quel punto, una ragazza della casa domanda: "Ma significa che non siamo più in diretta?".

    Mentre viene mangiato pezzo per pezzo dagli zombi: "Mangiatemi! Ho l'intestino pieno di merda!".
  • Discussione Buiomega71 • 4/01/20 10:05
    Consigliere - 25999 interventi
    Ciò che l'occhio non vede-L'introspezione della visione.


    Sarò io che mi sono assuefatto al (de)genere,
    e che ormai dello "zombi movie" (per il momento) trovo sempre i soliti clichè scritti dallo zio George, ma la prima parte di Dead Set (o meglio, i primi 70') non mi è sembrato nulla di cui strapparsi i capelli.

    All'inizio faticavo a entrarci sù (troppi personaggi, troppe scene caotiche e confusionarie) e quando (nel più tradizionale scenario dell'apocalisse pandemica, che più tradizionale non si può-TG e piazze in tumulto-) si comincia a menar strage, gli infetti c'hanno il look poco inventivo alla 28 Giorni dopo, si và giù di romeriate e pure si omaggia il nostro umbertone.

    Altra falla sono gli attacchi zombeschi, di quelli che il sottoscritto detesta cordialmente, e cioè in puro stile videoclipparo mtvesco, dove , quando gli zombi corridori attaccano, non si capisce una beata mazza, solo urla schizzi di sangue e un'accozzaglia epilettica di immagini caotiche e ben poco coinvolgenti.

    Gore ai minimi termini (almeno per ora), dove si strizza l'occhiolino pure all'estintore spappolateste di Irreversible, qualche gola strapparta a morsi e un caos generale che più che suggerire ansia e pandemia, sembra scimmiottare stilemi e situazioni alla Darren Lynn Bousman (vedi il suo episodio, facsimile, di Fear Itself).

    Non male invece il tratteggio dei personaggi, che anche se convenzionale (la ricca snob e scema, il gay alla Malgioglio, la ragazza di colore, la coppia tamarra, il ragazzo introverso, il filosofo rompicoglioni, il produttore bastardissimo e triviale, la bruttina stagionata che prende in mano la situazione, la coriacea "guerrigliera") è comunque riuscita e la storia che si ramifica (dentro nella casa del Grande fratello, nello stanzino dello studio, sulla strada per poi prendere rifugio in una magione abbandonata di campagna, tentare di raggiungere la farmacia come in The Mist) tiene desta l'attenzione.

    Qualche buon momento (le chiavi del furgone, gli zombi che grugniscono famelici al di là dello specchio che separa lo studio televisivo dalla casa del GF, Pippa che si lacca i piedini, il produttore che dà in pasto, nel bagno, un disabile allo zombi e le schermagliette amorose delle femminucce che si contendono il bell'imbusto di turno, Davina zombificata che continua a battere alla porta e su tutti Grace Kelly di Mika che risuona durante il massacro e i pasteggi zombeschi) mette un pò di pepe ad un intelaiatura che pesca a piene mani dall'infinito bacino d'utenza zombesco cinematografico.

    Buona la regia di Demange (anche se a volte scade nel videoclipparo) e Pippa (Kathleen McDermott) lustra gli occhi e accende il mio lato ultrafetish.

    Domenica sera riprendo la seconda parte, per il momento più dubbi che entusiasmi (ma con riserve), aspettandomi che salti fuori il vero cinismo e le bassezze meschine dei concorrenti del GF di fronte all'apocalisse oggi (per il momento non pervenute).
    Ultima modifica: 6/01/20 14:30 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 6/01/20 10:24
    Consigliere - 25999 interventi
    Seconda parte che si tiene sui livelli della prima, ma che saccheggia impunemente tutto il bacino d'utenza della trilogia romeriana (la casa di campagna della Notte, il cafonissimo produttore Patrick che finisce divorato e sviscerato tale e quale al Joe Pilato del Giorno, con frase profetica del "Su mangiate" annessa, e del Giorno riprende pure la torma di zombi davanti al cancello con la smania di entrare e la scriteriata stupidità di farsi invadere nel "luogo sicuro" con carneficina di contorno, il tiro a segno agli zombi (come nel monumento romeriano appunto "Ehi, ti hanno colpito per sbaglio?" poi ripreso anche nel secondo Resident Evil), nonchè riprendere paro paro le frasi da Zombi "Per loro era un posto importante quando erano in vita" e nemmeno il supermercato viene risparmiato), che più che citazione pare una mera scoppiazzatura.

    Anche quà alcuni momenti riusciti (gli zombi che hanno dei problemi con l'acqua, l'arrivo dei due poliziotti, il produttore e le sue problematiche scatologiche, "Gollum" che spia , alla Alvaro Vitali, Veronica che si addoccia e si tocca sbirciandola dal vetro, Patrick che porta, meschinamente, "Gollum" dalla sua parte o che affetta il cadavere di Grayson per dare le sue frattaglie in pasto agli zombi, Alex alle prese con la paratoia del fiume, Pippa trasformata in zombi che batte sul vetro della sala regia, l'invasione zombesca finale che non risparmia niente e nessuno e la conclusione senza speranza, con la "zombi" in diretta televisiva trasmessa dai negozi di elettrodomestici, in un chiusa che cita apertamente il finale di Dèmoni 2) che , almeno, tengono desta l'attenzione e non scade in tempi morti.

    Poi, vabbè, il mare magnum dei clichè prende spesso il soppravvento, lo splatter e il gore aumentano considerevolmente (anche se la sincopata regia epilettica videoclippara ne diminuisce il potenziale) e l'apocalisse che si respira è comunque ben resa.

    Citazioni pseudotarantiniane ai programmi tv, alle serie, al Signore degli anelli jacksoniano e financo cinefile (Spezziamole le caviglie come in Misery), che sanno un pò di modaiolo.

    Però, però, se in un uno "zombi movie", tra i momenti da ricordare, ci ho infilato Pippa che si lacca i piedini, qualcosa non mi torna.

    Da antologia la frase di Kelly sugli zombi, che li definisce "Stupidi come la merda", anche se, gli unici sopravvissuti, almeno alcuni, non è che siano da meno.

    A suo modo anche simpatico, che non toglie e non aggiunge nulla a un (de)genere ormai abusivamente inflazionato.
    Ultima modifica: 6/01/20 22:03 da Buiomega71