Cochi e Renato: Nuotando con le lacrime agli occhi - Spettacolo teatrale (2007)

Riunitasi nel 1996 per la fiction televisiva NEBBIA IN VAL PADANA, la coppia storica formata da Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto ha lentamente ritrovato la via del successo grazie a una serie di ospitate televisive e la partecipazione a "Zelig", celebre programma di cabaret delle reti Fininvest. Inevitabile quindi il ritorno anche a teatro, dove i due riprendono tanti cavalli di battaglia e ritrovano uno spazio in cui gestirsi con i loro tempi, così diversi da quelli del cabaret attuale. Di nuovo di fronte al pubblico che li ha a lungo amati, ritti in piedi, volutamente rigidi, a cantare con le mani lungo il corpo come da gloriosa abitudine,...Leggi tutto riuniscono "canzoni e ragionamenti" dando effettivamente più spazio alle prime (spesso sono però più divertenti le presentazioni delle canzoni rispetto alle canzoni stesse). Si va quindi dalla "Canzone intelligente" a "Malpensa" senza dimenticare il recente "Nebbia in val Padana" (introdotto da un fumo che avvolge anche le prime file della platea). Il repertorio è quello indimenticato e i due non sembrano certo voler tradire il passato, con un Renato concentrato soprattutto ad interrompere la narrazione (o le canzoni) di Cochi con interventi ovviamente improntati alla battuta nel suo stile. Alle loro spalle, coperta in parte dalla scenografia, l'orchestra dei "Goodfellas", che in un paio di occasioni viene lasciata libera d'interpretare un paio di pezzi slegati dallo spettacolo. Gli sketch non sono moltissimi): il più classico è quello che vede Cochi seduto al banco di scuola e Renato nei panni del professore a far l'appello dei "bambini presenti e assenti": un umorismo che oggi, soprattutto nei suoi agganci all'attualità, appare ingenuo e difficilmente proponibile da altri, ma che si apprezza proprio per il suo valore storico, per i suoi rimandi a una comicità che allora aveva saputo rompere gli schemi come poche altre. Tanto che ancora le battute che meglio funzionano si basano sui proverbiali "nonsense", capaci di spiazzare a volte proprio come un tempo. Ma sono momenti rari, mentre molto apprezzabile è il duetto semicantato del "capitano che potava e ha cappottato", in cui le migliori qualità della coppia vengono esaltate. La rilettura del corvo (Cochi) che non cede il pezzo di formaggio mentre la volpe (Renato) lo adula per fargli aprire la bocca e farglielo cadere lascia il tempo che trova (e si conclude di conseguenza), mentre del pezzo sui migranti – potenzialmente una bomba non indifferente – resta impressa più che altro l'idea di fingere la nuotata muovendo mani e braccia in tre catinelle diverse. Chiusura con "l'uselin della comare", classicissimo del duo.

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