All'ovest niente di nuovo - Film (1930)

All'ovest niente di nuovo
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Titolo originale: All quiet on the western front
Anno: 1930
Genere: guerra (bianco e nero)
Note: Oscar 1929-30 al film e al regista. Dallo stesso romanzo di Erich Maria Remarque verròà tratto anche "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/01/09 DAL BENEMERITO XMAS
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Pigro 29/04/09 10:19 - 9635 commenti

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Liceali durante la Grande Guerra vanno volontari al fronte, dove muoiono uno dopo l'altro. Straziante, claustrofobico nell'ossessiva e incessante sequenza di battaglie e massacri, dolore e morte, mutilazioni e fame. Ecco il vero volto della guerra, e mai come in questo film si capisce quel che Ungaretti scrisse da soldato proprio in quel conflitto: si sta come d'autunno sugli alberi le foglie... Un film da vedere, sulla falsità della propaganda e la crudeltà della guerra, anche se il mondo fa troppo presto a dimenticare.

Cotola 7/11/09 00:07 - 9009 commenti

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Prima e migliore versione cinematografica del bel romanzo di Erich Maria Remarque, ha come qualità migliore quella di riuscire a coinvolgere notevolmente lo spettatore dal punto di vista emotivo. Molto coraggioso (basti vedere l'anno di realizzazione) il messaggio pacifista di cui libro e pellicola sono profondamente intrisi. Mostra il vero volto della guerra e non è poco. Bello e meritevole.
MEMORABILE: Il discorso del professore per convincere i suoi studenti ad arruolarsi.

Taglietti 26/01/14 19:15 - 51 commenti

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La recitazione è del Trenta e a volte si fa notare, ma a parte questo particolare i suoi oltre ottant'anni il film non li dimostra. Varie situazioni riportano a opere successive: il rapporto paterno coi vecchi camerati, la cecità politica, il conflitto coi graduati, il disadattamento alla vita civile e altro ancora. Morale pacifista sviluppata con intelligenza e buon gusto, senza cadere nel patetico. Imperdibile per gli amanti del genere, con ottime scene d'azione e vita in trincea.

Puppigallo 17/10/16 09:46 - 5258 commenti

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Giovani tedeschi (inconsapevoli) al macello per la patria e la gloria...La scusa principe di tutte le guerre. E macello qui è la parola giusta, perchè i protagonisti finiranno in un tritacarne infernale, che oltre a mutilarli fisicamente, se non peggio, ne comprometterà irrepatabilmente la psiche. Troppo tardi capiranno la differenza tra propaganda e cruda realtà, dove la morte è una compagna fedele e lo strazio non finisce mai. Con tutti i limiti dell'età, questa pellicola, girata con grande mestiere e sensibilità, porta un messaggio che resta forte e valido per qualunque epoca. Da vedere.
MEMORABILE: Il terrore sotto i bombardamenti; La temuta stanza dei moribondi, vicino all'obitorio; "Tutto andrà meglio, d'ora in poi..."; Col nemico ferito da lui

Daniela 22/07/17 00:13 - 12622 commenti

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Trasposizione piuttosto fedele del più celebre romanzo di Remarque, pubblicato solo l'anno precedente, uno dei film pacifisti più lucidi ed intensi, diretto da un regista discontinuo che qui tocca il vertice della sua carriera. Se le parti a carattere intimistico possono oggi apparire datate e viziate di retorica, risultano sorprendenti quelle belliche, di incredibile realismo e straordinaria forza espressiva, anche grazie all'uso di tecniche allora innovative come le carrellate laterali poste all'altezza dei ginocchi dei soldati oppure le riprese in trincea dal basso verso l'alto. Capolavoro.
MEMORABILE: Il primo assalto delle truppe francesi; Il passaggio degli stivali; In due dentro una buca; Il discorso nella vecchia scuola

Giùan 15/04/23 11:01 - 4539 commenti

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A tutt'oggi e nonostante i recenti, pur produttivamente robusti, tentativi di eguagliarlo, la trasposizione più fedele al romanzo di Remarque ma soprattutto un'opera che fa derivare il proprio messaggio pacifista per il tramite di uno sguardo antiretorico limpido e vieppiù inesorabile. Milestone rinuncia coraggiosamente ad ancorarsi a una star come nei coevi, pur straordinari film bellici del periodo, rilanciando una coralità che lo avvicina alla parata di Vidor. Resa magistralmente la nevrosi della guerra di trincea che alterna schegge cruenti ad attese demolenti. Realismo epico.

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  • Homevideo Gestarsh99 • 30/12/11 17:26
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
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    Introduzione dello Storico del Cinema Robertt Osborne
    Ultima modifica: 12/06/18 14:24 da Zender
  • Homevideo Noncha17 • 12/06/18 10:38
    Magazziniere - 1068 interventi
    Selezionando English, dalla lista di localizzazione del Blu-ray, tra gli Extra comparirà la International Sound Version. Ovvero, la versione "muta" con cartelli..che, ovviamente, non è quella del 1930! Ma, solamente, il restauro di una ricostruzione..

    Mentre quella "principale" è la versione più lunga esistente (o rintracciabile..) o, più semplicemente, quella che la Universal preferisce pubblicare.

    Purtroppo, il doppiaggio italiano è quello recente..
    Ciò è dovuto anche al fatto che, altrimenti, andrebbe spezzettato! Essendo stato eseguito nel 1950 sulla versione uscita, poi, nel 1956. O, al contrario, su una ancora più tagliata..

    P.S.: La copertina del Blu-ray (digibook), ora fuori-catalogo (a sinistra) poi ristampato in una semplice amaray! (a destra):

    Ultima modifica: 12/06/18 14:27 da Zender