La valle dell'eco tonante - Film (1965)

L’oliatissimo Bellini aka Kirk Morris porta il suo Maciste in terra musulmana, protetto da Allah. Sottoprodotto diretto senza alcuna inventiva da Boccia: una regina malvagia che minaccia un popolo pacifico guidato da una giovane principessa, le prodezze e le prove di forza dell’erculeo eroe che, nel finale, affronta i terribili Uomini Eco. Al solito, Nando Tamberlani interpreta il vecchio saggio.

Macistata anonima di Boccia, insolitamente con ambientazione beduino-trucida. Cast d'ordinanza con una sprecata Rosalba Neri e Bellini con ciuffo e dentatura terribili; canovaccio ritrito, di noiosità questa sì tonante, fino al delirio conclusivo: l'eco del titolo non è un fenomeno naturale, ma è prodotto da orribili tripponi barbuti, che percuotono gong di carta stagnola, in un sottosuolo da fumettaccio camp che da solo vale il film. Non capiremo poi mai come uno che può svellere rocce o scagliare statue possa essere fermato da una rete!

Un Maciste in versione arabeggiante in un peplum davvero mediocre, in cui nulla acquisisce lo spessore minimo necessario per attirare lo spettatore. Trama senza grandi novità, poca personalità nella regia e una sceneggiatura sciapa sono i tre principali difetti, ma andrebbe anche segnalato un cast che fondamentalmente si trascina per tutta la pellicola in attesa della fine, nessuno eslcuso, nonostante qualche nome di grido. In generale un film che si dimentica subito e che non piacerà probabilmente nemmeno ai fan del genere. Manca proprio il coinvolgimento.