Ragdoll – La bambola di pezza - Film (1999)

Corre l'anno di grazia 1941 e, nel New Orleans, una donna di colore viene uccisa sotto gli occhi della famiglia da un... "vestito animato". Cinquantotto anni dopo in quella casa troviamo una praticante di magia ed un nipote affiliato ad una band. Quest'ultimo, dopo ritorsioni malavitose da parte di un gangster, capisce che solo la magia nera (concretizzatasi tramite pupazzetti animati) può fornire la soluzione "difensiva". Da un'idea di Charles Band: ovvero c'è da tremare. Dirige un esperto di casa Full Moon, che per questo "blaxploitation" rispolvera dal soffitto buona parte dei bambolotti...

Ennesimo horror pupazzettistico di casa Band che non brilla per idee (alla base c'è una semplicissima storia di vendetta sovrannaturale), con la sola particolarità di svilupparsi in un contesto blaxploitativo: le produzioni di Band del periodo usavano spesso questo espediente. La bambola assassina non incute timore ed è animata male, molte sequenze scadono nel ridicolo, la messinscena complessiva è sciatta. Non pessimo, ma molto mediocre e solo per completisti del genere giocattoli assassini. L'inizio con un vestito assassino è una perla trash.

Proto Killjoy, qui si anticipa il tema della vendetta e del "voodoo" e si contamina il tutto con il cavallo di battaglia di Band, i bambolotti. Non è terribile per carità, ma non viene certo voglia di rivederlo. La messa in scena è poverissima, il peggio è dato da una fotografia piatta. Poi che il cattivo sembri un ladro di galline sui può soprassedere tranquillamente; ma la noia, quella è imperdonabile. Un film che pare durare tre ore. Simpatico il prologo.