I due legionari - Corto (1931)

Gradevole comica lunga, che ricorda non poco I diavoli volanti. Memorabile Stanlio che si perde nella tempesta di sabbia perché non s'accorge che il fodero di chi gli sta davanti, al quale è attaccato per non perdersi, si è staccato. Un'altra ottima gag è quella, iniziale, della molla, perché trova la sua conclusione quando lo spettatore si è dimenticato della cosa. La ragazza della quale Ollio e tutti gli altri sono innamorati è Jean Harlow nel costume di scena di Agli ordini di sua altezza (Double Whoopee) del 1929.

Per dimenticare la sua bella fedifraga Ollio si arruola nella Legion straniera seguito dal fido Stanlio, ma lì scopre che tutti voglion dimenticare la stessa donna! Il corto è molto divertente, soprattutto nei duetti, che riservano alcuni momenti deliziosi, dalla lettura della lettera al classico scambio dei cappelli, fino a Ollio che massaggia il piede di Stanlio credendolo il proprio (ripreso dalla Capra Penelope). Molte gag spassose: indimenticabile la tempesta di sabbia che fa perdere i due.

Divertente parodia dei film sulla Legione Straniera, è una comica in cui i due protagonisti si arruolano per una delusione d'amore di Ollio. Oltre alla bella ambientazione, il film si caratterizza per il buon livello delle gag, la bravura dei protagonisti e dei caratteristi e il ritmo elevato. L'acme è rappresentato dalla scena della tempesta di sabbia.

Stanlio e Ollio nella legione straniera, anticipando quello che sarà uno dei loro migliori lungometraggi, I diavoli volanti. Le gag riuscite sono tantissime, quasi tutte ormai classiche: da Ollio che scopre che tutti i legionari vogliono dimenticare la sua stessa ragazza alla marcia nel deserto con gli occhi coperti, fino ai beduini sconfitti con i chiodi. Ritmo spedito e gran divertimento.

Nella Legione straniera per dimenticare amori infelici, la coppia di comici dimostra coraggio e sagacia nel debellare l’attacco arabo. Dialoghi curati e ambientazione credibile ma si poteva estendere la durata aggiungendo altre dinamiche di gruppo o di addestramento. Qualche gag sempre provocata da Laurel muove ancora al sorriso.

A parte un paio di scene godibili, tra cui quella della tempesta di sabbia, in questa comica lunga una mezz'oretta non ci sono momenti così entusiasmanti, anche se Laurel e Hardy ce la mettono tutta per rendere la pellicola divertente. Laurel è quello che forse rende di più, essendo come al solito lui quello che combina pasticci.

I due mitici sono qui alle prese con la Legione Straniera, dalla quale vorrebbero subito andarsene (Stanlio al comandante "Si potrebbe spostare la marcia? Perchè domani non ce la faccio!"). Simpatica comica, dove l'affiatato duo darà vita a alcune divertenti gag, basate sul fatto che, inevitabilmente, finiranno per fare sempre la cosa, almeno sulla carta, sbagliata, ma che si rivelerà anche la scelta giusta, ovviamente, in maniera assolutamente casuale (trovano barili di chiodi e risolvono così una situazione disperata). Nota di merito per l'idea "formidabìle" di Stanlio.

Ollio ha una delusione amorosa e per dimenticare si arruola nella Legione Straniera coinvolgendo anche il povero Stanlio. Tante trovate divertenti: su tutte l'idea della foto della donna amata da Ollio, che tutti i legionari possiedono, per la quale hanno utilizzato un'azzeccatissima immagine di Jean Harlow. Altre scene spassose si susseguono per l'intero film, come quella del piede (anche se riciclata da una comica precedente del duo) o la battuta del “logogrifo”.

Il duo Laurel/Hardy cerca di sfruttare al massimo la grande popolarità raggiunta uscendo dalla classica formula della comica di pochi minuti e sforna questo mediometraggio che riesce in qualche modo a sviluppare una trama autonoma. Si ride, anche se in molte circostanze bisogna tener presenti i gusti dell'epoca e il tanto tempo passato; molte delle gag di questo film sono state successivamente più volte riprese anche (ma non solo) nei successivi lavori del duo. La confezione naturalmente è piuttosto arrangiata e si tende al risparmio, ma il prodotto è valido e si fa guardare.