Ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi de La febbre del sabato sera e di John Travolta che balla in discoteca nelle vesti di Tony Manero. Il regista di quel cult del 1977, John Badham, nel 1993, venne chiamato per fare il remake americano di Nikita di Luc Besson, copiandolo da cima a fondo. Nessuna differenza fra l'originale e questa copia, interpretata da Bridget Fonda: ogni sequenza è clonata dall'originale, dalla sparatoria al ristorante fino al finale con Nikita che scappa.
MEMORABILE: La sparatoria al ristorante e Harvey Keitel che rifà il verso a Jean Reno.
Da gettare senza esitazioni. Copiato spudoratamente dal buon film di Besson, non si capisce perché sia stato fatto, visto che è una copia di qualcosa di già esistente. Voglia di soldi? Piatto e prevedibile, non vedo perché debba meritare più di uno e mezzo. Se potete, evitatelo e riguardate Nikita.
Instant-remake del tutto inutile e scialbo. In genere gli americani tentano di rifare "in grande" successi stranieri ma qui è proprio il contrario: questa sembra la versione povera del film di Besson (o una puntata dell'omonimo telefilm). Trama identica all'originale, interpreti poco convinti o fuori parte (specialmente Keitel, veramente inguardabile), ha proprio il sapore della bassa operazione commerciale. Sconsigliato.
Naturalmente un remake passo-passo di un successone come Nikita doveva prefissarsi principalmente di aggiungere qualcosa in più all'originale grazie all'interpretazione dei protagonisti. Invece la Nina in questione, interpretata da una Bridget Fonda monocorde, non ci dà niente di nuovo e a peggiorare la situazione si aggiunge una fotografia stanca e patinata, che fa molto telenovelas. Di peggio non si poteva fare.
Bruttino. Tutti i remake che mi è capitato di vedere presentavano almeno un minimo di variazione nella trama. Qui gli stessi accadimenti sono sceneggiati, interpretati e ripresi in maniera uguale. Non rimane neanche l'illusione di aver visto un film in più. Qui sembra proprio che sia stata usata la "carta carbone". Cambiano gli interpreti solamente, ma Bridget Fonda, per quanto graziosa, non ha certo la grinta coinvolgente di Anne Parillaud. Mi aspettavo qualcosa di somigliante ma non certo un tale clone.
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Gabriel Byrne, chiamato a ricoprire il ruolo che aveva Tchecky Karyo nell'originale "Nikita", nel 1997, in "La maschera di ferro" interpretò un d'Artagnan attempato, favorito della regina Anna. Anna, la madre di Luigi e Filippo di Francia, era interpretata da Anne Parillaud, la Nikita originale.